Martinazzoli: un partito per il Nord di Tortello

Martinazzoli: un partito per il Nord Primo obiettivo dell'ex segretario De: sfidare Formigoni alle Regionali lombarde Martinazzoli: un partito per il Nord Un'alleanza con Prodi e con i leghisti dissidenti ROMA. Mino Martinazzoli candidato alle Regionali del 2000 in Lombardia contro la riproposta di Formigoni da parte del centrodestra? L'ex leader democristiano, già sindaco di Brescia, starebbe per lanciarsi in una operazione tanto suggestiva quanto complicata: lasciare il Ppi, che pure ha battezzato; fondare un nuovo partito popolare del Nord, dando spazio anche agli ex leghisti cacciati da Bossi o profughi dal Carroccio, come Gnutti, Cornino e Ceccato; sfidare il leader del Polo a Milano, per la guida della Regione più grande d'Italia. Un disegno che andrebbe ben al di là della tornata delle Regionali di primavera. L'ambizione di lungo respiro sarebbe quella di rivitalizzare, in tandem con l'Asinelio di Prodi, il mondo cattolico-democratico, per mettersi in concorrenza con Massimo D'Alema. «Il centro del centrosinistra - ha spiegato Martinazzoli ai suoi amici più stretti - ha un futuro solo se recupera la leadership della coalizione». Come dice Ciriaco De Mita, attenti al «Mino vagante»: «Non ha mai fatto una battaglia a rischio». Bertone, Martini e Tortello A PAGINA 7

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