«Pronti a discutere sulla par condicio» di Maria Grazia Bruzzone

«Pronti a discutere sulla par condicio» Emma Bonino all'attacco: «Il fatto è che noi paghiamo gli spot, gli altri no» «Pronti a discutere sulla par condicio» // ministro Cardinale: il Polo fa polemiche strumentali Maria Grazia Bruzzone [ ROMA [ Il ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale entra nel vivo del dibattito agostano sulla par condicio e rimanda al mittente gli attacchi del Polo. «Molte delle polemiche sul ddl sono strumentali e riconducibili a una propaganda di chi, in condizioni di forza, può muovere mezzi poderosi come le tre reti televisive di Berlusconi», esordisce il ministro. Poi difende l'iniziativa del governo. «Si è voluta dare strumentalmente l'idea di un provvedimento con effetti immediati. Invece si tratta di una proposta che deve essere ulteriormente approfondita all'interno delia maggioranza e poi offerta alla riflessione dell'intero Parlamento», puntualizza Cardinale. Non solo. Il ministro spiega come il problema di pari condizioni delle forze politiche sui mezzi radiotelevisivi «non si poteva risolvere direttamente, all'americana, proprio perché in Italia non c'è una legge che stabilisca precise incompatibilità» in fatto di conflitto di interesse. Una difesa a tutto campo, dunque, che però apre spiragli per eventuali correzioni di rotta. Modifiche che il sottosegretario Vincenzo Vita ha già annunciato per quanto riguarda le tv locali. Ma e servito a poco. Le 1.300 emittenti locali sono sul piede di guerra, chiedono di esser lasciate fuori dalla nuova normativa e minacciano una giornata di protesta e finanche di raccogliere le firme per un referendum di iniziativa popolare. Anche sul fronte dell'opposizione si registra un crescendo di ostilità. «Noi paghiamo gli spot, gli altri no», denuncia Emma Bonino. Che per sottolineare lo scarso spazio informa¬ tivo concesso ai radicali sulle reti pubbliche e private si è divertita a calcolare il valore a tariffe Mediaset di 43 milioni al minuto - di tutte le ore concesse ai vari partiti dalle tv nazionali..Col risultato che le oltre 8 ore dei Ds valgono 21,7 miliardi, 8,8 miliardi il tempo dato a Fi, e via di questo passo, E Fi è irritatissima per la richiesta di Umberto Bossi per una commissione di inchiesta sui beni di Berlusconi. Il coordinatore di Fi Claudio Scaloja arriva a dire che «è in atto un complotto contro Silvio Berlusconi» e individua «le fasi di questa strategia» nella por condicio «con la quale si vuole imbavagliare il Polo» e nel conflitto di interessi «che serve a colpirne il leader riconosciuto», mentre con la sortita di Bossi «ci si vuol impadronire manu militari di uno dei maggiori gruppi imprenditoriali italiani».

Persone citate: Berlusconi, Bossi, Claudio Scaloja, Emma Bonino, Salvatore Cardinale, Silvio Berlusconi, Umberto Bossi, Vincenzo Vita

Luoghi citati: Cardinale, Italia, Roma