Quelle cene eslive organizzate per parlare del dopo D'Alema di Maria Laura Rodotà

Quelle cene eslive organizzate per parlare del dopo D'Alema DOPO L'INTERVISTA PI CQSSIGA «MI DA' FASTIDIO IL MENU' FISSO: COME MANDARE VIA IL PREMIER» Quelle cene eslive organizzate per parlare del dopo D'Alema retroscena Maria Laura Rodotà RESIDENTE ci dica, ma 'quando cade questo governo D'Alema? La domanda ha rovinato le vacanze all'ex capo di Stato Francesco Cossiga, che quest'estate era l'unica new entry non imprenditoriale e non bonazza della Costa Smeralda. Ed era forse poco abituato alle domande dei mondani ai politici, che sono sempre le stesse, una-due che cambiano con la stagione, e pretendono risposte precise, anzi vaticinanti. Cossiga se n'è lamentato ieri nella sua intervista a «La Stampa»; spiegando che «le cene e le colazioni in cui si parla del dopo D'Alema» cominciavano a dargli sui nervi. Sarà vero? E' vero, riferiscono alcuni reduci di vacanze sarde, che Francesco Cossiga è stato assillato; ma che si divertiva come un matto a difendere il premier e la sua durata. E' anche vero che la domanda non circolava solo in Sardegna. Durante le vacanze, solitarie e riflessive della classe dirigente italiana (feste obbligatorie, colazioni precetto, bagni di massa tipo battesimo di una setta) non s'è praticamente parlato d'altro. Se ne parlava a Capalbio, a cene come quella di Fabiano Fabiani con Eugenio Scalfari e amici; se ne parlava a Capri dove imperversavano il Lothar amministratore di potere d'alemiano Claudio Velardi e il direttore del Tg4 Emilio Fede. E se ne discuteva no-stop, con o senza la presenza di Cossiga, a Porto Rotondo. Con preoccupata cautela durante le cene di signore d'alemianissime^ come Sandra Vèrusio, e anche lì si prevedeva una caduta autunnale del governo; con più slancio a casa della stilista progressista Krizia; con decisione al compleanno di Cossiga organizzato da Sandra Carraro; con felice abbandono alla festa della mondana di Alleanza nazionale, Daniela San tanche, a Cavallo. Lì c'era l'ex andreottiano Cirino Pomicino, e si scommetteva sul prossimo governo guidato da Amato; masoloperunpo'. Perché poi i ricchi e/o potenti in vacanza tra loro e con le loro corti si aspettano in massa la prossima vittoria di Silvio Berlusconi. Perché «è tutta gente che della storia politica di questo Paese sa poco, ma è sensibilissima ai possibili cambiamenti in arrivo», suggerisce un osservatore del gruppo. Così, mentre l'anno scorso D'Alema era sull'orlo di Palazzo Chigi ed era elogiatissimo, ora è criticatissimo. Anche per la crociera sul suo Ikarus, raccontata dai media sbarco per sbarco, isola per isola. Battuta tipica: «E' peggio di Clinton col golf, almeno lui si fa vedere che gioca una volta l'anno». Così quando sono arrivati in Costa Smeralda, sulla barca di Diego Della Valle, il sottosegretario Bassanini e l'amministratore delegato Enel Tato, riferisce un villeggiante, «sono stati poco filati nonostante abbiano potere vero. Ma vede, averli troppo festeggiati, già l'estate prossima potrebbe essere ricordato e malvisto». Così, tutti ora riparlano bene di Berlusconi, «bravissimo perché quest'anno non si è fatto vedere in Costa Smeralda, e ha fatto vacanze all'estero», commenta, rigorosamente in anoni¬ mato, un altro frequentatore delle feste in Sardegna. «Io sono buon amico di Silvio Berlusconi e l'ho sempre detto. L'anno scorso in Sardegna tutti lo aggredivano. Quest'anno mi chiedono affettuosi "come sta Silvio?", "dov'è Silvio?". Perché ora è Silvio, per tantissimi». Silvio o non Silvio, il felice conformismo-trasformismo che storicamente fa tenere a galla gli italiani importanti e visibili ora si accanisce su Max. Anche se al Sud il suo carisma ancora un po' regge. E l'anacaprese Claudio Velardi era ancora ricercato e omaggiato. Ma quest'anno non ha fatto, come nel '98, una megafesta. Si è limitato a un brunch di Ferragosto con dolciumi. Il suo amico Emilio Fede, un berlusconiano a cui D'Alema era simpatico, è stato lieto di informare a mezzo stampa che il premier, uscendo da Capri, si era incagliato. Intanto in Sardegna i dervisci ami-Max hanno tentato di coinvolgere anche l'attuale Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che come era prevedibile non c'è cascato. Ha tagliato corto con dei bruschi «il governo è stabile» e «ci sono le premesse per una ripresa economica». E ha saggiamente lasciato la Maddalena per la montagna. La voce e arrivata perfino a Ciampi che ha tagliato corto «Il governo è stabile» 4.. Leader politici in vacanza al mare: il Presidente Carlo Azeglio Ciampi alla Maddalena, Silvio Berlusconi, D'Alema su Ikarus e, sotto, Cossiga

Luoghi citati: Capalbio, Capri, La Maddalena, Sardegna