Manie di fine estate; il balletto lo forno strano di Sergio Trombetta

Manie di fine estate; il balletto lo forno strano Rovereto e San Marino, di scena la danza dagli equilibri sempre più arditi, con molte stravaganze Manie di fine estate; il balletto lo forno strano Su trampoli, sugli alberi o sui muri sfidando la legge di gravità Sergio Trombetta Fuori dai teatri tradizionali: per strada, nelle piazze, Lontano dalle scene orizzontali: sui muri, sugli alberi. Piedi che non poggiano sicuri sul terreno, ma avanzano in precario equilibrio sui trampoli, si agganciano a pioli e corde, coq)i che sembrano avere vinto la forca di gravità. La danza di fine agosto vuole essere strana, soprattutto aerea. A San Marino, a Rovereto si accentra l'attenzione per la stravaganza danza toria. Arrivano dalla Francia, dall'Australia i ballerini aerei che vogliono stupire. I primi si chiamano, programmaticamente, Retouramont, cioè ritorno a monte, sono francesi e aprono oggi e domani il «San Marino Stage Festival» con «Riflessioni di facciata» annunciata come performance per tre danzatori. «"Retouramont" - spiega la coreografa e danzatrice Geneviève Mazin - è nata per esplorare tutte le possibilità di utilizzazione da parte del corpo di spazi verticali come muri, impalcature, alberi». Dunque una storia a metà strada fra la danza c il free climbing, dove alle tradizionali doti del ballerino si richiede una dose di equilibrio in più, capacità di arrampicarsi e assenza totale di vertigini. Vertigini di cui non devono neppure soffrire gli australiani della compagnia «Strange Fruii» in scena il primo e il 2 settembre a Rovereto per il Festival Oriente Occidente. Nati a Melbourne nel 1994 i ragazzi di «Strange Fruit» danzano sui trampoli, anzi su pertiche di acciaio lunghe quattro metri. «The Field», lo spettacolo in scena il primo settembre nella «Piazza del grano» di Rovereto, su musiche di Puccini e di Bach, ci presenta quattro coppie in un'atmosfera che sembra rubata a un quadro di Magritte: le donne in ampie e lunghe gonne a campana, gli uomini in abiti neri con giacca svolazzante e cappello. Si abbracciano si separano, oscillano pericolosamente sulle pertiche, creano continui disegni nell'aria. Una perfomance che il pubblico osserva dall'interno camminando fra le pertiche. «Strange fruit» non è che una delle molte compagnie che dal 31 agosto all'undici settembre si ritrovano a Rovereto. Aprono i francesi dell'«Esquisse», compagnia «storica» della nouvelle dense francese fondata da Joelle Bouvier e Régis Obadia. Da Israele, dove da anni fiorisce e dà frutti importanti la danza contemporanea, arrivano la «Liat Dror e Nir Ben Gal dance company» e un gruppo di danzatori legati al Suzanne Delial Dance Centra. Israel Galvàn e Antonio El Pipa mostreranno le infine possibilità di sviluppo del Flamenco, e i suoi antichi legami con l'India, come si potrà vedere nelle danze kathak della indiana Kadamb Company. Infine, grande spazio alle ultime leve della danza italiana. I fiorentini di Kinkaleri, Rebecca Murgi, Monica Casadei e la compagnia L'Impasto. I ballerini del gruppo australiano «Strange Fruit» danzano su pertiche alte quattro metri nello spettacolo «The Fleld» in scena a Rovereto