Il boss ironizza: lo ammetto una volta ho lavato 5 dollari

Il boss ironizza: lo ammetto una volta ho lavato 5 dollari SEM8QN MOGHILEVIC, IL «BRACCIO» DfetlfQPERAZ10NE ~" Il boss ironizza: lo ammetto una volta ho lavato 5 dollari Oleg Fouchkin MOSCA Semion Moghilevic, ex proprietario della impresa UVM Magnex, che viene messa in rapporto con il riciclaggio di 15 miliardi di dollari da parte della Bank of New York, è diventato nelle due ultime settimane l'eroe numero uno praticamente di tutti i giornali del mondo. La cosiddetta «Organizzazione di Moghilevic», grazie alle indiscrezioni giornalistiche, si è ingrandita in pochi giorni fino ad inglobare al suo interno alcune grandi «autorità criminali», come Boris Eltsin, Anatolij Ciubais, Aleksandr Lifshitz, Tatjana Djacenko, Oleg Soskovets e altri membri della «famiglia». Semion Judkovic, come le è riuscito di riciclare 15 miliardi di dollari? «Quindici miliardi di dollari non suona bene. Mi piace di più 15 mila milioni, oppure 15 unità convenzionali di Moghilevic. Dunque se fossi riuscito a guadagnare (sottolineo, non a rubare) anche un terzo di una tale somma potrei dire di avere avuto successo nella vita. Purtroppo di cosi tanti denari si può solo leggere sui giornali. Letteralmente è il budget annuale della Repubblica di Ungheria (dove Moghilevic vive attualmente, ndr). Tutte le accuse a proposito di riciclaggio, di commercio di droga, di controllo sulla prostituzione, di organizzazione di assassini su commissione, sono soltanto il frutto dell'accesa fantasia dell'Fbi, che cerca di ottenere dal Congresso Usa altri denari per la lotta contro la "mafia russa", A tutt'oggi il loro bilancio non supera i 5 miliardi di dollari». Ma insomma lei conosce personalmente qualcuno dell'elenco del Cremlino? «Certo. Boris Nikolaevic Eltsin. Quando votai per lui alle elezio- ni presidenziali lessi su di lui tutto quanto era necessario». Le è mai accaduto di «riciclare» denaro? «Sì, una volta. Lo riconosco. Lavai 5 unità convenzionali (nel linguaggio russo «unità convenzionali» significa dollari, ndr) che mi ero dimenticate nella tasca della camicia. Devo dire che, dopo, esse apparvero più pulite e brillanti e vennero accettate tranquillamente in un chiosco dei cambi. Così ammetto di avere lavato dei soldi. Non ne ho tratto profitto, ma almeno non ci ho perduto niente. Si tratta di una pagliacciata. Come si può tirare fuori anche solo 500 milioni di dollari dal bilancio russo senza che nessuno se ne accorga? E poi in Russia tanti soldi semplicemente non ci sono. Ai tempi migliori tutte le nostre imprese petrolifere - Lukoil, Sibneft, e altr estraevano tutte insieme 150 milioni di tonnellate di petrolio. Anche vendendo tutto ciò senza riportare indietro niente - e si tratta della principale fonte di entrate della Russia - anche senza restituire un solo copeco allo stato, avremmo appunto 15 miliardi di dollari. Dov'è andato a finire tutto il resto? In Ungheria ci sono state diverse conferenze sulla criminalilà organizzata e più volte i servizi segreti americani hanno sollevato la domanda sul perchè io non ero stato arrestato. Al che le autorità ungheresi hanno sempre risposto: prego, forniteci anche la minima prova, il minimo indizio e noi lo arrestiamo immediatamente. Davvero un solitario ebreo di Kiev, con diploma in economia, che è capitato per caso all'estero, è più furbo e più forte di tutti i servizi segreti del mondo?». Moskovskij Komsomolets La Stampa

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