Un altro ex terrorista nella gang di via Imbonati

Un altro ex terrorista nella gang di via Imbonati Milano: nuovi arresti per l'assalto al portavalori, caccia a un bosniaco come fornitore di armi Un altro ex terrorista nella gang di via Imbonati Da Prima Linea alle rapine Fabio Paletti MILANO Rapinatori professionisti, ex terroristi di Prima Linea, gente ir grado di procurarsi armi da guerra direttamente dalla Bosnia. E' questo il quadro che emerge dagli ultimi risultati delle indagini sulla rapina di via Imbonati, il fallito assalto al furgone portavalori del 14 maggio scorso costato la vita ad un agente di polizia. A finire in carcere questa volta sono Fabio Canavesi, 39 anni di Bergamo, un passato in Prima Linea, e Nicola Petrillo, 39 anni, milanese, ima fedina penale lunga così. Oltre a loro, cinque ordini di custodia cautelare sono stati emessi per altre persone arrestate durante la prima fase dell'operazione, quella che lo scorso 26 luglio aveva portato a dodici fermi. Le accuse contestate sono di associazione a delinquere, detenzione e porto d'armi. Per i cinque già in carcere la nuova accusa riguarda invece un'altra rapina, compiuta il 20 giugno dell'anno scorso al centro commerciale Castorama di Coreico, nel corso della quale venne ferita una guardia giurata. ' «Ma le indagini non sono ancora finite», fanno sapere dalla Questura. E adesso puntano ai livelli occulti dell'organizzazione, quelli legati al traffico internazionale di armi. Quelli in grado di far arrivare direttamente dalla Bosnia in guerra, via mare sui gommoni o via terra da Trieste, le armi usate nelle numerose rapine compiute dal gruppo. Armi micidiali, dai fucili d'assalto Kalashnikov ai bazooka, dalla nitroglicerina ad altro esplosivo per forzare i furgoni portavalori. Si sa che nel mirino della polizia c'è un personaggio, il Bosniaco. Conoscono il suo nome, sanno i suoi precedenti e adesso lo stanno cercando in tutta Europa. L'uomo era forse addirittura presente durante l'assalto al furgone di via Imbonati. Sicuramente è l'anello di congiunzione tra questa organizzazione e un livello più alto, quello dei trafficanti d'armi di origine jugoslava che da sempre riforniscono la cri mi na li tà italiana più agguerrita. A fare il nome del Bosniaco è un'altra persona, arrestata nei giorni scorsi. Un pesce piccolo, uno che nel box di casa teneva parte delle armi della banda. Gli mo^nrenti non vogliono rivelare il suo nome, si sa solo che dopo l'arresto ha deciso di collaborare raccontando tutto quello che sapeva. Gli ultimi due arrestati invece, erano da tempo nel mirino. I loro nomi, «Fabio» e «Nicola», erano già emersi all'indomani della rapina di via Imbonati, quando seguendo un'altra indagine, alcuni dei rapinatori erano stati messi sotto controllo. Dai dialoghi tra due di loro, Pino Vacca e Andrea Giannetti, spuntavano responsabilità precise dell'ex militante di Prima Linea e del pregiudicato arrestati ieri. Non sapendo di essere già intercettati, Vacca e Giannetti si erano lasciati andare ad alcune considerazioni sulla fallita rapina nella zona Nord di Milano. Diceva, Giannetti: «Dovrebbero andarsene via per un certo tempo...». Rispondeva, Vacca: «Ah, sicuro. Ma figurati se se ne vanno. Facile che se ne va Nicola... Facile che se ne va via lui...». E l'altro, di rimando: «L'unico al quale non possono rompere le palle è Fabio». Un errore micidiale. Nicola Petrillo era stato subito individuato. Pochi giorni dopo era toccata la stessa sorte a Fabio Cana¬ vesi. Controllati a distanza, i due sono hanno stupito per i loro nervi saldi gli stessi agenti. Che sospettavano fughe improvvise, dopo la rapina finita con uno scontro a fuoco, quasi trecento proiettili sparati e un agente di polizia, Vincenzo Raiola, a terra. Passo dopo passo si è arrivati così agli arresti. Prima il grosso della banda, capeggiata da Sebastiano Mazzeo. Dodici in manette, tra i quali Francesco Gorla, un ex rapinatore passato per Prima Linea e arruolato dalla banda per la sua capacità di utilizzare le armi, e la sua convivente, Rita Sanvittore, l'unica ad essere stata rilasciata dopo pochi giorni per aver provato la sua estraneità al colpo. E adesso, oltre a Gorla, nella rete degli investigatori è finito un altro ex militante di Prima Linea, Fabio Canavesi. Non un nome noto, ma uno di quelli che contava nel gruppo armato che a Bergamo aveva forti radici. Il suo nome spunta la prima volta nel1*81, quando viene arrestato su ordine della magistratura romana. Nella stessa inchiesta, Canavesi si trova fianco a fianco con l'intero gruppo dirigente dell'organizzazione, da Susanna Ronconi a Sergio Segio e Michele Viscardi, oggi dissociati o pentiti. Una strada non inusuale, per molti ex terroristi passati dalla clandestinità alla galera e poi di nuovo all'illegalità, anche se per conto proprio. Una strada percorsa an che da Fabio Canavesi, condannato a cinque anni e due mesi al processo romano contro Prima Linea nel novembre dell'85. Canavesi finisce nel carcere di Bergamo, dove incontra l'altro ex pielle Francesco Gorla. Deve essere lì che nasce il sodalizio tra i due. Deve essere in quel momento, che finisce la loro camera di militanti politici, per iniziare quella di rapinatori comuni. A tutt'oggi sono così sedici le persone finite in carcere per l'assalto al furgone portavalori di via Imbonati. All'appello mancherebbe solo il Bosmaco e tutta la struttura di reperimento delle anni, non direttamente collegata alla banda. Intanto non trova conferme die c'entri con questa organizzazione, la scoperta di 2000 proiettili calibro 9 e 7,62 per Kalashnikov, caricatori per mitra e dieci bombe a mano di tipo ananas, avvenuto ieri pomeriggio in un maniero di Castelletto di Branduzzo, in provincia di Pavia. Il castello, di proprietà del conte Stefano Parrocchetti, da tempo era usato come rifugio da un gruppo di extracomunitari del Nord Africa. Queste anni, potrebbero appartenere a loro. «Con via Imbonati non c'entrano», giurano dalla Questura di Milano. Finora sono sedici le persone finite in manette per il colpo costato la vita a un poliziotto Ma altri avvisi sono annunciati A dare una svolta alle indagini è stata la cattura del custode i un piccolo arsenale: ha deciso di collaborare con la polizia sesi dc±>b »... tMJv.trtm «Ha» f«>mo|»luxti»l A88»A«ORASSO <W1> ~9tl T "5S {CARABINIERI "~ ■ Francesco Gorla, altro ex di Prima Linea. A destra la rapina di via Imbonati