Caccia ai ladri nelle vie del paese di Gianni Giacomino

Caccia ai ladri nelle vie del paese Noie, bloccato un malvivente. Il «commando» responsabile di furti e scippi Caccia ai ladri nelle vie del paese Fuggono a folle velocità, poi si schiantano Gianni Giacomino NOLE Nelle ultime due settimane avevano commesso una catena di furti e scippi in Alto Canavese e nel Ciriacese. Una ventina di colpi in abitazioni private, negozi, e poi la fuga su auto rubate di grossa cilmdrata. Da giorni i carabinieri della compagnia di Venaria erano sulle loro tracce. Uno di loro, Massimo Ballarin, 23 anni, residente a Torino in via Lega, ma, di fatto senza fissa dimora, è stato arrestato l'altra mattina dopo un inseguimento, un incidente ed una colluttazione con una pattuglia dei carabinieri di Matbi. Gli altri complici, probabilmente nomadi, sono riusciti a fuggire. Ballarin, ora, è rinchiuso nel carcere delle Vallette con l'accusa di furto aggravato in concorso, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La caccia ai suoi compagni intanto è già cominciata. I -militari, comandati dal capitano Nicola Fozzi, potrebbero arrivare alla loro identificazione nel giro di poche ore. Si attendono solo i riscontri dello foto segnaletiche che ieri sono state fatte visionare ai diversi testimoni della pericolosissima gimkana tra la pattuglia dei carabinieri e l'auto dei malviventi in mezzo alle vie di Noie fino all'incidente avvenuto all'incrocio con l'imbocco della tangenziale di Cirio. «Anche se molto probabilmente - spiega Fozzi - i due potrebbero aver già trovato rifugio in uno dei tanti campi nomadi che esistono in zona». I cinque minuti sul filo del rasoio iniziano alle 13,15. Una gazzella dei militari di Mathi, coordinati dal maresciallo Renato Arcella, passa davanti all'ufficio postale di Noie per un normale servizio antirapina. Sembra tutto tranquillo. Invece, a pochi metri di distanza, la pattuglia nota tre persone che stanno cercando di forzare una Punto blu metallizzata. Questione di secondi, di una rapida occhiata: il terzetto si accorge dell'arrivo dei militari, apre la macchina e la mette in moto. Il guidatore pigia il pedale dell'acceleratore al massimo, una sgommata e via: inizia un inseguimento da film in mezzo alla gente. Via radio parte l'allarme vengono allertati tuttii radiomobili: «Stiamo inseguendo una Punto Turbo in mezzo a Noie, massima attenzione o qui finisce davvero male». Gli altri automobilisti e i pedoni si gettano terrorizzati al lato della strada. Il rischio di uno scontro è altissimo. Aumenta ancora di più quando fuggitivi ed inseguitori lanciati a velocità folle raggiungono la strada provinciale che porta verso Ciriè. La Punto sta per affrontare il maxi incrocio di corso generale Dalla Chiesa: il semaforo è posizionato sul rosso, attraversare è una roulette russa. Improvvisamente pochi metri prima dello stop la Punto tenta di cambiare direzione con un testa coda. Una manovra quasi impossibile a quella velocità e la piccola sportiva finisce per schiantarsi contro una Peugeot 206 che procede nel senso di marcia opposto. A bordo c'è Piera Togliatto, 49 anni, di Lanzo. «Mi sono vista la morte in faccia - dirà più tardi ai soccoritori del 118 -. Roba da matti, incredibile». Per fortuna l'impatto è lieve, la donna se la caverà con dieci giorni di prognosi. I tre, intanto, scappano dai finestrini della Punto. Massimo Ballarin viene raggiunto e bloccato da un militare dopo una collutazione (anche quest'ultimo ne avrà per una decina di giorni), gli altri due nomadi riescono a fuggire nonostante lo spiegamento di forze dalle stazioni di Ciriè, Barbania e del nucleo operativo radiomobile di Venaria. Secondo questi ultimi il trio sarebbe stato il protagonista di almeno venti furti in case e negozi di Torino, Ciriè, Caselle, Leinì, Rivarolo, Front, Ri vara (dove avrebbero compiuto anche uno scippo ai danni di una pensionata di 77 anni) e forse anche in altri centri dell'hinterland torinese. La tecnica usata per depistare le indagini era semplice: ogni due o tre giorni veniva abbandonata l'auto rubata ed impiegata per i raid, una Renault 19 16V, una Fiat Coupé turbo e una Porsche. Auto che sono state ritrovate e già riconsegnate dai militari ai rispettivi proprietari. Una scena da film Gimkana di vetture fra automobilisti e pedoni terrorizzati Il balordo arrestato dopo uno scontro con i militari Gli altri complici riescono a fuggire Ecco il luogo dove s'è verificato l'incidente che ha visto protagonisti i tre giovani: uno di loro è stato arrestato, i complici sono fuggiti

Persone citate: Ballarin, Dalla Chiesa, Fozzi, Nicola Fozzi, Piera Togliatto, Renato Arcella