«Londra, nuova frontiera del contrabbando»

«Londra, nuova frontiera del contrabbando» Il boom dei traffici favorito dall'aumento delle sigarette deciso da Blair. «E i proventi vanno in Svizzera» «Londra, nuova frontiera del contrabbando» La Finanza: la Puglia è diventata un punto di passaggio intervista Sandro Tarantino BARI Una nuova frontiera è l'Inghilterra. Se le sigarette costano molto, i contrabbandieri guadagnano molto. Lì va così. I carichi di sigarette arrivano con enormi Tir zeppi di verdura. «Attenti, non pensiate che il contrabbando sia un fenomeno solo italiano. E' certamente nelle mani di criminali italiani, ma interessa i Paesi dai quali le sigarette partono, e possono essere il Montenegro, l'Albania, la Grecia. I Paesi in cui sbarcano, cioè l'Italia e la Spagna. E il mercato finale, che sta in Italia quanto in Irlanda e in Inghilterra». Il colonnello Cosimo Sasso, caporeparto al comando generale della Guardia di Finanza, cura i rapporti internazionali e di intelligence. Indaga su quel che avviene prima e dopo gli sbarchi dulie sigarette in Puglia, prima e dopo gli scontri tra militari e contrabbandieri. Colonnello, come mai l'Inghilterra? «E un fatto solo relativamente nuovo. Fino al '92-'93 il contrabbando era praticamente limitato a Italia e Spagna, dove è ancora molto radicato. Con il mercato unico europeo ha coinvolto altri Paesi. In Gran Bretagna il governo ha elevato, negli ultimi tre anni, il costo delle sigarette per scoraggiare il fumo...». E i contrabbandieri guadagnano di più. «Sì. Il costo maggiore del prodotto ha dato un involontario vantaggio ai contrabbandieri. I quali vendendo in Inghilterra hanno maggiori introiti. Le sigarette arrivano con Tir spesso carichi di verdura». E in Francia? «Il fenomeno è limitato». A parte i classici sistemi di riciclaggio come le società finanziarie e l'usura, avete individuato metodi inediti per ripulire i proventi del contrabbando? «Registriamo un ritorno allo "spallonaggio", un termine antico che descriveva il trasporto a spalla delle casse di sigarette. Bene, ora quasi nello stesso modo, materialmente, si ritorna a portare i soldi all'estero, soprattutto in Svizzera». Mille miliardi di fatturato annuo in Puglia: le sembra una stima attendibile? «E' una stima. Posso solo dire che questo fenomeno è enorme e si può combattere solo con la cooperazione internazionale. Si sta facendo molto anche grazie a un'apposita struttura della commissione europea contro le frodi. Il contrabbando è un fenomeno mutevole, si adegua alle esigenze. Con la guerra nel Kosovo e l'impossibilità dei traffici via mare, si è incentivato il trasporto via terra. Nei primi cinque mesi dell'anno abbiamo sequestrato, sulla costa tra Venezia e Brindisi, 120 tonnellate di sigarette occul- tate in carichi di copertura». Cambiano metodi e porti. Ora si parte anche dalla Grecia? «Abbiamo notizie che i contrabbandieri si siano stabiliti anche lì, durante il conflitto in Kosovo, riaprendo una rotta del passato. Il contrabbando si sposta, e in continuo sviluppo». Le navi-madre, enormi depositi galleggianti, si usano ancora? «Non ne abbiamo intercettata nessuna recentemente, ma abbiamo precise segnalazioni. Ci sono ancora». La Svizzera gioca un doppio ruolo: accoglie i depositi di capitale e rifornisce di sigarette i clan. «In Svizzera ci sono società di intermediazione che acquistano le sigarette dai produttori e le rivendono in altri Paesi, per esempio il Montenegro». Dove sono insediati i clan italiani? «E' molto probabile che queste società siano controllate da prestanomi italiani. Noi auspichiamo un ancora maggiore collaborazione con i produttori per seguire capil¬ larmente questi flussi. Ripeto: trovandoci di fronte a un fenomeno internazionale, abbiamo bisogno di una cooperazione internazionale. Con la Gran Bretagna c'è un ottimo rapporto, il livello di attenzione è molto alto». Vincerete mai questa battaglia? «Come esponente di un corpo di polizia farò di tutto, contribuendo alle innovazioni, alla riorganizzazione e al potenziamento dei reparti. Certo non potremo debellare i criminali: quelli ci sono sempre stati». «Mille miliardi di fatturato annuo: contro la criminalità serve collaborazione internazionale» «Molte basi segrete anche in Kosovo e i carichi clandestini arrivano a bordo di Tir che trasportano verdura» LE ZONE DI APPRODO DELLE SIGARETTE DI CONTRABBANDO LE STRADE E AUTOSTRADE DEI CRIMINALI BRINDISI Una pattuglia della polizia stradale sul luogo dell'incidente

Persone citate: Colonnello, Cosimo Sasso, Sandro Tarantino