Ore 17, la montagna inghiotte il lago di Paola Scola

Ore 17, la montagna inghiotte il lago Allarme nell'alto Monregalese, chiuse per prudenza le grotte di Bossea Ore 17, la montagna inghiotte il lago Spariti 1500 metri cubi d'acqua, paura tra i turisti Paola Scola M0ND0VT Il lago dei giochi non c'è più. Inghiottito all'improvviso. Come se una mano, dal cuore della montagna, avesse tolto il tappo in fondo alla cavità che conteneva oltre 1500 metri cubi di acqua. Si sono vissuti momenti di panico, ieri pomeriggio, nella «conca» che rappresenta uno degli angoli più suggestivi della stazione sciistica monregalese, con giochi per i bambini, impianti sportivi, distese di prati. L'allarme è scattato poco prima delle 17, quando le centinaia di persone che si trovavano vicino al laghetto hanno visto il livello dell'acqua abbassarsi in modo rapido e i pini sulle sponde risucchiati da una voragine che diventava sempre più ampia. «Abbiamo visto la terra che si apriva e inghiottiva il materiale intorno, gli alberi, l'ac¬ qua». I turisti che affollano Prato Nevoso per le vacanze hanno nella «conca» un punto di ritrovo, a metà pomeriggio. Le centrali dei carabinieri, dei vigili del fuoco e dei gruppi di Protezione civile sono state tempestate da decine di telefonate preoccupate: anche quelle di chi associava l'evento all'eclissi e alla fine del mondo. Quando hanno raggiunto la stazione turistica, le squadre d'emergenza hanno temuto che le acque potessero raggiungere e invadere le grotte di Bossea, che si trovano a pochi chilometri di distanza, nelle profondità della montagna a cavallo tra le valli Corsagha e Maudagna. Immediatamente è stata disposta la loro chiusura precauzionale, con l'allontanamento dei turisti: l'allarme è cessato in serata, quando la rete di sensori che monitora Bossea ha escluso infiltrazioni e quando, in località Bergamini, dall'altra parte del versante, il progressivo intorbidimento del torrente Maudagna e dei rii vicini ha indicato l'uscita delle acque provenienti da monte. I vigili del fuoco, presidiando la zona del laghetto insieme ai carabinieri, hanno transennato l'accesso all'area, dopo il sopralluogo del geologo, che ha espresso timori sulla possibilità che il fenomeno progredisse ancora. Nel prato e sul campo da tennis, dalla parte della voragine, in serata si è aperta una ragnatela di nuove crepe. E' la prima volta che nel Monregalese si registra un episodio simile, che tuttavia ha una spiegazione nella particolare conformazione del suolo, che presenta spiccate caratteristiche carsiche, con una fitte rete di grotte che attraversano il cuore delle montagne. Così avrebbe avuto origine anche la voragine che ieri si è mangiata il «laghetto dei giochi».

Persone citate: Bergamini

Luoghi citati: Prato