Bianco, anglosassone e nazista di Maurizio Molinari

Bianco, anglosassone e nazista PERCHE'! )l HITLER ATTRAE ANGORA I GIOVANI OCCIDENTAL Bianco, anglosassone e nazista Gli «ariani» Usa invadono Internet retroscena Maurizio Molinari inviato a WASHINGTON Gli «ariani americani» navigano su Internet, cedono al richiamo di facili profitti, trovano nell'identità bianca e cristiana il miglior sostituto del sorpassato anti-comunismo e si battono per instaurare negli Stati Uniti - anche con la violenza - un «Nuovo Ordine Etnico Bianco» ricorrendo contro ebrei, neri e ispanici agli stessi metodi adoperati dalle milizie di Milosevic in Kosovo. I novanta colpi da 9 millimetri sparati da Buffoni Furrow contro i bambini de) Centro ebraico di Noth Valile-/ a Los Angeles hanno colto di sorpresa molti esperti e studiosi del vasto fenomeno del neonazismo americano. Il motivo è semplice: gli «ariani», i «patrioti», i «suprematisti bianchi» soffrono da due anni di un'inarrestabile diminuzione della loro presenza organizzata sul territorio. I gruppi neo-nazi erano 523 nel 1997,435 nel 1998 e continuano a diminuire. C'è stato chi addirittura aveva preconizzato una loro totale dissoluzione. Il risveglio è stato amaro. «Si erano sbagliati, come noi abbiamo sempre detto non è e non sarà cosi perchè più diminuiscono le sezioni organizzate, con basi, sedi, organigrammi e capi più aumenta il numero dei simpatizzati che magari non hanno alcuna convinzione politica» spiega Joe Roy, del «Southern Poverty Law Center» creato da Morris Dee per studiare ogni dettaglio della galassia degli «ariani americani». «I seguaci aumentano - conferma Jesse Hordes, direttore della sede di Washington della Lega AntiDiffamazione - perché la loro forza non sono più i campi di addestramento, le esercitazioni nei boschi con le armi ma Internet». I siti web neonazisti sono cresciuti in maniera inversamente proporzionale alla chiusura delle; sedi: erano 179 nel 1997 sono' diventati 248 nel 1998 ed ogni mese se ne creano di nuovi. «Chi pensa che un sito nazi su Internet contenga solo foto e testi di Hitler sbaglia - spiega Hordes - ci sono invece giochi, cruciverba, anagrammi, grafici. Tutto quanto può attirare, avvicinare gli ingenui, chi è solo in casa. Soprattutto i più giovani I messaggi arrivano con il tempo, sono subliminali. Il coinvolgimento è progressivo e può essere frenato solo dal filtro dei genitori, che devono controllare dove navigano i loro figli per non ritrovarseli un giorno in camicia bruna». Per gli esperti della task force anti-razzismo di Morris Dee - ccn base a Montgomery, Alabama • oltre a Internet l'altra «arma segreta» dell'allargamento a macchia d'olio del fenomeno neo-nazi fra i non politicizzati si deve alla «possibilità di diventare patrioti per profitto». Ovvero inseguendo il miraggio di guadagnare soldi a palati. «I gruppi di estrema de-, stra negli ultimi tre anni hanno guadagnato una fortuna promet-. tendo a chi aderiva di moltiplicare i risparmi» spiega Morris Dee. Gli esempi abbondano: il gruppo «Una chiamata per. la Libertà» del Colorado offro adesioni alla «Triade» al costo di 999, 5999 o 1G999 dollari promettendo in cambio «ad ognuno la possibilità di guadagnare ogni anno centinaia di migliaia di dollari». «Uomini o donne dei "Patrioti" attraversano il paese chiedendo soldi per combattere il governo di Washington - si legge in un rapporto del Centro anti-razzista dell'Alabama - promettendo in cambia ricchezza personale e l'avvento di un Nuovo Ordine "socialista"». Se Internet è la trappola per i più giovani e i soldi il richiamo per gli adulti, il vero collante della galassia neo-nazi e ciò che unisce i multanti più determinati e violenti è «il bisogno di identità di tanti normalissimi cittadini americani» dice Léonard Zeskind. presidente dell'Istituto, per la Ricerca e l'Educazione ai Diritti Umani di Kansans City, con alle spalle venti anni di lavo- ro di analisi sui «suprematisti americani». «Per capire perchè oggi un giovane americano arrabbiato contro tutto e tutti sceglie il nazismo come bandiera - spiega Zeskind - rinnegando la guerra combattuta dai nonni in Europa contro Hitler bisogna capire che la fine della Guerra Fredda e la globalizzazione hanno posto la gente di fronte ad un problema di identità che prima non avevano: per essere americano non basta più dire di essere anti-comunista, serve altro». Da qui il richiamo ft quello che è per molti l'unub valore certo: la loro famiglia, ovviamente bianca e cristiana. «Il neonazismo muta pelle • dice - Joe Roy - non è più prevalentemente nazionalista come negli anni Settanta e Ottanta ma diventa razzista perché è cessato di esistere il nemico esterno e ci identifica ora contro quello interno» ovvero gli ebrei, i neri, gli ispanici, gli asiatici, i musulmani. Chiunque non sia nè bianco e nè cristiano.esattamente come professava il Ku Klux Klan fino agli anni Sessanta, quando venne sconfitto dal movimento per i diritti civili. «L'ho ucciso perché era un impiegato non bianco del governo'americano» ha detto Bufford Furrow ammettendo l'assassinio del postino Joseph lieto - di origine filippina - durante la fuga da Los Angeles a Las Vegas. Furrow aderiva a «Order», un gruppo rivoluzionario della più vasta organizzazione «Alleanza Nazionale» che assieme alla «Nazione Ariana» ha fatto dei «nazionalismo cristiano» la propria via alla pulizia etnica «made in Usa». Per la Lega Anti Diffamazione si tratta dell'«insieme di sigle più pericolose presenti sul territorio americano». In comune hanno i testi «teologici» della «Chiesa dell'Identità» che conta in tutto il paese oltre 50 mila adepti, divisi in numerose «chiese» dove i «sacerdoti» insegnano che «gli anglosassoni bianchi sono quelli puri mentre gli ebrei sono il frutto dell'unione fra Eva e Satana». «La deriva del nazionalismo cristiano verso il razzismo etnico - aggiunge Zeskind - fa assomigliare il neo-nazismo americano a fenomeni contemporanei in Europa come i nazionalisti croati, serbi o bosniaci e fa temere per gli Stati Uniti un futuro jugoslavo». La conferma è venuta durante la guerra in Kosovo, quando il presidente jugoslavo, Slobodan Milosevic, e le sue milizie divennero per gli «ariani» i simboli dell' «impegno giusto per purificare un paese dagli stranieri». Uno dei teorici del «Nuovo Ordine Etnico Bianco», Louis Beam, ha definito i kosovari «terroristi musulmani pagati dall'America e aiutati con i missili da noi pagati». Ma c'è anche elli, più prudentemente, quarda ai nostri leghisti. In alcuni gruppi che aderiscono alla Lega del Sud dell'Alabama i riferimenti alla Lega Nord di Umberto Bossi sono espliciti e ricorrenti. «In comune c è anche il timore che la globalizzazione dei mercati porti alla perdita dei privilegi economici acquisiti: in America rispetto ai neri, in Italia rispetto ai meridionali» conclude Zeskind. Nell'era della globalizzazione non sono più nazionalisti Moro eroe adesso è Milosevic che nel Kosovo applica la pulizia etnica contro ikosovari inferiori e islamici Uno skinhead americano con il solito armamentario di simboli nazisti. Più che il nazismo storico, il retroterra ideologico dei gruppi americani è il Ku Klux Klan