«Forti nella diversità» di Guido Tiberga

«Forti nella diversità» Il Presidente in vacanza in Alto Adige: «Ci sono venuto volentieri, anche per sottolineare l'unità del Paese» «Forti nella diversità» Ciampi: questa la virtù dell'Italia Guido Tiberga invialo a SIUS1 (Bolzano) «Amore, non puoi dire di no». «Va bene, però il prossimo lo firmi tu...». I bambini in vacanza sulle Dolomiti vogliono l'autografo del Presidente, si avvicinano per farsi fotografare, lo salutano da lontano: «Ciao, Ciampi». Il Capo dello Stato, calzoni blu e maglioncino azzurro, sorride e acconsente. E quando proprio non ne può più è la moglie a dire l'ultima parola, prima di prenderselo sottobraccio e continuare il passeggio. Franca Pilla, la first lady, è allegra e si vede: «Voglio andare a piedi e voglio andare in chiesa», dice con un tono fintamente burbero appena arrivata nel piccolo centro di Siusi: «Sto già cominciando a brontolare - si rimprovera -. D'altra parte la missione di noi donne è questa...». Questa volta è Ciampi a metterle una mano intorno alle spalle. Un gesto che il Presidente ripeterà più tardi, d'istinto, con una giovane turista che lo avvicina sulla piazza di Castelrotto. Un abbraccio paterno che non sfugge alla moglie: «Gelosa io? Certo che sono gelosa di mio marito. Lo sono da cinquant'anni. Da cinquantatré, per essere precisi...». La vacanza della famiglia Ciampi in Alto Adige comincia nella tarda mattinata, con un'ora buona di anticipo sulla tabella di marcia. Il Presidente e la moglie scendono con un elicottero militare su un prato poco lontano da Villa Ausserer, la casa degli alpini affacciata sui boschi e sulla piccola cascata del rio Freddo che li ospiterà per i prossimi dieci giorni. Ciampi butta gli occhi in alto, verso la cima Santner, la montagna sempre avvolta dalle nuvole che da queste parti chiamano «la roccia delle streghe». Tra il prato che serve da eliporto e la villa ci sono trecento metri e trecento persone. Strette di mano, applausi, fotografie: un anticipo di quello che sarà il menù della giornata. Ciampi entra in casa per cambiarsi. Mezz'ora dopo, maglione e giacca a vento, si affac¬ eia a uno dei balconi. La moglie gli mostra i gerani, i cronisti lo chiamano. E lui scende, con il millesimo sorriso della giornata; «E la prima volta che vengo qui da Presidente - dice -. Lo faccio volentieri, anche per sottolineare una volta di più l'unità di questo Paese. La forza dell'Italia sta nelle sue diversità: me ne sto rendendo conto in questo periodo di vacanza, passando dalla Sardegna all'Alto Adige. L'Italia ha la straordinaria capacità di gestire le sue diversità, facendole convergere nell'unità del Paese». Un'unità, spiega, che oggi va proiettata nella diversità del contesto europeo. «Io sottolineo sempre l'esistenza di tre livelli - continua Ciampi - autonomie, Stati nazionali ed Europa. Insieme, possono arricchire la nostra civiltà». La passeggiata di Ciampi scorre via tra saluti e battimani, con una lunga sosta al «Cavallino d'oro», storico locale di Castelrotto, con il proprietario che si dilunga a illustrare i segreti dello strudel. In italiano, anche se qui nove abitanti su dieci si esprimono in tedesco, una lingua che Ciampi conosce bene. «Non sapevo che il Presidente avesse studiato in Germania - dice uno dei camerieri -. Anche se avrei dovuto capirlo da come ha pronunciato il nome originale del locale: "Goldenes Roessl". Un accento perfetto...». In italiano, Carlo Azeglio Ciampi ha parlato anche in serata, nel suo primo impegno «quasi» ufficiale: la cena con il commissario di governo Carla Scoz, il presidente della giunta Hermann Thaler e il presidente provinciale Luis Durnwalder, lo stesso che un paio di settimane fa gli aveva chiesto la grazia per Carola Unterkircher, la «Baraldini d'Austria» come la definiscono qui, in carcere a Opera per gli attentati sudtirolesi degli Anni Ottanta. Di politica, il Presidente non vuole parlare. «Sono qui per ricaricarmi e prendere energie», spiega. Nessun commento anche sulla presa di posizione dei consiglieri provinciali di An, che martedì avevano chiesto un suo intervento sulla «crisi del gruppo italiano» in Alto Adige. 1 cronisti locali gli dicono che molti attendono da lui un verdetto sull'autonomia, ma la risposta è secca: «Io non dò verdetti - taglia corto Ciampi -. Quelli spettano al Parlamento». Questa sera il Capo dello Stato è atteso a Bolzano, per il concerto dell'Orchestra Giovanile Gustav Mahler diretta da Claudio Abbado. Il programma successivo della vacanza verrà deciso giorno per giorno: probabili un incontro con il vescovo Wilheira Egger e una visita alla mummia del Similaun. Mercoledì prossimo l'unico impegno ufficiale: l'esecitazione degli Alpini al passo Falzarego. Lì Carlo Azeglio Ciampi non parlerà da turista, ma da Presidente. Il Capo dello Stato «Sull'autonomia non do verdetti, quelli spettano al Parlamento. E non parlo di politica, sono venuto qui per ricaricarmi» ciarlo Azeglio Ciampi con la moglie Franca accolti dai turisti all'arrivo a Siusì A sinistra: villa Ausserer (edificata alla fine del secolo scorso) che ospita il Presidente