« Così continuerò a fare la mamma» di E. Min.

« Così continuerò a fare la mamma» « Così continuerò a fare la mamma» Una educatrice: e mio figlio non crescerà da solo Di professione faceva l'educatrice. E quando a 27 anni si è accorta di aspettare un bambino si è licenziata. Lei è Flavia Lucania, di anni oggi ne ha 28 e non perde d'occhio neppure per un attimo il piccolo Riccardo di otto mesi. «Mi dà così tanta gioia, valeva proprio la pena mollare tutto per dedicarsi completamente a lui». Lo dice mentre si tormenta un ricciolo biondo: «Mio marito fa l'elettricista. Certo, due stipendi erano meglio, ma la soddisfazione impagabile di prendermi cura di Riccardo valeva tutto il resto». Flavia è una delle giovani mamme disoccupate che una volta appreso la notizia del bando del Comune, ha cercato in ogni modo di diventare un'educatrice a domicilio. Me¬ stiere che le apparteneva di buon diritto, fra l'altro, visto che già lavorava in questo campo prima di diventare mamma. Insomma i requisiti c'erano tutti. Flavia, che cosa l'ha spinta a provare questa esperienza? «L'ho subito considerata una grande opportunità. Mi forniva il modo di crescere il mio bambino da vicino e nel contempo di guadagnare qualcosa. Ma non solo. Mi offriva anche la possibilità di offrire a mio figlio la chance di crescere accanto ad altri coetanei, di provare l'esperienza del gioco di gruppo e di divertirsi. Il tutto restando sempre accanto alla sua mamma». Come ha preso i primi contatti con il Comune? «Le dirò: non è stato facile. Al¬ l'inizio non si riusciva neppure a capire a chi rivolgersi, sbagliavo sempre ufficio. Poi finalmente sono riuscita a contattare le persone giuste. Mi hanno detto dell'esistenza di un'associazione che avrebbe raccolto le domande dei genitori. E tutto si è risolto». Lei ha una casa spaziosa? «Adesso sì. Appena ho saputo che avevano accettato la mia candidatura abbiamo traslocato. Siamo andati a vivere in una bella villetta in corso Regio Parco con tanto di giardino. Qui i bambini staranno benissimo, hanno tutto lo spazio che vogliono per giocare...». Quante ore sarà impegnata al giorno? «Cinque. Tutti i giorni dal lunedì al venerdì. L'orario è a discrezione dei genitori che sceglieranno quando portarmi i loro bambini e a che ora venirseli a riprendere». E quanti saranno questi bambini? «Quattro, compreso il mio». E il lavoro quanto le verrà retribuito? «Meno di 300 mila lire a bambino. Micro-nido, micro-stipendio. Ma si tratta pur sempre soltanto di cinque ore al giorno e poi mi dà la possibilità di restare a casa mia e, come ho detto, crescere mio figlio». Queste 300 mila lire verranno pagate interamente dal genitore? «Dipenderà dalla fascia di reddito. Come già accade per gli asili comunali, l'amministrazione darà il suo contributo alla retta. Naturalmente in ragione delle esigenze economiche di papà e mamma». [e. min.]

Persone citate: Flavia Lucania