Via le barche agli spericolati del mare

Via le barche agli spericolati del mare Via le barche agli spericolati del mare Le Capitanerìe: i sequestri sono la nostra arma ROMA «Sequestri senza pietà», è la parola d'ordine del comando generale delle Capitanerie di porto contro gli spericolati del mare. «Tentiamo almeno di rovinare le vacanze a qualcuno per assicurare un'estate tranquilla a tutti gli altri», dice il contrammiraglio Ferdinando Lolli, che dirige la centrale operativa delle Capitanerie di porto. Lolli ha incontrato il ministro dell'Interno, Rosa Russo .Jervolino, in occasione della tradizionale «passeggiata» di Ferragosto nelle centrali operative delle forze dell'ordine. L'ufficiale ha riferito che sequestrare un'imbarcazione oggi significa impedirle di tornare in mare entro l'estate perche per il dissequestro passa almeno un mese e mezzo. La strada dei limiti di velocità è, secondo il comandante generale delle Capitanerie di porto, ammiraglio Renato Ferraro, «poco percorribile» e «difficile da applicare». «11 numero degli incidenti in mare - ha proseguito Ferraro - malgrado qualche caso drammatico è molto conte- nuto proprio per la presenza delle forze di polizia e nostre». Sugli «interventi severi» si è detta d'accordo anche il ministro Russo Jervolino: «Io non sono mai per le misure drastiche, ma il sequestro del mezzo di fronte a fatti gravissimi come quello di Stimino (un morto e un ragazzo con la gamba amputata, ndr), oltre a essere una risposta immediata al singolo caso, ha forza dissuasiva ed è un invito alla prudenza nei confronti degli altri». Secondo il ministro, la miglior risposta contro le tragedie in mare è anche «la presenza degli uomini delle Capitanerie». Nel solo giorno di Ferragosto la guardia costiera ha schierato lungo le coste italiane 1771 uomini, 219 mezzi navali, 266 mezzi terrestri, 6 elicotteri e 5 aerei. L'impegno si inserisce nel piano «mare d'amare», l'operazione sicurezza avviata dal comando generale delle Capitanerie di porto l'8 agosto e che si concluderà il 22. Nei primi sei giorni di attività gli illeciti accertati sono stati 2230 e i sequestri 371 (la metà ha riguardato imbarcazioni). Anche la giornata di ieri è stata impegnativa per i mezzi di soccorso. Nove persone sono state salvate al largo di Nettuno dagli uomini della Capitaneria di porto di Anzio. Un'intera famiglia di Nemi (Roma), con tre uomini, due donne e quattro bambini, ha dovuto interrompere la gita all'isola di Ponza e lanciare l'allarme via radio. L'imbarcazione a motore, 12 metri di lunghezza, imbarcava acqua all'altezza dei tubi di scarico e rischiava di andare a fondo. Nel Salento, a l'orto Cesareo, un sub di 48 anni è stato travoko da un imbarcazione a motore di 6 metri. L'uomo ha riportato ferite a un gluteo e a un braccio ed e stato soccorso sulla stessa imbarcazione che lo aveva travolto, poi sequestrata. Sono invece dovuti intervenire i mezzi delle capitanerie di Bari e Monopoli per trarre in salvo un velista in località Pietra Kgea. L'uomo, salpato da S. Vito di Polignano a Mare con un catamarano, a causa del forte vento, aveva perso l'albero ed era finito alla deriva al largo. 11 giorno di Ferragosto, cinque persone, tra cui una bambina, sono finite in mare al largo di Roseto (Teramo) dopo che il loro motoscafo si era rovesciato. Devono la vita all'intervento immediato di una motovedetta dei carabinieri. L'imbarcazione, violando un'ordinanza della Capitaneria di porto, si e inserita tra due pescherecci che partecipavano alla processione in mare in onore della Madonna. Il rovesciamento del motoscafo è stato causato dalle onde lunghe lasciate dal passaggio dei pescherecci. [s. man.) In sei giorni ritirati quasi duecento mezzi Ancora incidenti: sub travolto e 14 salvataggi EP Una motovedetta della Capitaneria controlla un natante a Livorno

Persone citate: Cesareo, Ferdinando Lolli, Ferraro, Jervolino, Lolli, Monopoli, Renato Ferraro, Rosa Russo, Russo Jervolino

Luoghi citati: Anzio, Bari, Livorno, Nemi, Polignano A Mare, Ponza, Roma, Salento, Teramo