C'è una pista nel giallo del parà Ucciso dalla «prova del coraggio»

C'è una pista nel giallo del parà Ucciso dalla «prova del coraggio» E' caduto dalla torre che era stato costretto a scalare con i piedi legati C'è una pista nel giallo del parà Ucciso dalla «prova del coraggio» PISA. C'è qualcuno che molto probabilmente conosce il mistero della morte di Emanuele Scieri, il paracadutista di 26 anni trovato cadavere sotto una torre di servizio nella sua caserma: è una delle nove reclute che hanno accompagnato Emanuele la sera di venerdì fin sotto la torre per fumarsi l'ultima sigaretta e che sostiene eli averlo lasciato lì da solo perché il ragazzo si attardò a fare una telefonata. La chiave dell'episodio sarebbe comunque il nonnismo: in nessun altro modo si spiega come un ragazzo sia vittima di una caduta, agonizzi per ore e rimanga a putrefarsi per due giorni e mezzo. Scieri si sarebbe arrampicato, forse con gli anfibi legati, lungo la ghiera di protezione alla scaletta della torre come «prova di coraggio». Nel sopralluogo di ieri hanno trovato il segno di una pedata contro il muro (e c'era calce sotto la suola di una scarpa). Ma quanti commilitoni fossero con lui è un mistero. Francesco Grignefli A PAG 5

Persone citate: Emanuele Scieri, Scieri

Luoghi citati: Pisa