Ritornerà a splendere il mausoleo di Tamagno

Ritornerà a splendere il mausoleo di Tamagno Devastato nell'86 da un fulmine Ritornerà a splendere il mausoleo di Tamagno La tomba restaurata del tenore torinese verrà inaugurata il prossimo 2 novembre Maurizio Lupo Francesco TamE' tornato candido e ricomposto nelle sue svettanti ed «eroiche» forme neoclassiche, care all'architettura ellenica, alla quale s'ispira. Il mausoleo che ospita le spoglie del tenore Francesco Tamagno ha recuperato pieno decoro ed appare di nuovo qual è: una delle meraviglie del Cimitero Monumentale. Devastato nel 1986 da un fulmine, dopo 13 anni di ritardi e qualche polemica, è stato infine risanato da restauri avviati nell'ottobre scorso, su progetto dall'architetto Loris Forgia. Il cantiere avrebbe dovuto chiudersi a giugno, «ma - spiegano i responsabili - i lavori d'inverno hanno richiesto proroghe, per evitare che le operazioni di lavaggio potessero compromettere d marmo del mausoleo in caso di gelate. A fine settembre comunque tutto sarà compiuto. L'inaugurazione avrà luogo a novembre, nel giorno dei defunti». Le opere, pari a 578 milioni di lire circa, sono state finanziate con il contributo della Regione e dal Comune, che dal 1989 è proprietario del Mausoleo. Lo acquisì proprio per riscattarlo dal degrado, ma per lungo tempo non trovò risorse per i lavori. Sono stati infine intrapresi grazie al convinto interessamento dell'assessore Bruno Torresin, competente ai servizi cimiteriali. Ha accolto i reiterati appelli che, per anni, erano stati rivolti alla municipalità dal senatore Massimo Scaglione e dal consigliere comunale Pietro Molino, decisi a salvare l'estrema dimora del tenore, nato a Torino nel 1850 e morto a Varese nel 1905. Riposa in un mausoleo che, con i suoi 31 metri d'altezza, può essere considerato il più ardito monumento urbano, dopo la Mole e il «Candeliere» che agno ricorda Vittorio Emanuele II nell'omonimo corso. La tomba venne fatta costruire dalla figlia del tenore. Voleva che ricordasse il virtuosismo artistico del padre. Diede l'incarico all'architetto Raineri Arcanini. Questi s'ispirò al Mausoleo di Lisicrate, eretto nella via dei Tripodi di Atene per ricordare i cantori della tribù Arcamantide, vincitori delle gare coreutiche celebrate nella capitale greca nel 335 avanti Cristo. Il 30 aprile 1912 Arcanini inaugurò una sorta di grande ara, a base quadrata, sovrastata da un tamburo ottagonale, a sua volta coronato dalla riproduzione del monumento di Lisicrate. Fu riproposto come un tempio cir' colate" di otto colonne in stile corinzio. Sorreggono una trabeazione circolare, decorata da un bassorilievo raffigurante scene del poema dei cantori arcamantidi. Alla cappella funeraria, illuminata da 8 finestre e da un lucernario, si accede da uno sca Ione di 18 gradini, fiancheggia to da due sfingi. Il tutto, in candido marmo Botticino, cui mina in un cupolino su cui svetta il tripode sacro di bron zo che nel 1986 richiamò il fui mine devastatore. La caduta della folgore provocò lo spo stamento di blocchi di marmo. Caddero e spezzarono i gradoni superiori del tamburo. Venne decapitata anche la testa di una sfinge e fu distrutta una delle due fontane che fiancheggiano le pareti laterali. 1 restauri hanno «ricucito» le parti dissestate, ricollocato con cura tutti i pezzi di marmo recuperati e installato un potente parafulmine. Le superfici sono state quindi coperte di prodotti battericidi, antialga e antismog, per limitare n futuro degrado. Ora non resta che rifinire la gradinata e ricollocare la testa della sfinge e la fontana. j ÌL.i.m Il mausoleo alto 31 metri che ospita le spoglie del tenore al Cimitero Monumentale. Il marmo è tornato candido, sono stati rifatti i gradini e riparate la fontana e la testa della sfinge che era caduta Francesco Tamagno

Persone citate: Bruno Torresin, Francesco Tamagno, Massimo Scaglione, Maurizio Lupo Francesco, Pietro Molino, Raineri Arcanini, Tamagno, Vittorio Emanuele Ii

Luoghi citati: Atene, Botticino, Torino, Varese