LOCHNESS A TANGENTOPOLI

LOCHNESS A TANGENTOPOLI LOCHNESS A TANGENTOPOLI Giovanni Maria Fltck PER riempire la lame di notizie sotto Ferragosto c'eravamo abituati ormai a quasi tutto: i boatos e le riflessioni dei politici sotto gli ombrelloni ; le cronache cultural-mondane delle notti brave sulla spiaggia. C'era d'avere quasi nostalgia del mostro di Loch Ness e delle sue apparizioni estive a Nord di Aberdeen: fino a quando è arrivata la notizia della morte di Mani pulite. Preparata da un crescendo di notizie, commenti, valutazioni e opinioni sui grandi temi della giustizia: l'effettività della pena, che non c'è; la durata dei processi, che è eccessiva; la tutela delle vittime, che è inesistente; le possibilità di interventi e soluzioni, che sono pochi e soprattutto contestati. Complice lo spazio tiranno, il tecnicismo degli argomenti, la necessità di distinguersi politicamente e di cercare dei responsabili piuttosto che delle soluzioni, ne è venuto fuori un quadro poco comprensibile per chi cerca di leggere faticosamente il giornale e di capire qualche cosa. Infine, non poteva mancare la connessione fra giustizia e Mani pulite, complici due notizie di segno opposto, che non c'entrano per nulla né fra di loro né con Mani pulite: la morte di uno dei primi personaggi condannali definitivamente in un processo promosso dal pool di Milano; la promozione a Procuratore del Tribunale Onu dell'Aia di Carla Del Ponte, bravo e prestigioso magistrato svizzero che aveva collaborato con il pool milanese. Certamente Mani pulite non ha funzionato così come ci si poteva aspettare nell'immaginario collet tivo. Altrettanto certamente, Mani pulite ha però prodotto degli effetti positivi, nella mentalità e nella cultura della legalità. Il disservizio della giustizia - non solo quella di Mani pulite: anche quella civile prima ancora di quella penale; anche quella quotidiana, prima ancora di quella delle grandi emergenze - non si risolve però con dibattiti-lampo sotto 1 ombrellone o con accorate commemorazioni alla memoria. Si risolve con un paziente lavoro di ricostruzione dell'efficienza del servizio-giustizia, che è appunto quanto si sta cercando di fare: sia attraverso una serie di riforme ora all'esame del Parlamento; sia cercando di evitare che l'eccesso di garanzie si traduca in una mancanza di sicurezza per la società.

Persone citate: Carla Del Ponte, Giovanni Maria Fltck

Luoghi citati: Aia, Milano