La bandiera cinese su Panama di Franco Pantarelli

La bandiera cinese su Panama La bandiera cinese su Panama Una società di Pechino gestirà il canale Franco Pantarelli NEW YORK I cinesi sono sbarcati a Panama e quando gli americani abbandoneranno del tutto la gestione del Canale (cosa che avverrà alla mezzanotte del prossimo 31 dicembre, come vuole il trattato firmato nel 1977 da Jimmy Carter e dall allora leader di Panama Omar Torrijos) sarà Pechino a decidere quali navi potranno passare, per raggiungere il Pacifico dall'Atlantico e viceversa, e quali no. E poiché delle 13.000 navi che ogni anno attraversano il Canale più della metà sono ameri¬ cane, ecco che in pratica i cinesi saranno in grado di controllare una buona parte dell'attività commerciale degli Stati Uniti. Questo almeno è il «grido d'allarme» lanciato dai repubblicani che accusano la Casa Bianca di essersi rassegnata alla perdita del Canale di Panama «senza sparare neanche un colpo». La pietra dello scandalo si chiama Hutchinson Whampoa Ltd., una grande compagnia di trasporti di Hong Kong cui il ?inverno panamense ha affidato a gestione dei porti di Balboa e Cristobal, che si trovano alle due imboccature del Canale. La compagnia, il cui presidente Li Kashing è stato a suo tempo l'uomo chiave nell'affare dei satelliti americani venduti ai cinesi, secondo i repubblicani avrà il controllo dei piloti Che durante la traversata del canale subentrano a quelli delle navi in transito, e proprio questo loro «potere» gli consentirà di «discriminare» ira nave a nave, in termini di accesso o di precedenza. Naturalmente la Hutchinson non avrebbe ragione di fare una cosa del genere, se fosse una semplice impresa economica. Ma non lo è, dicono i repubblicani. Quella compagnia, semplice¬ mente, appartiene all'Armata di liberazione popolare, cioè l'esercito cinese, e il diritto di gestire i due porti, per un periodo che va da 25 a 50 anni, le è stato dal governo di Panama in circostanze che, secondo il «Washington Times», una specie di portavoce della destra, l'ambasciata americana a Panama ha definito «insolite». Nessuna gara d'appalto, nessuna operazione alla luce del sole ma semplicemente una «chiamata» della Hutchinson. Un portavoce della commissione destinata a gestire il Canale fino alla fine di quest'anno ha detto che i timori sono infondati, che in base al trattato del 1977 gli Stati Uniti conservano il diritto di intervenire anche militarmente se il Canale dovesse venire arbitrariamente chiuso e che comunque la sua importanza strategica è enormemente diminuita negli ultimi decenni, visto che le sue vasche sono insufficienti per le grandi navi moderne da trasporto. Ma i repubblicani vedono in questa mossa dei chiesi un «piano strategico» per mettere le loro mani su tutti i punti del mondo che, con la fine della Guerra Fredda, sono stati «abbandonati» dai russi e dagli americani. La prova? I cinesi «stanno costruendo molto, stanno investendo un sacco di soldi e stanno arrivando a centinaia», dice atterrito Al Santoli, l'uomo che ha studiato la cosa per conto di Trent Lott, il capo dei senatori repubblicani, e altri legislatori di quel partito. E quasi a confortare ouesta idea dell'arrivo in massa dei cinesi c'è la denuncia fatta alcuni giorni fa da un uomo dei servizi segreti panamensi cacciato recentemente. Il Presidente Emesto Perez Balladeras, ha detto quell'uomo, ha chiesto personalmente il visto di ingresso a Panama per 140 immigranti cinesi, che così hanno potuto «saltare» le normali procedure. Una nave attraversa il Canale di Panama

Persone citate: Hutchinson, Jimmy Carter, Omar Torrijos, Perez, Santoli, Trent Lott