Di Pietro firma i referendum di Fini

Di Pietro firma i referendum di Fini L'ex pm: «In Italia è l'unico modo per cambiare le regole». Ds e popolari: «An arrogante» Di Pietro firma i referendum di Fini «Sullepensioni sto con Veltroni, subito la riforma» Antonio Di Pietro sponsor dei referendum promossi da An. E' accaduto ieri mattina, quando si è presentato in piazza Vecchia a Bergamo, con moglie e figli, e si è fermato al banchetto dove An raccoglieva le firme. Invitato dall'amico e parlamentare Mirko Tremaglia, il senatore si è impegnato in piazza a promuovere la raccolta di firme contro la quota proporzionale e il finanziamento ai partiti. «Io sono ancora più drastico di Fini - ha detto -, penso che così come stanno le cose, con questa frammentazione politica esasperata, non ci sia altra possibilità in questo momento che incentivare e riconoscere il momento referendario». «Sulle regole - ha aggiunto - non ci sono una destra e una sinistra». C'è scappata invece una battuta polemica nei confronti del presidente del Consiglio: «L'uscita di D'Alema sul milione di posti di lavoro è stata infelice». Di Pietro ha parlato con toni critici anche del caso Baraldini, lamentando quella che definisce «una decisione che manca di una spiegazione» da parte del governo e concludendo che su tutta la vicenda «una spiegazione deve essere data». In serata, il senatore ha anche detto no alle ipotesi di patti di desistenza con Rifondazione alle regionali. «I Democratici ha affermato - non hanno alcuna intenzione di fare patti di desistenza. L'idea di accordarsi comunque, solo perché bisogna vincere, non mi trova d'accordo. Non è necessario vincere, è necessario essere coerenti». Cantillo e Tiberga alle pagine 2 e 3

Persone citate: Antonio Di, Baraldini, D'alema, Di Pietro, Fini, Mirko Tremaglia, Tiberga, Veltroni

Luoghi citati: Bergamo, Italia