I ministri: basta pessimismo, la ripresa c'è

I ministri: basta pessimismo, la ripresa c'è Minniti «sento in giro ironia a buon mercato». Anche i sindacati insorgono contro Romiti I ministri: basta pessimismo, la ripresa c'è E Berlusconi rivendica la «ricetta da un milione di posti» Claudia Arletti I più gentili gli hanno semplicemente detto «sbaglia tutto». Ma ci sono quelli, come Armando Cossutta, che non si sono lasciati sfuggire l'occasione di replicare con parole; ruvide: «Romiti pensi ai profitti degli industriali...». In verità, il presidente della Kcs, criticando l'azione del governo su più fronti, dalle pensioni all'occupazione alla par condicio, ieri ha sollevalo una sorta di onda anomala, che ha investito ministri, sindacalisti e confindustriali. Anche Silvio Berlusconi si è- fatto sentire, per rispondere a Massimo D'Alema, e ha avuto gioco facile: «Un milione di posti di lavoro? Si potrebbero creare, certo, se però al governo ci fossimo noi» Il primo a parlare, ieri pomeriggio, e stato il ds Marco Minniti. Con un tono del genere si-informi-meglio, il sottosegretario ha detto: «li' l'Istat a certificare una crescita di oltre 500mila occupati negli ultimi tre anni. Vedo ironie a buon mercato e cedimenti a uno scetticismo di maniera, francamente autolesionisti». Lui, Romiti, gli ha controreplicato al volo: «Leggerò con interesse il documento dell'Ist.at. li comunque mi riferivo ai futuri 5()()mila posti di lavoro». Rapidamente, si sono poi levate; le voci di due ministri, entrambi ds. Ecco Cesare Salvi (Lavo- ro): «Gli attacchi a D'Alema in tema di occupazione dimostrano che una parte della classe dirigente preferisce lanciare segnali allarmistici e negativi, trascurando quanto di buono si sta realizzando». li Pierluigi Bersani (Industria): «Un andamento di riprosa si ò già delineato, anche se non fortissimo. Romiti dice che non ci sono condizioni favorevoli agli investimenti, io non so so lo pensi veramente, ma di certo sono molti gli imprenditori che oggi stanno investendo in Italia». Da Armando Cossutta è poi giunto il commento più variopinto: «A Romiti dico: non guardare la pagliuzza nell'occhio del vicino, ma la trave che hai nel tuo. Invece di parlare delle pensioni, dovrebbe piuttosto raccontarci quanto hanno guadagnato gli industriali in questi anni». Quanto al sistema previdenziale, «i patti sottoscritti devono essere rispettati, se lo mettano bene in testa il dottor Romiti e gli industriali che invocano sempre le forbici per gli altri». Anche i sindacati non hanno avuto parole tenere. «E' un catastrofista», ha detto Paolo Pirani, della Uil; «abbiamo sentito affermazioni gravissime e infondate», ò stato il commento di Beniamino Lapadula, della Cgil. E Silvio Berlusconi? Il leader dell'opposizione, in questa giornata di repliche incrociate, ha scelto di interloquire a distanza con il premier e, dalla Sardegna, ha detto: «E' vero, un milione di posti di lavoro si potrebbero creare, solo che non ci dovrebbe essere il governo D'Alema. Si potrebbero realizzare con la nostra politica, che poi non è un'invenzione dei signor Berlusconi o del Polo, ma è la politica messa in atto da Margaret Thatcher, da José Maria Aznar, e in Irlanda». Stoccata finale: «Le pensioni sono uno dei nodi, mentre secondo qualcun altro, e sto parlando del ministro del Lavoro, il problema non esiste e la situazione è ottima». A proposito del tema «posti di lavoro», nella guerricciola sui numeri combattuta ieri si è inserita anche Confindustria. Giampaolo Galli, del Centro studi, ha spiegato che i dd,ti Istat «possono risultare gonfiati dall'inserimen¬ to nelle statistiche di posti di lavoro "fasulli" come i lavori socialmente utili, i piani di inserimento professionale, i tirocinio»; conclusione: «D'Alema in verità non ha torto, c'è davvero stato un aumento dell'occupazione, sorprendente se paragonato alla bassa crescita dell'economia. Un incremento dovuto all'introduzione di alcune misure minime di flessibilità». Ultima questione, la par condicio. Romiti, in mattinata, aveva detto: «Un provvedimento da paese dittatoriale». Gli ha risposto il sottosegretario alle Comunicazioni, Vincenzo Vita (ds): «Una simile durezza su un disegno di legge è incomprensibile, questo è un attacco a tutto campo al governo». Cossutta «Invito gli industriali a parlarci dei loro profitti e a dimenticare le pensioni» Bersani «Il presidente della Rcs è in errore Oggi in Italia moltissimi investono» Armando Cossutta Pierluigi Bersani Marco Minniti

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