Pensioni, la Spd strizza l'occhio ai sindacati

Pensioni, la Spd strizza l'occhio ai sindacati Oggi il governo vara il progetto che prevede il blocco per due anni degli aumenti e l'aggancio all'inflazione Pensioni, la Spd strizza l'occhio ai sindacati Ma il Cancelliere insiste con la linea dura, Emanuele Nouazio corrispondente da BERLINO La protesta dei sindacati e la minaccia della sinistra interna all'Spd costringerà il governo federale a rinunciare ai blocco di due anni degli aumenti alle pensioni e il loro aggancio - nel 2000 e nel 2001 - ali inflazione? Ieri sera, al termine di un vertice con il gruppo parlamentare socialdemocratico e alla vigilia della decisiva seduta del gabinetto Schroeder, prevista per stamane, i sindacati non sembravano aver dubbi: l'esecutivo, lasciavano intendere, coderà sotto la pressione delle organizzazione dei lavoratori, pronte a combattere ad oltranza contro uri provvedimento considerato inaccettabiule e soprattutto una sconfessione delle promesse elettorali. Ma secondo il capogruppo dell'Spd, Peter Struck, il governo sarà disponibile a «riesaminare» l'aggancio delle pensioni all'inflazione parte; di un più generale pacchetto di tagli alla spesa pubblica - soltanto ti due condizioni. Prima condizione: una soluzione alternativa non dovrà imporre un aumento della spesa pubblica, con conseguenti nuovi buchi di bilancio che rischiano di portare la Germania fuori dall'Europa, ma consentire gli stessi risparmi previsti con il congelamento degli aumenti. Seconda condizione: il provvedimento sarà varato dal governo e soltanto in un secondo tempo, durante l'esame in Parlamento, verrà eventualmente modificato. Purché, nel frattempo, sia trovata una soluzione alternativa che risponda alla prima condizione. Insomma un gioco delle parti destinato soprattutto a rinviare uno scontro che non potrà essere evitato, a meno di «alternative» che per il momento non sembrano in vista. Di sicuro, nella sua prima seduta a Berlino il governo approverà un pacchetto di tagli - già ridotto rispetto alle intenzioni originarie - del quale il provvedimento sulle pensioni sarà parte integrante. Quando arriverà al vaglio del Bundesrat - la Camera delle regioni all'interno della quale la sinistra socialdemocratica minaccia la ribellione al Cancelliere, se il capitolo-pensioni non sarà ritirato - il voto non sarà suddiviso per capitoli. Chi voterà contro l'aggancio delle pensioni all'inflazione, voterà contro il pacchetto Schroeder. Con quali ripercussioni politiche e d'immagine, per un Cancelliere che appena tornato dalle vacanze in Italia, l'altro giorno, ha lanciato un monito durissimo alla disciplina, ma è stato immediatamente sconfessato dal leader della ribellione di sinistra, il successore di Oskar Lafontaine alla presidenza della Saar, Klimmt? Lo stesso Lafontaine sta preparando un rientro che potrebbe far clamore: con una conferenza in Svizzera dedicata a sinistra e potere, all'inizio di settembre; e soprattutto con la presentazione alla Fiera di Francoforte, a inizio ottobre, di un libro al veleno contro il Cancelliere, «Il cuore batte a sinistra»: le ultime parole pronunciate in pubblico dal¬ l'ex leader socialdemocratico dopo le clamorose dimissioni del marzo scorso. Cedimenti, del resto, il governo ne ha già sofferti. Il piano di risparmi per il 2000 avrebbe dovuto essere in origine di 30 miliardi di marchi, ma è stato ridotto dal ministro delle Finanze Hans Eichel a 12,8 miliardi in seguito alle resistenze di alcuni ministeri. Per il 2003 restano confermati, per il momento tagli per 50 miliardi. Contemporaneamente, l'applicazione della «tassa ecologica» che vuole ridurre il carico dei contributi sociali grazie all'aumento delle tasse sull'energia comporterà un aumento di benzina e diesel (circa 240 lire al litro in quattro fasi, a partire dal gennaio 2000 e fino al 2003) e dell'elettricità (40 lire il kw). li cancelliere Schroeder deve affrontare un duro scontro con i sindacati sul progetto di blocco per due anni delle pensioni Anche settori del suo partito, la Spd, sono favorevoli alla adozione di una linea più morbida

Persone citate: Hans Eichel, Klimmt, Lafontaine, Oskar Lafontaine, Peter Struck, Schroeder

Luoghi citati: Berlino, Europa, Francoforte, Germania, Italia, Svizzera