NESSUN BUIO A MEZZOGIORNO

NESSUN BUIO A MEZZOGIORNO NESSUN BUIO A MEZZOGIORNO Igor Man ECLISSI è passata, veloce come un irregolare volo di storni: il 2000 è oramai dietro l'angolo. Nessun buio a mezzogiorno, va detto subito; niente biblico Havel Havalim, l'immenso vuoto, uno smarrimento quasi escatologico. Nulla di tutto questo, soltanto una luce diversa, per pochissimi istanti: boreale, avvinghiata a un vento improvviso, non iroso, insolitamente fresco ■narmn ancorché LE OMBRE FRPochi aitimi di bil volto di unFrancesco BiamFESTA SUI TETTFra le nuvole si ae sono subilo uPierangelo SapeANCHE IL PAPAMolte persone sonoper non aver uGabriele Beccaun po" troppo rapido. Sull'orologio è stato un breve interludio ma il cuore ha scandito tempi più lunghi, e la mente ha impastato il tempo trascorso e il presente, andando su e giù con l'ascensore della memoria. Nulla è cambiato a noi d'intorno, torniamo, un po' delusi, un po' sollevati, all'usata fatica di vivere. Epperò ora sappiamo, una volta di più, ch'è una adorabile fatica. Quella di vivere, dico. Ne vedemmo un'altra, di Eclissi, nel 1961: era di febbraio, per vederla bastò, come ha ricordato il nostro Ot mezzano, un pezzo verdone di bottiglia e non furono pochi quelli che nemmeno s'accorsero dell'evento. Forse perché il 2000, allora, era così infinitamente ontano da sfiorare la fantascienza di Urania, nutrita tuttavia di intuizioni concrete. Come, del resto, i fumetti delVAvventuroso che, negli Anni 30, anticiparono, sinanco strutturalmente, le navicelle spaziali della Nasa. Flash Gordon passeggiava sulla Luna con la sua Dale: che luogo romantico, la Luna, ma allorché Armstrong vi posò il piede la scoprimmo diversa: allucinante, addirittura brutmmummamaam ta. E ieri la Lu- A GLI ULIVI ezza, poi Ionia riste agosto ntl A PAGINA 3 DI BUCAREST re uno squarcio la e abbracci no A PAGINA 5 CON LA LENTE finite in ospedale alo protezioni a A PAGINA 2 na, ancorché in latitudini da noi lontane, ha fatto brutto il Sole, passando sul suo volto altero una mano di catrame. In antico l'Eclissi si accompagnava con il profondo nero del dolore. Matteo dice che quando crocifìssero Gesù «l'oscurità coprì tutta la terra» e Giovanni, nell'Apocalisse: «Il Sole divenne nero», afferma. Nell'estate del 1962, a Kiruna, Città del Sole di Mezzanotte, dove la luce è perenne, boreale davvero, esasperato il dottor Sibelius Hamsum, pediatra, mi disse: «Odio questa luce insulsa appesa al nulla, sogno un ping-pong tra la notte e il giorno, il buio che fa dormire». CONTINUA A PAGINA 3 PRIMA COLONNA ■narmn mmummamaam LE OMBRE FRA GLI ULIVI Pochi aitimi di brezza, poi Ionia il volto di un triste agosto Francesco Biamontl A PAGINA 3 FESTA SUI TETTI DI BUCAREST Fra le nuvole si apre uno squarcio e sono subilo urla e abbracci Pierangelo Sapegno A PAGINA 5 ANCHE IL PAPA CON LA LENTE Molte persone sono finite in ospedale per non aver usalo protezioni Gabriele Beccarla A PAGINA 2

Persone citate: Armstrong, Eclissi, Gesù, Havel, Igor Man, Pierangelo Sapegno, Sibelius Hamsum

Luoghi citati: Bucarest