Turchia, allarme per le epidemie

Turchia, allarme per le epidemie La terra trema di nuovo. Il premier: con i cadaveri abbandonati in strada rischiamo disastri Turchia, allarme per le epidemie Ordine a milioni di persone: dormite all'aperto ANKARA. Il terremoto ha ucciso 6966 persone: questa è l'atroce conta dei morti recuperati dalle macerie. Ma più di diecimila sono ancora i dispersi. E continuano le scosse di assestamento, che sono già quattrocento da lunedì. Ieri una ha raggiunto i 4,6 gradi della scala Richter: una «strana attività», secondo il direttore dell'Osservatorio sismologico di Istanbul. «Non sono tranquillo, è meglio essere prudenti», ha detto. Così milioni di turchi hanno passato la notte fuori casa, sui cumuli di macerie. Non ci sono tendopoli per accoglierli, l'unica è a trecento chilometri da Istanbul, era stata allestita per i profughi del Kosovo. I soccorritori turchi al lavoro sono 7900, aiutati da un migliaio di uomini giunti da 19 Paesi diversi, ma ci sono ritardi e c'è poco coordinamento che alimentano le polemiche. E c'è l'allarme epidemie, per i cadaveri rimasti insepolti in attesa del riconoscimento. Il premier ha dato l'ordine di seppellirli e ha inviato un gruppo di medici per vaccinare le popolazioni. SERVIZI ALLE PAGINE 6 E 7 III Una moschea, un palazzo e intorno macerie: è un'immagine di Golcuk, epicentro del terremoto

Persone citate: Richter

Luoghi citati: Ankara, Istanbul, Kosovo, Turchia