L'Europa si ferma per l' incanto dell'eclisse

L'Europa si ferma per l' incanto dell'eclisse L'Europa si ferma per l' incanto dell'eclisse In Italia milioni a naso all'insti, meno nuvole del previsto Gabriele Beccaria Congediamoci dall'eclisse con un grazie. Il tempo è stato meno inclemente del previsto e siamo ancora tutti qui a raccontarcelo. Le nubi si sono aggrovigliate in Cornovaglia e in Austria, oltre che nel nostro NordEst, ma lo spettacolo ha funzionato. La stazione spaziale Mir non ci è caduta in testa e invece di uccidere l'evento ha addirittura propiziato alcune nascite, anche in Italia. La vita continua con i figli del Sole Nero. Tutto liscio come un soap opera televisiva o un film al cinema, come una giornata a EuroDisney o una gita al mare, tanto che è lecito sperami nel crollo delle vendite dei libri di Nostradamus. Eppure l'eclisse primadonna che ha mobilitato due miliardi di persone e fino all'ultimo ha giocato con le bizzarie meteorologiche uno strascico apocalittico l'ha lasciato. In Spagna sono introvabili gli aderenti della setta «Energia Universale e Umana». Il suo messia, il vietnamita Luong Minh Dang, aveva predetto per ieri un diluvio universale e 500 fedelissimi concentrati a Barcellona avevano annunciato di volersi rifugiare in una nave di cemento armato appositamente costruita. Ma quando i reporter si sono affollati a a Santa Cristina d'Aro la seconda Arca di i Noè era desolatamente vuota. Scherzo o possibile follia di massa? Come si dice in questi casi, la polizia indaga. Por ora le vere vittime del- l'eclisse - parziale o totale sono gli imprudenti che hanno voluto fissarla senza le precauzioni ossessivamente diffuse da media e associazioni mediche. Hanno sfoderato un surreale, tragicocomico bric à brac, dalle lastre che immortalano un braccio rotto alle bottiglie vuote di birra. Alla fine, centi- naia di persone, in tutta Italia, si sono trovate a sgomitare nei reparti di oftalmologia. Non mancano - dicono i medici - i casi di autosuggestione, ma c'è stato almeno un episodio di «ipnosi»: Tatiana Barberini, romana venticinquenne, ha confessato ai medici «di non aver saputo resistere». Il record di ricoveri per retinopatia solare è stato registrato a Londra e in Svizzera e anche lì molti pazienti sono nell'angoscia: soltanto dopo 48 ore si potranno decifrare i danni alla vista. Vederla comunque, in qualsiasi condizione, questa è stata la mania collettiva, non si quanto spontanea e quanto indotta dal generale martellamento. Nella fascia del 100%, dove ha fiammeggiato come previsto la corona solare e il cielo si è oscurato in una notte innaturale, e altrove, dove il sole si è soltanto ridotto e per qualche momento la luce si è attenuata, fino a diventare un riflesso lattiginoso. Non è un'esagerazione: l'Europa si è fermata, mentre l'ombra nera le correva sopra. Simbolici gli esempi di Londra e Salisburgo e lo stesso è accaduto in Italia: momentaneamente bloccato il processo Pecorelli a Perugia e svuotato Palazzo Chigi. Le strade e le piazze si sono riempite di «osservatori» e improvvise e im¬ prevedibili solidarietà sono nate tra chi si scambiava occhialini e commenti. Quattrocento persone si sono accalcate all'osservatorio astronomico trentino del Monte Zugna, i passi dolomitici sono stati presi d'assalto tutto intorno a Cortina, a Venezia punti privilegiati sono state le «altane» (le famose terrazze in legno sui tetti). A Milano l'area di raccolta è stato il Castello Sforzesco, i torinesi hanno scelto il parco tecnologico di «Experimenta» per la diretta sul maxischermo e a Cervinia è stata ressa allo storico Caffè della Posta che distribuiva gli introvabili occhialetti. I liguri si sono incolonnati verso i'osservatorio di Imperia, nella bolognese Piazza Maggiore è stata sfruttata la meridiana di San Petronio per riflettere la luna sul pavimento della chiesa e a Riccione i vitelloni scherzavano sui lettini «in posizione eclisse». A Firenze fila di quattro ore nel tentativo di salire sui campanili del Brunelleschi e di Giotto e conquistarsi una posizione sulla Terrazza del Belvedere, a Roma turisti più emozionati dei romani e delusione sul litorale perché molti si aspettavano la notte di giorno invece di un momentaneo oscuramento, grande agitazione sulla Costiera Amalfitana dove i prezzi degli ultimi occhiali certificati «Ce» è schizzata a 60 mila lire. A Reggio Calabria i più hanno preferito seguire l'evento in tv, a Palermo occhi all'ingiù hanno ammirato lo spettacolo «in negativo» sulla meridiana del 1801 e in Sardegna «trenini speciali» hanno portato la gente sul colle San Michele, il punto più alto di Cagliari. Scene di un giorno spasmodicamente atteso e appena fuori le righe. Quella che resterà indimenticabile è accaduta nel Baden-Wuettemberg: inseguendo l'Ombra, le auto si sono incolonnate, imbottigliate, bloccate senza speranza per 300 chilometri. «Mai visto niente di simile», hanno spalancato le braccia i responsabili delle autostrade.i,Nostradamus non l'aveva previsto e le invocazioni dei druidi sono state inutili. Code record di 300 chilometri in Germania e in Spagna una setta apocalittica lascia la sua «Arca» e scompare nel nulla Nell'immagine dal satellite, la macchia i nera dell'eclisse sopra la Gran Bretagna. Sotto, mamma e bimbo a Genova, a destra Stonehenge

Persone citate: Brunelleschi, Dang, Gabriele Beccaria, Noè, Pecorelli, Tatiana Barberini