Salvata dall'intuito di un medico di Lodovico Poletto

Salvata dall'intuito di un medico La donna, in cura alle Molinette, si è sentita male di notte senza riuscire a chièdere aiuto Salvata dall'intuito di un medico Attesa per la dialisi, era a casa agonizzante Lodovico Poletto Gli infermieri l'aspettavano in ospedale per la solita seduta di dialisi. Lei era a casa, riversa sul letto, ormai agonizzante. Allo stremo delle forze, incapace anche di alzarsi e invocare aiuto, avrebbe potuto morire cosi, in quel modesto alloggio al quarto piano di una casa di periferia. Ma l'intuito di un medico di servizio al reparto di Nefrologia e Dialisi dell'ospedale Molinette, Guido Martina, le ha salvato la vita. Dalle 8 alle 10 l'ha aspettata senza sospetti. «I ritardi - dice - possono sempre capitare». Poi ha tentato di telefonarle a casa. Ma il numero risultava costantemente occupato. Questo fatto e l'ora della seduta ormai abbondantemente superata lo hanno messo in allarme e convinto della necessità di chiamare i vigili urbani di zona, ai quali ha fatto presente i suoi dubbi. Una pattuglia è subito andata a controllare. Poi sono arrivati i pompieri, i medici e gli infermieri del 118. Maria P., 65 anni, l'hanno trovata distesa sul letto, rantolante. Accanto a lei, sul pavimento, c'era il telefono finito lì, forse, molte ore prima nel tentativo di cercare soccorso. «Sfinita da una forte crisi epatica» hanno stabilito alle Molinette dopo molti esami. Se ieri non fosse stata la sua giornata di dialisi e, dall'ospedale, nessuno si fosse preoccupato, nonna Maria sarebbe passata dallo stordimento alla morte nel giro di poche ore. Storia a lieto fine che, ieri, ha fatto parlare e discutere non solo alle Molinette ma anche nello casa dove la pensio¬ nala vive da anni. I vicini, adesso, raccontano di aver sentito per tutta la notte tra lunedì e martedì voci e lamenti provenire da quell'alloggio. Non erano invocazioni d'aiuto, o grida di dolore. Ma sospiri e rumori di sottofondo: una sedia che si sposta, una posata che cade sul pavimento, le ante di un armadio aperte e subito richiuse. Nessuno, però, ha sospettato qualcosa di grave, nessuno ha dubitato che nonna Maria aveva urgente bisogno d'aiuto. «Abbiamo intuito - hanno raccontato i coinquilini ai vigili urbani - che lei si era alzata. Abbiamo sentito passi e la¬ menti. Non ci abbiamo fatto caso più di tanto perché sappiamo che ha problemi di salute, che è in cura alle Molinette. Lei non ha mai fatto mistero di essere in dialisi: abita qui da tanto tempo, la conosciamo tutti». Particolari che avrebbero potuto rivelarsi preziosi fin da subito ma che nessuno, quando sono arrivati i vigili, si è ricordato di raccontare. Qualcuno ha detto che, forse, era andata a passare qualche giorno fuori Torino, dai parenti. Altri si sono ricordati di averla vista uscire di casa poco dopo l'alba: «Saranno state le 6 e mezzo, l'ho vista andare via con la borsetta. Strano? No, succede abbastanza sovente. Deve andare al mattino presto in ospedale...». Racconti che però non hanno del tutto convinto i due agenti della pattuglia Nizza 2 che hanno deciso di allertare la centrale, e il loro comandante. Dieci minuti dopo, accompagnati dal loro ufficiale, Mario Rinaldi, sono tornati a .bussare a quella porta. Appoggiando l'orecchio all'uscio hanno sentito un flebile lamento nell'alloggio e sono corsi a chiamare pompieri e 118. Mezz'ora più tardi nonna Maria era su un lettino in ospedale, assistita dai medici e dagli infermieri che la seguono ormai da diversi anni. Superata la crisi epatica tutto è rientrato nella normalità; basterà un giorno di riposo per farle recuperare le forze. Il ritardo di qualche ora nella dialisi non dovrebbe causarle particolari complicazioni. Guido Martina - il medico che con la sua sensibilità le ha salvato la vita - l'ha visitata, invece, solo nel tardo pomeriggio, poco prima della dialisi. Lui non si sente un'eroe né un medico diverso dagli altri. E lo puntualizza: «Ho fatto soltanto ciò che avrebbe fatto qualunque collega nelle mie condizioni...». Il dottore insospettito dal ritardo ha fatto intervenire i vigili, l'anziana era ormai rantolante sul letto Il telefono rovesciato sul pavimento Nella foto uno dei tanti pazienti bisognosi della dialisi. Sotto Giuseppe Segolonl. aiuto primario del reparto di nefrologia e dialisi delle Molinette

Persone citate: Giuseppe Segolonl, Guido Martina, Mario Rinaldi

Luoghi citati: Nizza, Torino