Recuperati i corpi di altri sedici rom

Recuperati i corpi di altri sedici rom In Montenegro Recuperati i corpi di altri sedici rom PODGORICA Sono stati recuperati i corpi di altri 16 zingari Rom annegati in Adriatico mentre cercavano di raggiungere clandestinamente l'Italia a bordo di una vecchia carretta. Il numero delle vittime di questa nuova tragedia del mare arriva cosi a 33. Lo ha annunciato nella serata di ieri il viceministro dell'Interno del Montenegro Vuk Boskovic. I 16 corpi ritrovati ieri dai servizi guardacoste montenegrini si aggiungono ai 17 recuperati tra domenica e lunedì. Secondo Boskovic, tuttavia, il bilancio del naufragio potrebbe essere molto più grave: a bordo dell'imbarcazione, a quanto riferito da un presunto scafista arrestato, vi sarebbero state infatti almeno 100 persone. La tragedia degli zingari Rom fuggiti dal Kosovo si è consumata, secondo il quotidiano montenegrino «Vijesti», probabilmente venerdì scorso a 28 miglia (circa 45 km) dalla costa del Montenegro. Sessantanove profughi erano stati tratti in salvo dal «Liburnura», un traghetto cipriota in servizio di linea tra il porto montenegrino di Bar (Antivari) e Bari. Due ore dopo la partenza, il comandante del traghetto, Edi Deskovic, aveva detto di aver captato un segnale di «Sos». «Quando siamo arrivati sul posto ha raccontato - ho visto un'imbarcazione di una decina di metri carica fino all'inverosimile, la gente a bordo era terrorizzata, il battello imbarcava acqua, che i profughi cercavano di riversare in mare con mezzi di fortuna». L'imbarcazione, sempre secondo il capitano Deskovic, era registrata nel porto montenegrino di Tivat e aveva i motori mal funzionanti. Non si sa se sia affondata. I Rom fuggono dal Kosovo per timore delle rappresaglie degli albanesi, che li accusano di collaborazionismo con i serbi durante il conflitto. [r. cri.l

Persone citate: Edi Deskovic

Luoghi citati: Antivari, Bari, Italia, Kosovo, Montenegro