«Benvenuto a Berlino capitale» di Emanuele Novazio

«Benvenuto a Berlino capitale» Una semplice fetta di torta offerta dal sindaco celebra l'evento «Benvenuto a Berlino capitale» Festa per l'insediamento di Schroeder Emanuele Novazio corrispondente da BERLINO Se l'addio a Bonn, in luglio, era stato solennizzato con l'enfasi delle partenze desiderate o temute perchè definitive - una kermesse nei giardini della Cancelleria affacciata al Reno -, l'arrivo di Gerhard Schroeder a Berlino, ieri, è stato festeggiato con una torta di marzapane acquistata dal borgomastro Eborhard Diepgen in una rinomata pasticceria del Ku'damm, il «Caie Moehring». Un taglio a due davanti alla sede di lavoro provvisoria del governo (il palazzo del Consiglio di Stato nell'ora Ddr, dove per decenni regnò Honeckorj, la fotta più piccola perii Cancelliere attento alla forma ritrovata durante le vacanze a Positano: e quella che nessun politico in Germania osa chiamare «la Repubblica di Berlino» s'è avviata. Con una sobrietà di certo non casuale, con la preoccupazione di non far rumore. Con l'attenzione a non segnare la svolta e l'avvio di un'altra era nella vita politica tedesca di enfasi importune e imbarazzanti, per un Paese che più d'ogni altro in Europa ha conti aperti con la propria personalità, l'immagine, la storia. La festa vera sarà riservata al Parlamento, che il 7 di settembre solennizzerà al Reichstag completamente rinnovato i 50 anni di democrazia tedesca con una seduta straordinaria occupata per intero - un geniale paradosso dalla rievocazione della «Repubblica di Bonn» e delle sue virtù più celebrate, parsimonia geopolitica e frugalità d'immagine. Ringraziando il borgomastro per la torta, Schroeder ha limitato un cenno al «momento storico» del quale - per buona sorte elettorale - è stato ieri il protagonista. Dalla finestra del suo ufficio, poco dopo, il Cancelliere ha avuto la conferma di avere accompagnato la politica tedesca nel luogo dove tutto è avvenuto, in questo secolo. Il palazzo si affaccia su un vuoto, uno spiazzo mai più riempito dopo le distruzioni della guerra: nei suoi muri esterni è integrato il portone del Castello che fu dei Kurfuersten, i principi elettori, dei re prussiani e poi del Kaiser, danneggiato dalle bombe americane e fatto saltare in aria dal regime comunista. Da anni, il destino di questo vuoto è oggetto di una disputa che confronta l'Ovest tedesco all'Est, divisi per decenni da un Muro e da una linea di civiltà e culture che daile finestre del suo ufficio Gerhard Schroeder può intuire, ancora. A fianco della Cancelleria provvisoria - utilizzata sino alla fine del 2000 in attesa della sede definitiva di fronte al Reichstag - i luoghi del potere Ddr e del Terzo Reich. Poco lontano, quelli dell'ascesa imperiale e poi della caduta, della democrazia in crisi e del bara- tro nazista: l'Unterden Linden, la Porta di Brandeburgo, la l'otsdamerplatz per quarant'anni anni terra di nessuno, prima di una rinascita caotica non ancora completata ma già compendio della novità tedesca, luogo di meraviglie urbane, crocevia di emozioni europee e berlinesi. L'arrivo della politica e di Schroeder ha segnato un'altro addio: a «Berlino Ovest» intesa come legazione della «Repubblica di Bonn» e diventata un'etichetta del passato, adesso che la Cancelleria e i ministeri della Germania unita abitano l'Est (quello degli Esteri, inaugurato ieri da Joshka Fischer anch'egli appena rientrato dall'Italia, è nella vecchia sede della Banca centrale del Terzo Reich, occupata nel dopoguerra dal Comitato centrale del partito comunista). Proprio questa caotica sovrapposizione di confini è Berlino tornata capitale: una confusione irrisolta di Est e Ovest, faglie di storia, passato sepolto da un presente provvisorio. Ma nella Cancelleria temporanea affacciata ai margini di epoche tedesche, Gerhard Schroeder ha dovuto occuparsi, ieri, soprattutto delle tensioni traslocate insieme ai suoi compagni di partito e di governo. Se il borgomastro Diepgen gli ha offerto una torta al marzapane, il capofila della ribellione di' sinistra in seno all'Spd e successore di Lafontaine alla guida del governo nella Saar, Reinhard Klimmt, gli ha regalato una minaccia che è un avviso di tempesta, per il primo Cancelliere del dopoguerra a governare da Berlino: la Saar non voterà al Bundesart il pacchetto di risparmi messo a punto dal ministro delle Finanze Eichel, se Schroeder si ostinerà a congelare gli aumenti alle pensioni. Nel breve discorso d'inaugurazione, il Cancelliere non voleva soltanto sedare timori e nostalgie: a Berlino, ha garantito, «sarà come è stato a' Bonn». Stridente contrasto con l'enfasi che aveva sottolineato a luglio l'addio a Bonn Gli uffici che furono già di Honecker saranno utilizzati fino al 2000 in attesa della sede definitiva di fronte al Reichstag i BERLINO I NUÒVI LUOGHI DEL POTERE L © é. .o Porta di Lj Brandeburgo pTr'iffi Sprea UntèrdenUfidfh Alexander/ : Platz Palazzo della Repubblica 0 SEDE DELLA SPD © Potsdamer Platz Canale OPRESIDENZA DELLA REPUBBLICA ! Castello di Bellevue, antica residenza estiva \ del principe Ferdinando di Prussia. E' stato aggiunto un nuovo edificio amministrativo, desunato a lutti i collaboratori del presidente k© OREICHSTAG Il cuore del potere sotto tutti i regimi distrutto da un incendio' nel I933 OMINISTERO DELLE FINANZE Ex sede del ministero nazista deHAviazione, poi dei ministeri della DDR Casa Karì-Liebknecht Sede ' del Partito comunista tedesco, poi occupata dalla Gestapo nel 1933. Dopo la guerra, è passata al Partito comunista della DDR e a partire dal 1990 alla SPD (D CANCELLERIA (ft SEDE DELLA CDU (cristiano-democratici) SEDE DELLA SPD (sodal-democratici) k© OREICHSTAG Il cuore del potere sotto tutti i regimi distrutto da un incendio' nel I933 OMINISTERO DELLE FINANZE Ex sede del ministero nazista deHAviazione, poi dei ministeri della DDR OMINISTERO DEL LAVORO Ex sede del ministero della propaganda di Goebbels, quindi sede dell'ufficio stampa del governo della DDR ©MINISTERO DEGÙ ESTERI Ex Banca dei Reich, poi comitato centrale del partito comunista della DDR OCANCELLERIA (sede pròw.) Sede del Consiglio di Stato della DDR, costruita nel I9M OBUNDESRAT Ministero dell'Aviazione sotto i nazisti e Casa dei Ministeri sotto la DDR OSEDE DEI VERDI Ex immobile di abitazioni private OSEDE DEI LIBERALI Ex ospedale, sotto i nazisti la sede di un'organizzazione di agricoltori, e sotto la DDR di una casa editrice L'arrivo di Gerhard Schroeder a Berlino, ieri, è stato festeggiato con una torta di marzapane acquistata dal borgomastro Eberhard Diepgen in una rinomata pasticceria del Ku'damm, il «Cafe Moehring»