Giocano le ombre e finisce la favola

Giocano le ombre e finisce la favola Torna il volto di un agosto di siccità, di fuochi e di mare inquinato Giocano le ombre e finisce la favola Francesco Biamonti SE ci fosse un po' di sole stanotte!», così inizia un poema di Breton, principe e teorico del Movimento surrealista. Avrebbe potuto cominciare con una frase, per così dire, opposta: «Se ci fosse un po' di buio quest'oggi!». La cosa forse avverrà. Ma senza nulla di strano, di meraviglioso, perché l'uomo ormai sa. Soltanto le tortore e le altre stirpi di volatili metteranno il capo sotto l'ala. Frescura e ombra scenderanno sulla Terra. Un tempo, tutto ciò sarebbe stato sconvolgente. Nel fondo delle tenebre, al di là di Ur, del mondo somerico, pare che al di sopra dei preti governatori ci fosse il Re. La sua potenza saliva con la luna. Nelle eclissi di luna si portavano il Re e la Regina, sempre sua sorella, in una caverna della montagna e li si strangolava. I loro cadaveri erano trattati con la più grande tenerezza. (E' Malraux che racconta nel «Les noyers de l'Altenburg».) I dignitari li seguivano nella morte. Se poi l'eclissi era di sole, venivano uccisi tutti i nati in quel giorno. La civiltà era accordata a una falsa idea del cosmo. Aspetto l'eclissi soltanto per vedere cosa avverrà nel mio uliveto nel gioco delle luci e delle ombre, tra i due crepuscoli. Il cielo è terso, spira il mistral, portatore del color genziana. Ma ben presto perde lo smalto. E' di un azzurro che tende al grigio. L'ombra è più netta. Ardono solo l'erba secca e la foglia morta. Gli uccelli cantano e pigolano. Ho l'impressione che i fringuelli si preparino a partire per i boschi della montagna, dove dormono. La roccia non manda riflessi; è ancora in pieno sole, ma non risplende, lascia vedere le sue ferite. Sono le 12,23, e passa la brezza. Pochi attimi ed è già morente. Il cielo è un fiordaliso malato. Tutto lì? Nessun uccello pigola più. Hanno già capito. Il tasso non è uscito dalla tana. Si chiude con un po' di mestizia un'attesa, artefatta, per qualcosa che non è nulla di più che un passaggio di nuvole sul sole. Torna il volto di un agosto di siccità, di fuochi e di mare inquinato. Bagnanti osservano l'eclisse in spiaggia sulla riviera adriatica

Persone citate: Breton, Francesco Biamonti, Malraux