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Nasce il vaccino anti-cocaina Test negli Usa Nasce il vaccino anti-cocaina WASHINGTON Un vaccino anti-cocaina: il rivoluzionario farmaco è stato messo a punto da un ricercatore californiano, che entro la fine dell'anno comincerà la sperimentazione su un gruppo di esseri umani. Kim Janda, dell'istituto Scripps, a San Diego, ha sviluppato un metodo che spinge il sistema immunitario a produrre anticorpi capaci di distruggere la cocaina prima che questa arrivi al cervello. Così, si potrà impedire alla droga di creare dipendenza e lo stesso approccio potrà essere usato per trattare i casi di overdose. «Noi non stiamo cercando di combattere un problema di droga con un'altra droga - ha spiegato Janda durante il convegno organizzato dall'American Chemical Society -, ma di usare le difese naturali del corpo, vale a dire quelle garantite dal sistema immunitario». Il vaccino è già stato sperimentato con successo su alcuni topi e le prove sull'uomo sono ormai imminenti. La ricerca, che ha suscitato grande interesse nella comunità scientifica, consiste nell'«insegnare» alle cellule immunitarie a riconoscere la droga. A questo scopo è stata creata una proteina artificiale, carat terizzata da una superficie esterna simile a quella delle molecole di cocaina. Una voi ta che il sistema immunitario ha imparato a riconoscere la cocaina come un nemico da battere, l'assunzione di droga non provoca più alcun effetto. Le molecole di cocaina, infatti, - ha spiegato Janda vengono immediatamente distrutte prima ancora che riescano a interagire con i recettori del sistema nervoso. «Dopo che il vaccino è stato iniettato - ha detto il ricercatore -, alla prima assunzione di cocaina il sistema immunitario scatena una specie di battaglia in stile "Pac-Man" e le cellule buone "si mangiano" le molecole cattive». Secondo il ricercatore americano, il suo vaccino avrà conseguenze rivoluzionarie: «Attualmente, uno dei problemi maggiori nella lotta alle tossicodipendenze è che, dopo la disintossicazione, i pazienti tendono a ripetere l'esperienza. Se invece si riescono a eliminare gli effetti della droga, si spezza un circolo vizioso: nessuno è disposto a sborsare soldi per qualcosa che non è in grado di offrire alcuna sensazione», [r. cri.l