Le mongolfiere stanno a terra di E. Mar.

Le mongolfiere stanno a terra Le mongolfiere stanno a terra Delusione al raduno mondiale «AMetz tempo troppo cattivo» METZ Pioggia, nubi trascinate da un vento maligno sulla piana bruciata di Metz (Francia Nord orientale), proprio a pochi minuti dall'ora fatidica del «Sole nero», poi uno squarcio nel cielo che ha aperto un cono di luce e ombra sulle mongolfiere già gonfiate e pronte a partire verso l'eclissi. Ma l'ordine della prefettura le ha «condannate» a terra: «Con il Sole oscurato non si vola». E così l'annunciato e spettacolare «salto nel buio» di nove palloni a gas non c'è stato. Nella piana dell'ex base militare statunitense di Chambley c'erano almeno 300 mila persone, occhialini di protezione e naso in su. Il loro orizzonte si è però ammantato di fuoco, mentre il Sole spariva tra cono d'ombra e nubi. 140 piloti delle mongolfiere rimaste (500 giunte erano giunte a Metz per il raduno mondiale) hanno gonfiato i loro palloni e dato gas ai bruciatori che hanno cosi illuminato dal basso le grandi sagome di tela colorata. «Pazienza, partiremo domani (oggi, ndr)», dice Jean Dechamps, pilota francese, uno dei nove che avrebbero dovuto dar vita alla gara di distanza con i palloni alimentati a gas, come quelli dell'800. Fra loro c'è anche un italiano, Cesaro Aimo, di Milano. Deluso anche Philippe de Pylarte, l'organizzatore del raduno: «Quest'anno avevamo deciso di allungare la manifestazione di tre giorni proprio per lanciare questa "Coppa del nuovo secolo"». Ma l'atmosfera di magia è stata assicurata dalle bizze del tempo. Dice il pilota Nello Charbonnier, di Aosta: «Sembrava che le nubi avessero un appuntamento con l'eclissi. Si sono aperte proprio nel momento dell'oscurità». [e. mar.]

Persone citate: Cesaro Aimo, Jean Dechamps, Metz, Nello Charbonnier, Philippe De Pylarte

Luoghi citati: Aosta, Francia, Metz Pioggia, Milano