Sicurezza con altimetro e variometro

Sicurezza con altimetro e variometro NUOVI GADGET PICCOLI E PRECISI Sicurezza con altimetro e variometro In volo con strumenti di derivazione aeronautica NEL pur giovane mondo del volo libero senza motore, oltre alla sofisticazione introdotta nella progettazione e costruzione di deltaplani e parapendio, si è sviluppata anche una notevole tecnologia per dotare i piloti di strumenti di volo studiati per sfruttare al meglio le sempre più elevate prestazioni che questi mezzi possono offrire. Per anni (così come avvenne agli albori dell'aviazione) lo strumento principe è stato, oltre all'occhio umano, il ... fondoschiena:' le variazioni di quota venivano percepite visivamente, oppure come accelerazioni verticali, positive o negative. Questi semplici sistemi hanno però presto mostrato i loro limiti: la visibilità non sempre è perfetta, e il sistema dell'orecchio interno, che fornisce la capacità di percepire le accelerazioni, presenta l'inconveniente di non dare alcuna informazione quando la situazione è stabile. Se il pilota si trova a salire (o scendere) con una velocità costante avrà l'impressione di non subire alcuna variazione di quota, e se i riferimenti geografici (montagne, costoni) non fossero vicini non potrebbe neppure percepire ia variazione visivamente. Per questi motivi sono stati adottati anche nel volo libero i principali strumenti di volo aeronautico: altimetro e variometro. L'altimetro, come dice il nome, indica la quota alla quale ci si trova, riferita al liveUo del mare, oppure ad un altro punto adottato come riferimento. Il variometro, invece, fornisce l'importantissima indicazione della velocità verticale a cui ci si muove. Per un mezzo privo di motore, questa informazione è di fondamentale importanza: allontanarsi rapidamente da zone in cui l'aria (fredda) scende rispetto a quella circostante, o rimanere il più possibile in quelle dove invece è calda e sale (le "termiche") sono tecniche chiave per realizzare voli di grande distanza e durata. I primi strumenti erano di netta derivazione aeronautica e dal funzionamento meccanico con ingombri e pesi spesso proibitivi. Con l'avvento di appositi sensori allo stato solido della dimensione di una moneta, è stato possibile realizzare strumenti molto precisi, piccoli e leggeri, al punto tale che ormai qualsiasi "volatore libero" non può farne a meno. Unendo un'indicazione acusti- ca a quella variometrica, modulata in funzione della velocità verticale, permettono al pilota di sfruttare le zone di massima ascendenza senza dover guardare il display. Gli strumenti odierni integrano in un singolo contenitore variometro ed altimetro (si chiamano infatti "altivario"), con schermi LCD a basso consumo ed elevato contrasto. In genere sono dotati di due altimetri, uno tarato rispetto al livello marino, l'altro ad un riferimento locale. La campionatura di lettura del variometro può essere selezionata sia al valore istantaneo quanto ad una media su diversi secondi, in modo da poter verificare il tasso medio di salita ed evitare di tentare di rimanere all'interno di termiche troppo deboli per poter essere utili. Anche per quanto riguarda la navigazione il progresso è stato importantissimo: a parte le bussole, che spesso hanno dimensioni e pesi accettabili per l'impiego aereo, la grossa novità introdotta in questi ultimi anni è stato il GPS (Global Positioning System), sistema che, basandosi sui segnali emessi da una costellazione di satelliti di proprietà del Ministero della Difesa statunitense, è in grado di fornire costantemente la posizione geografica sul globo terrestre. Interpolando letture consecutive ò possibile scoprire la velocità vera rispetto al terreno, tenendo conto del vento relativo eventualmente presente. Conoscendo la posizione dei luoghi da raggiungere è possibile farsi indicare la rotta per raggiungerli (non dimentichiamo che il record mondiale di distanza in parapendio è di oltre 330 Km, mentre quello di deltaplano è di circa 500km), anche se non si conosce nulla dell'orografia della zona sorvolata. Integrando i dati del GPS con quelli di altimetro e variometro ò poi possibile prevedere se con una certa quota sarà possibile oltrepassare in sicurezza punti critici (creste, vette, ecc.), in modo da sapere se è il caso di rimanere ancora in una zona di termica e guadagnare ancora quota prima di partire per una lunga transizione rettilinea verso la successiva zona di ascendenza. Tale informazione è preziosissima, poiché essendo le ascendenze generate dal riscaldamento solare, è necessario sfruttare al massimo le ore di irraggiamento e perdere meno tempo possibile. Con il progredire delle prestazioni dei mezzi, unite a tecnologie che possano dare al pilota informazioni sempre più dettagliale e precise, le possibilità offerte da questi mezzi aerei si amplieranno ulteriormente raggiungendo limiti oggi difficilmente immaginabili. Per saperne di più: Sito Internet: http://www.fivl.it/. [m.bel] A sinistra due modelli di attivarlo: uno svizzero e l'altro tedesco. Costo circa un milione e mezzo. A fianco un altivano più GPS assemblati (il GPS costa sulle 600 mila lire) A sinistra due modelli di attivarlo: uno svizzero e l'altro tedesco. Costo circa un milione e mezzo. A fianco un altivano più GPS assemblati (il GPS costa sulle 600 mila lire) L'«altivario»indica la velocità verticale, un dato utile in casi di scarsa visibilità

Persone citate: Sito Internet