E' già polemica sui mattoni pubblici in vendita

E' già polemica sui mattoni pubblici in vendita Dalle case degli enti lo Stato incasserà 15 mila miliardi in tre anni. Gli esperti: prezzi molto bassi E' già polemica sui mattoni pubblici in vendita Sconti per gli inquilini ma Confedilizia protesta: un privilegio ROMA Le case degli enti previdenziali saranno presto messe in vendita. E subito scoppia la polemica. Soprattutto per gli attuali inquilini, i prezzi saranno infatti mollo convenienti, grazie al diritto di prelazione e a uno sconto del 30%. I nove enti sono tra i piti ricchi proprietari di abitazioni e di uffici in Italia: di qui a pochi mesi, una valanga di immobili a basso costo invaderà il mercato. Le associazioni degli inquilini sono contente, ma la Confedilizia protesta. Ecco perché. Una circolare del ministro del Lavoro, Cesare Salvi, agli enti previdenziali, sollecita ad alienare i beni immobili. Entro la primavera del 2000 dovrà essere ceduto almeno il 25% del patrimonio: 24 mila alloggi, con incassi previsti intorno ai mille miliardi di lire. Alla Confedilizia non piace il diritto di prelazione concesso in modo indiscriminato a tutti gli inquilini. Per il presidente, Corrado Sforza Fo- j gliani, «ò una cosa che grida vendetta, cosi si creano nuovi privilegi a favore di chi già beneficiava da anni di un canone irrisorio, fatto apposta per i boiardi di Stato». Mollo soddisfatte della circolare ili Salvi sono invece le organizzazioni sindacali degli inquilini che chiedono altri meccanismi di garanzia per le famiglie più deboli. In particolare, il Sicet vorrebbe riservare l'acquisto delle case solo agli attuali inquilini, lasciandoli liberi di scegliere se comprare o rimanere in affitto. Sempre secondo il Sicet, vanno venduti prima i beni affittati ad uso diverso da quello abitativo, poi quelli di pregio e dopo gli immobili residenziali. L'altro sindacato, il Simia, ritiene che si entri adesso nella fase più delicata e promette di impegnarsi per avere prezzi ili validità e piani di cessione trasparenti e concordati, Si allunga dunque l'elenco delle società che mettono sul mercato parte del loro patrimonio. Negli ultimi 12 mesi, i beni immobiliari che sono stati scorporati o messi in vendita dalle grandi società salgono cosi a circa 60 mila miliardi. Secondo il piano del Ministero, dopo l'ondata di cessioni iniziale nei prossimi tre anni, gli enti dovranno vendere il restante 75%. In tutto saranno messi sul mercato 8 miliardi di metri quadri, 93 mila alloggi, per una cifra che supererà abbondantemente i 15 mila miliardi. Successivamente sarà ceduto il resto del patrimonio, pari a 29 milioni di linari quadri (900 mila di negozi; 4 milioni 400 mila di uffici; 80 mila di strutture ricettive; quasi un milione di parcheggi). La vendila completa sarà grailuale, ma nell'immediato il ministro vuole una procedura rapida. Già entro ottobre Inps, Inptlap e Inail, Ipost, Enpals e Enpaf, Inpdai, Fsd e Ipsema dovranno formulare le prime ipotesi di vendita. Gli incassi alimenteranno fin dal prossimo anno i fondi pensione e le fonne di previdenza integrativa, in particolare porgli «statali». Nel prevedere l'immediata dismissione di così tante abitazioni, il Ministero ha posto anche una serie di puntelli per agevolare gli inquilini, in particolare i più deboli. Innanzitutto, entro dicembre devono dire se eserciteranno o meno il diritto di prelazione. E possono anche acquistare in blocco, riuniti in cooperative, o rimanere in affitto. Il prezzo sarà determinato in base al valore di mercato, ma con sconti del 30%. Gli appartamenti non potranno essere venduti prima di dieci anni. Le famiglie più povere e i portatori di handicap avranno lo stesso contratto di affitto. Se l'inquilino è ultrasessantenne verrà ceduta solo la nuda proprietà. A queste condizioni basilari di favore, si aggiungono i mutui agevolati e la rateizzazzione dell'acconto per chi vorrà acquistare. Per accedervi, le fasce di reddito fissate dal governo sono generose: nel Lazio, ad esempio, una famiglia con 126 milioni annui avrà il mutuo. C'è poi una clausola di esenzione totale: chi ha in famiglia un portatore di handicap non deve soddisfare alcun requisito. «Le condizioni di vendita sono troppo favorevoli, gli inquilini parteciperanno in massa. I prezzi infatti saranno del 60% inferiori al valore di mercato» (fra i vantaggi previsti dalla vendita in blocco e il successivo abbattimento per l'inquilino). Lo sostiene Roberto Mostacci, membro dell'Osservatorio sul patrimonio immobiliare degli enti previdenziali cui spetta il compito di monitoraggio sull'in¬ tera operazione di dismissione. La conferma viene da Francesco Toso, dell'istituto di ricerca Cresme: «Un'abitazione che vale 200 milioni sarà ceduta a circa 112 milioni». La mega-cessione prevista dal governo non avrà conseguenze rilevanti sul mercato immobiliare. Per il coordinatore dell'Osservatorio, Gualtiero Tamburini, «non ci sarà un abbassamento dei prezzi per eccesso di offerta perché la vendita sarà diluita nel tempo». Ogni anno in Italia si compravendono circa 500 mila alloggi e gli enti non ne cederanno più di 30 mila all'anno: «Il rapporto è tale - continua Tamburini - da non creare disequilibri. Gli inquilini che compreranno le case rappresentano inoltre una domanda aggiuntiva». La vendita, cioè, interesserebbe un segmento esterno al mercato tradizionale e non toccherebbe i prezzi del settore privato. [j. arb.J L'OPERAZIONE IN 9 PUNTI 1 *|#| Gli istituti previdenziali posseggono 95.600 abitazioni 2. 3. 4. 5. Patrimonio degli enti: Inpdap 55.000; Inpdai 23.000; Inail 15.000; Inps 5600; Enpals, Ipsema, Ipost: 7000 Entro l'anno saranno messi sul mercato 24 miia appartamenti Valore stimato degli immobili: 50 mila mld Entro 60 giorni gli enti devono fornire agli inquilini l'ipotesi di vendita; questi ultimi hanno due mesi per rispondere Chi abita in appartamenti messi in vendita ha diritto di prelazione Gli immobili possono essere comperati anche organizzandosi in cooperativa. In caso di vendita frazionata si godrà comunque di uno sconto del 30% sul valore del mercato [con l'obbligo di non vendere la casa per 10 anni] Chi acquista in blocco un edificio ottiene sconti particolari Se l'alloggio è occupato da un ultrasessantacinquenne [che non esercita prelazione], l'anziano ha il diritto di restarvi senza limiti di tempo come conduttore o usufruttuario Il ministro del Lavoro, Cesare Salvi

Persone citate: Cesare Salvi, Fo, Francesco Toso, Gualtiero Tamburini, Roberto Mostacci

Luoghi citati: Italia, Lazio, Roma