India-Pakistan, la parola torna al cannone di Claudio Gallo

India-Pakistan, la parola torna al cannone Abbattuto un aereo di Islamabad: sedici morti. Si riapre la tensione tra le 2 potenze atomiche India-Pakistan, la parola torna al cannone Grave crisi a pochi giorni dallafine del conflitto per i picchi del Kashmir Claudio Gallo NEW DELHI Mentre mezzo mondo sta inforcando gli occhiali d'inchiostro nero per vedere l'eclissi, avvampa sull'immensa polveriera asiatica una nuova scintilla che rischia di accendere sulla terra un ben più accecante sole atomico: uno scontro aereo tra India e Pakistan, superpotenze atomiche con le toppe ai pantaloni. Ieri una squadriglia di vecchi Mig-21 indiani ha abbattuto un Breguet Atlantic, un bimotore a elica di fabbricazione francese della Marina pakistana, ufficialmente in volo di addestramento. Tutti i sedici uomini dell'equipaggio sono morti. New Delhi mvoca la legittima difesa, il Pakistan grida alla vile aggressione, anche perché il ricognitore era disarmato. Poi c'è il cuore del problema, perché non si riesce (e forse non si riuscirà mai) a capire dove l'aereo è stato colpito dai caccia. E' un «dove» importante a qualche settimana dalla fine malcerta della guerra strisciante, combattuta per undici mesi sui picchi del Kashmir tra i mujaheddin appoggiati dai commando di Islamabad e le truppe scelte di Delhi. Secondo lo Stato Maggiore indiano, l'aereo stava volando cinque o sei chilometri oltre il confine meridionale con il Pakistan, ben addentro al deserto di Kutch, nel Gujarat. Il volo proibito durava da almeno quindici minuti. Il pilota non avrebbe risposto alla richiesta dei Mig di farsi scortare nel più vicino aeroporto indiano, anzi avrebbe tentato una pericolosa manovra di avvicinamento, facendo così scattare la procedura di abbattimento. Legittima difesa insomma, di fronte a una violazione dello spazio aereo nazionale. ItcapuitquBdligriaRrKrDhingra ha assicurato che gli elicotteri hanno trovato la carcassa dell'aereo in un una gola del Kutch, non lontano dalla frontiera. Naresb Chandra, ambasciatore indiano all'Onu, ha detto che «i pakistani usano' l'area dove è avvenuto l'incidente per far passare clandestinamente in India armi ed esplosivi. Non era un innocente volo di addestramento, era certamente una missione di spionaggio». Delhi lamenta frequenti violazioni del suo spazio aereo da parte del Pakistan: otto soltanto tra maggio e giugno. Da Islamabad giungono rabbiose smentite: il Breguet stava facendo un volo di addestramento al di qua del confine, tant'è che i rottami sarebbero stati localizzati vicino a Badin, nella regione pakistana del Sin db, a un chilometro e mezzo dal confine. Le prime fotografie che arrivano del relitto confermano la sua caduta in territorio pachistano. Difficile stabilire dove sia avvenuto l'abbattimento, visto che l'intera vicenda si è svolta a cavallo della linea che divide i due Paesi. Il ministro dell'Informazione Mushahid Hussain ha parlato in tv di aggressione gratuita. Il ministro degli Esteri Saltai Aziz ha condannato «un atto di aggressione, smaccato e gratuito, contro un aereo disarmato». Il Pakistan, ha detto il governo, «si riserva il diritto di fornire un'adeguata risposta». Fino a poco fa, i discorsi dell'«adegua- ta risposta» li facevano i portavoce di Delhi, preoccupati di dover fronteggiare in Kashmir una vera e propria invasione, sebbene senza divise e bandiere, costata migliaia di morti e numerosi aerei ed elicotteri abbattuti. Dopo la riconquista delle varie Tiger Hills, che hanno riempito i giornali del subcontinente di foto di fucilieri del Rajasthan in posa da marines a Iwo Jima, gli indiani hanno cominciato a parlare di vittoria senza crederci troppo. La Linea che divide i due Kashmir continua a rimbombare delle quotidiane cannonate, anche se l'ultima infiltrazione è respinta. La guerra strisciante tra due Paesi nuclearizzati dalle economie zoppicanti (specialmente il Pakistan) non poteva non porta¬ re alla minaccia dell'arma totale. Per la difesa, Delhi spende il 2,3 per cento del prodotto interno lordo, Islamabad il 4,2. Estremisti hindu e musulmani, con una monotona e speculare logica settaria, chiedono l'uso dell'atomica per spazzare via il nemico. E' questo a fare di qualunque incidente militare alla frontiera tra i due vecchi spezzoni dell'In- dia Imperiale, che dalla partizione del '47 hanno già fatto tre guerre, un incubo per il mondo intero. Negli ambienti diplomatici si sussurra che i richiami di Clinton alla ragionevolezza, durante la visita del primo ministro pakistano a Washington, abbiano fermato una guerra che stava per esplodere su larga scala. Secondo fonti dei sei-vizi segreti americani; mentre infuriavano i combettimenti sulle alture intorno a Kargil, nel Rajasthan correvano lunghi treni carichi di soldati con armi pesanti. E' probabile che si preparassero a un'invasione del Pakistan, nel caso i combattimenti in Kashmir non avessero preso una piega favorevole. Il Premier pakistano Sharif stava cercando proprio^allora di giocare la carta diplomatica per un cessate il fuoco, dando l'impressione di norijsontrollare del tutto i suoi generali, che nel frattempo continuavano a rifornire con gli elicotteri i guerriglieri. Che risposta avrebbe dato Islamabad a un'invasione? Difficile dirlo, certo la tentazione di sparare sulla pianura del Gange un missile con la testata nucleare islamica sarebbe stata forte. D'altra parte il presidente del Janata Party, Subramanian Swamy, un leader dell'opposizione, non un bramino fanatico, aveva detto in quei drammatici giorni: «Se il primo ministro pakistano pensa di minacciarci con la guerra, sappia che c'è un miliardo di indiani che lo aspettano». Secondo Delhi, i Mig hanno intercettato e abbattuto un aereo spia che aveva superato il confine Per Islamabad era senza armi e non aveva sconfinato «Sapremo fornire una risposta adeguata» o e a a . i n a e w a, soe si à è UN RELITTO DUE VERSIONI SECONDO GLI INDIANI L'AEREO E' STATO ABBATTUTO NEL DESERTO DI KUTCH, MENTRE PER I PAKISTANI A BAD IN IN PAKISTAN UN RELITTO DUE VERSIONI SECONDO GLI INDIANI L'AEREO E' STATO ABBATTUTO NEL DESERTO DI KUTCH, MENTRE PER I PAKISTANI A BAD IN IN PAKISTAN Soldati pakistani in una zona desertica del Slndh mostrano i rottami del bimotore abbattuto dagli aerei indiani. Secondo New Delhi l'aereo aveva sconfinato

Persone citate: Badin, Clinton, Hussain, Imperiale, Janata, New Delhi, Saltai Aziz, Tiger Hills