La prima intervista della candidata Sonia

La prima intervista della candidata Sonia La vedova Gandhi si presenta al Sud La prima intervista della candidata Sonia «Appartengo a una famiglia i cui membri hanno vissuto e sono morti per il Paese» NEW DELHI Sonia Gandhi si candida al Parlamento nel collegio ritenuto più sicuro per il suo Partito del Congresso, quello di Bellary, nello Stato meridionale di Karnataka, a 1 500 chilometri a Sud della capitale New Delhi. È una roccaforte del Congresso, che fin dalle prime legislative del '52 vi ha sempre conquistato il seggio. La cinquantunenne vedova, italiana di nascita, del premier Rajiv Gandhi assassinato da separatisti tamil nel '91, ha dunque preferito non presentarsi nello stesso collegio del marito, a Amethi, nello Stato settentrionale dell'Uttar Pradesh, come avevano indicato fonti del partito. Si è invece recata personalmente, in elicottero, a Bellary e ha presentato la documentazione per la candidatura. A Amethi, nelle politiche del '98, il partito nazionalista indù Bharatiya Janata aveva stravinto, e il candidato del Congresso, indicato direttamente da Sonia Gandhi, era stato battuto. I sondaggi, comunque, non danno indicazioni favorevoli sulle prospettive di leadership nazionale di Sonia Gandhi. Secondo una rilevazione della rivista India Today, su un campione di Sonia Gandhi 20.640 elettori, il 50 per cento sceglierebbero come primo ministro l'uscente Atal Bihari Vajpayee, del Bharatiya Janata, e solo il 26 per cento opterebbe per la vedova di Rajiv Gandhi. Ciò nonostante, Sonia Gandhi si è detta «assolutamente» ottimista sull'esito della sua prima campagna elettorale. «Sono in politica adesso, e resterò in politica», ha affermato nella sua prima vera intervista, rilasciata dopo anni di silenzio alla tv privata Star Plus. La Gandhi ha aggiunto di essere entrata in politica per dovere verso la famiglia dei NehruGandhi, quella cui apparteneva suo marito Rajiv Gandhi, assassinato nel 1991 da terroristi delle «tigri tamil». Ha spiegato: «Ho preso questa decisione perchè ho vissuto in una famiglia i cui membri hanno vissuto e sono morti per il partito del Congresso, per il Paese, e ho sentito che il mio dovere verso la famiglia era di dare una mano...». Sonia Gandhi è entrata in politica all'inizio del 1998 quando ha accettato di guidare il Congresso - che era sull'orlo della disgregazione a causa di feroci lotte intestine - nella campagna elettorale. Successivamente è diventata presidente del partito.

Luoghi citati: Amethi, India