« Strade in cattivo stato? Pochi soldi

« Strade in cattivo stato? Pochi soldi Il direttore dei lavori: possiamo spendere solo mille miliardi l'anno, non chiedeteci miracoli « Strade in cattivo stato? Pochi soldi L'Anas: ci danno 50 volte in meno di quel che ci serve ROMA «Non chiedeteci miracoli, noi spendiamo mille miliardi all'anno ma C6 ini vorrebbero cinquanta volte di più». Vigilia tii primo controesodo: già previsto il caos ma per le sii adi.- statali e quelle urbane dove, secondo dati Istat, avvengono l'80 per conto degli incidenti mortali - non si può (are nulla di più. Lo dico il direttore dei lavori Anas, l'ingegner Mario Costantini: «Occorronomaggiori finanziamenti, abbiamo le mani legate e ora saremo ridimensionati ancora di più». Mancanza di fondi quindi e lutto por un caso di «palude amministrativa» che rischia di pesare sul rientro degli italiani dalle vacanze. «Il problema - afferma Mauro Fabris, sottosegretario dei Lavori Pubblici, - è che per il decreto Hassanini (Mitro il 31 luglio doveva esserci il trasferimento alle Regioni di parte della rete stradale conirollata dall'Anas. Ma la partita non è stata ancora chiusa. Perciò il piano decennale di finanziamento all'Anas, che ò scaduto quest'anno, non ò stato ancora rifatto». Il rinvio della soluzione ad ottobre: nella conferenza Stato-Regioni che si è tenuta a giugno il ministro Enrico Micheli aveva chiesto che su 42 mila chilometri di strade la gestione di 15 mila ovvero le arterie principali che portano alle grandi città, ai confini, agli aeroporti - rimanesse al Ministero. Proposta bocciata dalle Regioni: alcune - come Lombardia, Toscana e Veneto - vogliono allargare la rete di competenza, altre soprattutto quelle del sud - per problemi organizzativi e per paura di introdurre nuove tassi? intendono «restituire» le strade che hanno in dotazione. «Quando c'è da affrontare l'emergenza viabilità lamentu Fabris - si cerca solo di litigare», Ed ecco altri allarmi lanciati dal sottosegretario: «ci sono progetti finanziati, come quello della Pedemontana lombarda, chi! lardano a decollare per la resistenza delle amministrazioni locali. Poi alcune leggi assurde, come quella delì'85 che impedisce la costruzione di nuove autostrade. Infine i comuni: molte città non hanno fallo il piano urbanistico per il traffico. Poi ci si chiede perché avvengono gli incidenti». Dunque al momento niente soldi por i lavori di manutenzione e slato confusionale nella gestione delle strade. Meno male che con la prossima Finanziaria arriveranno mille miliardi e altri novecento saranno prelevati dall'aumento sulla percentuale delle multe contoslate. Il ministero dei Lavori Pubblici già sia predisponendogli interventi d'emergenza. I cosiddetti «punti neri» elencati dall'Anas so¬ no la «Transpolesana veneta», la «Pontina» nel Lazio o la statale .Ionica in Calabria. Ma alla base delle stragi estivo la causa principale (por il 70 por cento) ò dovuta al comportamento degli automobilisti. Ed ò por questo che la Polizia stradalo chiodo alcune modifiche del codici; della strada. «Bisognerebbe - affermano alla sala operativa del Viminale poter contostare più volte non il superamento del limite ma la velocità pericolosa degli utenti, soprat¬ tutto nello città. Puntare sugli autovolox non serve a nulla. Inoltre andrebbe cambiato l'articolo 186 del codice. Noi possiamo fare controlli sui guidatori in stato di ebbrezza solo dopo un incidente o por un 'fondato sospetto'. Ma così gli automobilisti sono troppo protetti, Eppoi ci dicono che in Francia fanno duo milioni di accertamenti e noi solo 30 mila!». Le forzo dell'ordine, dunque, chiedono di essere interpellati per evitare i continui bollettini di guerra. Altra proposta viene dall'Arma dei carabinieri: «Occorrerebbero - dice il colonnello Mazuca del reparto operativo - corsi anche per i pedoni e il frazionamento dei lunghi e più pericolosi rettilinei». Diversa invece la posizione degli autotrasportatori. Per Paolo Ugge, segretario dell'Unifai, «bisogna ricorrere al principio della mobilità del traffico: non divieti, semafori, incroci inutili e strettoie ma più rotonde, strade larghe e sottopassaggi e inoltre accentramento delle deci¬ sioni». L'Aci, infine, punta il dito sui controlli «urbani»: «Che titolo ha la polizia municipale di far rispettare le norme quando gli stessi agenti non mettono la cintura di sicurezza?». «Le vittime denuncia il presidente dell'associazione Rosario Alessi - sono i pedoni. E' necessario, nei punti nevralgici delle città, eliminare le automobili in sosta che oscurano il passaggio. Occorre comunque far qualcosa e subito, si sta solo perdendo tempo». [gio. lam.) Il sottosegretario Fabris: La polizia: «La colpa più «Sull'emergenza viabilità grande negli incidenti Comuni, Regioni e Province ce l'hanno i conducenti sanno soltanto litigare» Troppo indisciplinati» /.. .; 29 20 L'incidente stradale tra Fossano e Savighano, nel Cuneese, dove hanno perso la vita quattro giovanissimi

Persone citate: Enrico Micheli, Fabris, Mario Costantini, Mauro Fabris, Mitro, Paolo Ugge, Rosario Alessi

Luoghi citati: Calabria, Fossano, Francia, Lazio, Lombardia, Roma, Toscana, Veneto