Azionisti stabili per Autostrade

Azionisti stabili per Autostrade «Per la privatizzazione si è scelto un modello che rispetta sia gli interessi degli utenti sia quelli dello Stato» Azionisti stabili per Autostrade Valori: servono soci disposti ad investire BOLOGNA Una privatizzazione che fa onore allo Stato, e che ricalca il modello adeguato alla realtà italiana: nocciolo duro, patto di sindacato, rispetto degli interessi degli utenti e dello Stato: in questo modo Giancarlo Elia Valori, presidente della società Autostrade, ha definito il processo di privatizzazione della società dell'ir! che, dopo l'ultimo via libera della Corte dei conti, non ha più ostacoli alla sua realizzazione. Inevitabile un accenno alla Telecom, che ad un solo anno dalla costituzione del nocciolo duro è passata in altre mani «per questa ragione - ha detto Valori - nelle norme del Tesoro si parla di patto di stabilità, cioè patto di sindacato e quindi di patto di investimento. Non è solo un regolamento ma è anche la decisione dello due commissioni parlamentari che hanno deli- neato i principi per attuare una privatizzazione solida, moderna e trasparente». Un riferimento a quanto detto dal direttore generale del Tesoro, Mario Draghi, in un articolo sul Corriere della Sera: «nel caso di autostrade - afferma Draghi - quella che viene messa ali asta non è la quota di controllo di diritto, ma il 30% del capitale ordinario: ciò significa che l'acquirente non rileva il controllo, che potrebbe essere sempre acquisito sul mercato lanciando un'Opa totalitaria, ma paga solo la comodità di comprare il 30% in un'unica operazione e, presumibilmente, di conseguire la maggioranza nella prima assemblea che si svolgerà dopo la privatizzazione». «Il Tesoro e Viri - ha proseguito il presidente di Autostrade - hanno fatto una scelta importante rispondendo alle esigenze del paese e selezionando i migliori investitori nazionali ed esteri, quelli che danno le mi¬ gliori garanzie», A proposito della lista dei candidati all'acquisizione del nocciolo duro del 30%, Valori ha commentato che l'interesse mostrato dal fior fiore del mondo economico per l'acquisizione del cosiddetto nocciolo duro è la migliore risposta a chi paventava il rischio di una difficile collocazione delle azioni a causa dell'alto prezzo raggiunto dal titolo in Borsa: «credo che il prezzo di Autostrade ora corrisponda al suo valore reale», ha affermato Valori, sottolineando la credibilità della società anche all'estero, tanto da suscitare l'interesse della Mac Ouario, la principale banca di affari australiana, nonché della Banque Lazard di Parigi. A proposito della cosiddetta cordata vincente, cioè quella guidata da Edizione Holding, del gruppo Benetton, e che comprende Acesa, Banca Cri., Ina e Unicredito, Valori ha detto di sperare che all'elenco dei parte¬ affronteremo un piano di sviluppo importante diversificando in settori ad alta tecnologia» Il presidente della Società , Autostrade. Giancarlo Elia Valori cipanti a questa cordata se ne aggiungano altri, «del resto il decreto è stato registrato dalla corte dei conti fino al 2038 e ci aspetta un piano di sviluppo importante». Due sono quindi i punti fondamentali per una buona privatizzazione di Autostrade: il patto di sindacato e la disponibilità degli azionisti del nocciolo duro a sostenere gli investimenti che la società affronterà nei prossimi anni, come holding diversificata in settori ad alta tecnologia. Alla telefonia, con il consorzio Blutei, ed all'ingresso in Acea Luce per la pubblica illuminazione, si aggiungono i programmi di telepass europeo, la costruzione di nuovi tratti autostradali e il progetto di «vigile elettronico» per il controllo dell'accesso ai centri storici di alcune grandi città italiane. «Siamo privati ha voluto sottolineare Valori ma gestiamo servizi pubblici». [r.e.8.]

Persone citate: Giancarlo Elia Valori, Mario Draghi, Valori

Luoghi citati: Bologna, Parigi