Brindisi: scafisi! killer è annegata una cinese

Brindisi: scafisi! killer è annegata una cinese Brindisi: scafisi! killer è annegata una cinese BRINDISI Una ragazza cinese, ventenne o poco più, è morta poco prima di arrivare in Puglia, gettata in mare dagli scafisti. Insieme con altri 12 connazionali si era imbarcata a Bar. Con un veloce motoscafo guidato da due italiani, sperava di raggiungere l'Italia e, clandestinamente, di ricongiungersi nel Nord dell'Italia con una delle numerose comunità cinesi. Il suo corpo è stato ripescato nelle acque di Lido di Specchiolla, a Nord di Brindisi, dagli uomini della Guardia di Finanza, i quali avevano intercettato l'imbarcazione. I finanzieri hanno salvato i 12 clandestini. Gli scafisti, Cosimo Lioce e Giuseppe Chirico, di 37 e 40 anni, entrambi brindisini, avrebbero gettato in acqua i clandestini quando si sono accorti di essere stati individuati dalle Fiamme Gialle. Non si sa se la ragazza fosse già morta quando è stata buttata giù dallo scafo o se i due scafisti, ora agli arresti con l'accusa di avere favorito l'immigrazione clandestina, l'abbiano gettata in acqua quando era ancora viva. Prima che ne recuperassero il corpo, i finanzieri erano riusciti, tuffandosi, a trarre in salvo gli altri clandestini, sette uomini e cinque donne. Tutti verranno ora rimpatriati. Con l'unica novità che ci troviamo di fronte a scafisti italiani, questo episodio ne ricalca altre decine del tutto simili. E' ormai abbastanza dif¬ fusa da parte degli scafisti l'abitudine di scaricare sotto costa i clandestini per riprendere più velocemente il mare, evitando di incappare nella Guardia di Finanza. Un episodio simile avvenne il 3 agosto, quando gli scafisti, a Torre Veneri (Lecce), gettarono in acqua, a 30 metri dalla riva, una donna di 43 anni, irachena di etnia curda. Morì dopo avere urtato il capo sullo scafo. Si era imbarcata in Albania, voleva arrivare in Italia per curarsf. Era gravemente malata. I finanzieri ne ripescarono il corpo, proprio come è avvenuto ieri con la ventenne cinese. Il 26 luglio scampò per miracolo alla morte una bambina serba di 5 anni. Neppure di lei ebbero pietà gli scafisti. Arrivati a pochi metri dalla costa, gettarono in acqua i clandestini. I militari riuscirono a salvare la piccola dall'annegamento. Fenomeno di ogni giorno, questo dell'immigrazione che transita nel Canale d'Otranto rischia di avere un nuovo esodo massiccio se sono vere le voci che, dal Montenegro, danno per pronti decine di migliaia di Rom a partire verso la Puglia con qualunque mezzo, battelli fluviali o pescherecci. Queste imbarcazioni vengono abbandonate dagli scafisti in acque internazionali con il loro carico di profughi. I Rom non sembrano scoraggiati nemmeno dall'ultimo naufragio nel quale sarebbero morte un centinaio di persone, tra le quali molti bambini. Is. t.]

Persone citate: Cosimo Lioce, Giuseppe Chirico, Torre Veneri