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Una vernaccia di Oristano che fa parlare .IN CANTINA Paolo Massoni io Una vernaccia di Oristano che fa parlare ALLA sera, in Sardegna, si beve Mirto o «Filu ferru». Non c'è alternativa. Poi, prima della partenza, alzi la mano chi non ne acquista una bottiglia, che rimarrà in casa, intonsa, quasi come un souvenir. Certi prodotti entrano quasi in simbiosi con l'ambiente. Come la Vernaccia di Oristano, grande vino da aperitivo, eccellente «da conversazione». Nel panorama enologico è un'eccezione. Se infatti l'ossidazione è un difetto per il 99% dei vini, nella Vernaccia diventa un pregio. Prodotta con metodi antichi, la Vernaccia di un tempo riposava in botti aperte. Oggi viene messa in botti di medie dimensioni scolme del 20%, per favorire un lievito che si sviluppa come una pelliccia protettiva. A Cabras, presso le rovine di Tharros, c'è l'azienda di Attilio Contini, fondata nel 1898 dal capostipite Salvatore, ora guidata dai nipoti Antonio e Paoletto. Producono 500 mila bottiglie l'anno, con la Vernaccia in testa (in riserve di non meno di dieci anni di invecchiamento), spettacolari per il profumo di mandorla e nocciola tostata e per il velluto e la buona persistenza aromatica in bocca. Secca, calda, vera figlia di questa terra, la Vernaccia si sublima anche col pesce al tegame e la bottarga di muggine. Dal 1980, i Contici hanno iniziato a produrre anche la Nieddera (rosso), il Vermentino, il Cannonau e la vernaccia vinificata in assemblaggio con altre uve. Da provare il Pontis, un Moscato originario della Gallura. Ma il vero fiore all'occhiello della famiglia rimane 1'((Antico Gregori», una cuvée di vernacce che comprendono botticelle di fine Ottocento, fino a quelle datate 1971 (grandissima annata). Un'età media, insomma, di 50 anni, E chi li fa più dei vini cosi? liil v CONTINI Cabras(Or) tel. 0783/290.806 Una bottiglia di Vernaccia: 12 mila lire.