«L'addio a Ketha sarà una festa»

«L'addio a Ketha sarà una festa» Eseguita l'autopsia sulla bambina uccisa dalla leucemia a Brescia, i risultati nelle prossime settimane «L'addio a Ketha sarà una festa» Il padre: con i funerali finirà lo sfregio su nostra figlia HHtSCIA «Finalmente ora e finita por davvero. Paradossalmente per noi il funerale sarà una festa». Gualtiero Berardi è sollevato dopo la conclusione dell'autopsia sul corpo della figlia Kclha, 11 anni, morta lunedi scorso all'ospedale civile di Brescia stroncata dalla leucemia, che i genitori avevano pensato di curare con il metodo del professor Di Bolla. Fatta l'autopsia, i cui risultati si conosceranno nelle prossimo settimane, oggi pomeriggio si svolgeranno i funerali. La salma di Ketha lascerà l'obitorio del nosocomio bresciano allo 15 polla parrocchia di Boldeniga di Dello e verrà tumulata nel cimitero di Quinzanello, a duecento metri dalla scuola frequentata fino a giugno da Ketha. Gualtiero Berardi ringrazia pubblicamente Silvio Buonfigli, il magistrato che conduce l'inchiesta sulla morto della bambi¬ na: «Non ha avuto problemi noi concedere a un patologo, amico della mia famiglia da tempo, di assistere all'autopsia, anche se non mi era concesso dalla logge. Per questo il dottor Buonfigli avrà la mia riconoscenza». I medici incaricati dell'autopsia accanto al corpo di Ketha hanno trovato un foglietto, scritto dai genitori della piccola: «Ti tagliassero a pezzetti, il vento ti raccoglierebbe». E' il ritornello di una canzone di Fabrizio De André: «Un messaggio per dire che si poteva risparmiare quest'ultimo sfregio al corpo di Ketha», dice ancora Gualtiero Berardi, che spera che l'esame necroscopico sul corpo di sua figlia faccia piena luce fino in fondo. II padre di Ketha respinge invece l'accusa di avere seguito la terapia Di Bella in modo discontinuo, come dotto dal medico che aveva in cura la bambina, Aldo Reggio. «Con Reggio - sostiene Berardi - abbiamo sempre avuto un rapporto leale e continuo. Capisco le sue paure: io per le mie ho perduto una figlia». Ieri pomeriggio, in una conferenza stampa, l'Associazione bambino emopatico di Brescia ha chiesto se a Ketha siano state assicurate «nutrizione adeguata, valori accettabili di globuli rossi e piastrine con trasfusioni» e «una difesa dalle infezioni» a cui i bambini sono particolarmente esposti durante la malattia. L'Associazione ha sottolireato come tra i 200 bambini di cui si è occupata non si sia mai visto «un decorso così celere e grave della leucemia. E quella che ha colpito Ketha era tra le più curabili dalla chemioterapia». Dopo la morte di Ketha, Dario Fo accusa i dottori «intoccabili», «lugubri luminari» che, «senza pietà» cercano di impedire la sepoltura di Ketha. Risponde il presidente della Federazione degli Ordini dei medici, Aldo Pagni: «Non comprendo e trovo del tutto ingiustificato il livore di Fo nei confronti dei medici. Sarebbe opportuno un tono più temperato». [v.cl Accanto alla piccola i versi di una canzone di De André: «Ti tagliassero a pezzetti il vento ti raccoglierebbe» La piccola Ketha

Luoghi citati: Brescia, Dello