Reykjavik e natura di Tito Sansa

Reykjavik e natura Reykjavik e natura Tanti festival all'aperto e un giorno da ibernati REYKJAVIK. Ferragosto in Islanda, Ferragosto nella magia della pace ai confini del mondo: la «terra del ghiaccio e del fuoco» come amano definirla i suoi abitanti - si ferma. Un'ibernazione anticipata, che ha innegabili vantaggi. Il 15 è infatti l'occasione d'oro per scatenarsi in gite e picnic a contatto con la natura selvaggia di quest'isola che da qualche anno è diventata una meta «in» per il turismo naturalistico. Agosto in Islanda è il mese delle fiere e dei festival all'aperto, di un folklore spontaneo e allegro caratterizzato da grandi barbecues nei prati, canti e balli e bevute pantagrueliche, oltre che di trekking e corse dei cavalli. E, se si vuole restare a Reykjavik, il 15 è il momento ideale per apprezzarne il cuore antico, fatto di casette di legno bianco e di chiese: la più celebre è la Hallgrimskitkja, costruita in modo da assomigliare a una montagna di lava. Testi a cura di Gabriele Beccaria, Maria Chiara Bonazzl, Max De Blatit, Maurizio Mollnari, Gian Paolo Ormezzano, Franco Pantarelll, Emilio Pucci, Tito Sansa

Persone citate: Emilio Pucci, Franco Pantarelll, Gabriele Beccaria, Gian Paolo Ormezzano, Maria Chiara Bonazzl, Maurizio Mollnari, Max De Blatit

Luoghi citati: Islanda, Reykjavik