La Stampa - Consultazione Archivio

MASCHI MA PER AMORE MASCHI MA PER AMORE Massimo Gramellini SEMPRE più machi e sempre meno maschi. Succede spesso, alle civiltà in declino, di esaurirsi riproducendo la caricatura di se stesse. Che la civiltà del maschio fosse in declino lo sapevamo da un pezzo, ma certi fatti - certe facce - di questi giorni ci aiutano a ricordarlo. Prendete il generale del para morto a Pisa. Prima di essere rimosso, ha rivendicato con orgoglio che nella sua caserma si forgiano «soldati, non seminaristi» (e l'Osservatore Romano giustamente si è incavolato). Poi è partito in quarta contro gli «effeminati». Già, perché nella logica dei rambo di pastafrolla la mascolinità si esprime nel saltare da un acreo col paracadute, lanciare urla belluine o resistere in silenzio a qualche sordida prova di «nonnismo». Chi possiede una personalità un po' meno elementare è un effeminato, un diverso, meglio ancora un «frocio», come gridavano i militanti di An che a Torre del Lago se la sono presa con gli ospiti in gran parte eterosessuali di una festa gay. La confusione è evidente: molti uomini in crisi di identità pensano che la M di Maschio stia per Muscoli. Invece significa Maturità: e cioè autocontrollo, rispetto degli altri, capacità di scelte responsabili che sappiano sfidare la logica da pecoroni del proprio gruppo di appartenenza. E' questo il tipo di uomo che le donne vorrebbero accanto e che non trovano più. Ma nell'autocompiacimento dei «nuovi machi» c'è anche dell'altro. C'è il bisogno di emozioni estreme per dare un senso a una vita che non conosce più la passione. Lo stesso bisogno - sostituire i sentimenti con l'adrenalina - che porta molti di loro a praticare sport sempre più assurdi e a guardare film sempre più cupi, pieni di sesso senza amore e di sangue senza motivo. A giorni comincia una delle stagioni cinematografiche più assurdamente violente della storia: persino «Star Wars» ha perso la poesia e l'ironia dei precedenti episodi. Un appello a tutti gli «effeminati»: lasciate pure che al cinema ci vadano i «machi». Voi restate a casa, a fare l'amore.