Giustizia, le battaglie d'agosto

Giustizia, le battaglie d'agosto Violante: braccialetti anti-fuga e pene certe. D'Ambrosio: Mani pulite finì già nel '94 Giustizia, le battaglie d'agosto In Sicilia la mafia arruola killer ragazzini ROMA. E' confronto serrato sulla giustizia. Il presidente della Camera, Luciano Violante, dice no all'ipotesi di rendere esecutiva la pena già dopo il giudizio di primo grado e distingue tra sentenze di condanna a pena pecuniaria e quelle che comportano il carcere «perché i soldi si possono restituire, la libertà no». Violante afferma che «occorre un controllo più serio sulle persone agli arresti domiciliari» e si dice d'accordo sul braccialetto anti-fuga. E Gerardo D'Ambrosio, da meno di un mese procuratore capo a Milano, in un'intervista a «La Stampa» esprime amarezza per la corruzione che esiste ancora, e per quei politici, imprenditori e burocrati sotto inchiesta, che a questo punto rischiano di avere la vita facile. Secondo D'Ambrosio Mani pulite è finita nel '94: «A questo punto non c'è più bisogno nemmeno del colpo di spugna...». Una notizia allarmante dal fronte della mafia. Il Procuratore Tinebra ha detto che Cosa Nostra, in crisi di «quadri», recluta adolescenti. Abbaia, Conti, Martina), Potetti e Rampino ALLE PAGINE 2 E 3

Persone citate: D'ambrosio, Gerardo D'ambrosio, Luciano Violante, Secondo D'ambrosio Mani, Tinebra

Luoghi citati: Milano, Roma, Sicilia