"Elezioni il 7 novembre,,

"Elezioni il 7 novembre,, "Elezioni il 7 novembre,, Un giornale: Milosevic pronto al voto anticipato BELGRADO Milosevic vorrebbe sfruttare le divisioni dell'opposizione e andare alle urne il 7 novembre prossimo per eleggere il nuovo parlamento e addirittura prima per le amministrazioni locali. La notizia è stata riportata dal quotidiano indipendente «Blic», secondo il quale lo schieramento che appoggia il leader di Belgrado spera di conquistare più della metà dei 250 seggi del parlamento federale. Su questo punto l'opposizione è spaccata: Vuk Draskovic guarda alle elezioni, mentre i gruppi che fanno capo all'Alleanza per il cambiamento di Zoran Djindjic pensano che prima bisognerebbe costringere Milosevic alle dimissioni. «Il partito e il governo del presidente jugoslavo Slobodan Milosevic sono disposti ad anticipare le elezioni, ma non è vero, come riferiscono alcuni giornali, che le convocheranno per novembre - ha dichiarato Ivica Dacie, portatoce del Partito socialista -. Finora nessuno ha lanciato ufficialmente l'iniziativa del voto anticipato. Crediamo che ci siano cose più importanti da fare. Ma se altri vogliono le elezioni, non c'è problema». Tornano a parlare anche i generali serbi, dopo le dichiarazioni in appoggio al regime di Belgrado. Ieri il generale Nebojsa Pavkovic, comandante della terza armata dell'esercito jugoslavo di stanza in Kosovo fino al giugno scorso, ha chiesto alla Nato di cedere il controllo della provincia dato che la sua presenza non è riuscita a garantire protezione ai serbo-kosovari. «Il nostro paese ha il diritto di chiedere alle forze internazionali di lasciare il Kosovo e di consentirci di riportare l'ordine nella provincia nei modi dovuti. Sono convinto che questo accadrà presto», ha dichiarato Pavkovic a un settimanale. Nel Kosovo la tragedia delle fosse comuni coinvolge ora i «carnefici» di un tempo: i corpi di tredici serbi sono stati trovati ieri nei pressi del villaggio di Ugljare, una quarantina di chilometri a Sud di Pristina. Al momento responsabili delle Nazioni Unite hanno dato per certa l'identificazione di soli quattro corpi: ma secondo rappresentanti della Chiesa ortodossa interpellati dall'agenzia di stato jugoslava «Tanjug», non ci sono dubbi sul fatto che le vittime siano serbi del Kosovo rapiti da albane si il 10 luglio. Stando alle stesse fonti, è tuttora ignota la sorte di altri 40 serbi sequestrati in quei giorni nella stessa zona nell'ambito della «contro-pulizia etnica» che imperversa nella provincia: in pochi nutrono speranze sul loro destino. (Ansa-Agi I presidente Milosevic In Kosovo scoperta una fossa comune con i corpi di tredici serbi In Kosovo scoperta una fossa comune con i corpi di tredici serbi I presidente Milosevic

Luoghi citati: Belgrado, Kosovo