Si uccide dopo il rogo della sua fabbrica

Si uccide dopo il rogo della sua fabbrica L'uomo, impiegato da molti anni, gestiva la ristrutturazione degli impianti e viveva a Torino Si uccide dopo il rogo della sua fabbrica «Non si dava pace per l'incendio alla Michelin di Cuneo» Giulio Geluardi IMPERIA Non ha retto al peso della responsabilità che sentiva per quell'incendio: Aldo Fossati, 50 anni, geometra, funzionario della Michelin di Torino, si è tolto la vita ieri mattina impiccandosi nel suo miniappartamento per le vacanze, a Diano Castello, in provincia di Imperia. Da giorni non era più lo stesso, ha raccontato la moglie. Per la precisione da quando, nella notte tra sabato e domenica, aveva saputo che la sua fabbrica era bruciata: il rogo della Michelin di Cuneo, le fiamme che hanno distrutto l'intero reparto «Z» in cui vengono prodotte le mescole, la materia prima per fare i penumatici. Aldo Fossati da quel momento si è chiuso nei suoi pensieri, in un mutismo tenace e incomprensibile per chi non sapeva quanto fosse attaccato alla fabbrica. Lui non ha lasciato nessun biglietto, per spiegare il motivo del suo gesto. Ma la moglie lo ha ripetuto più volte agli agenti della squadra mobile di Imperia: «Mio marito si sentiva responsabile per quello che è successo a Cuneo. Non riusciva a darsi pace». Nell'azienda aveva il compito di coordinare i lavori di costruzione e ristrutturazione di tutte le sedi della Michelin del Norditalia. La notizia del rogo lo ha abbattuto: ha resistito tre giorni, ieri ha deciso di farla finita, nel residence alla periferia di Diano Marina, tra gli ultimi ulivi che sopravvivono in mezzo a una serie di brutte costruzioni destinate alle vacanze. Lo ha trovato la moglie Miranda, quando è rientrata a casa dalla spesa. L'alloggio (un minilocale di tinello, cucina, bagno e camera da letto) era completamente al buio. Il marito le aveva detto che sarebbe andato a fare un giro in bicicletta, per rilassarsi. Ma lei ha capito subito che qualcosa non andava: «Ho visto le sue scarpe nel salotto. Cosa ci facevano lì? L'ho chiamato ad alta voce... Non mi rispondeva, allora sono andata in camera». Aldo Fossati era impiccato alla maniglia di una finestra, una sagola da barca stretta intorno al collo. La moglie ha urlato, ha cercato di rianimar¬ lo tagliando la corda con le forbici. Poi è uscita sul pianerottolo e ha chiesto aiuto, gridando. • Alcuni vicini sono entrati in casa per cercare di soccorrere l'uomo, poi hanno chiamato il «113». Anche a loro sembrava che per Fossati non ci fosse più soccorso possibile. Fossati viveva ad Orbassano, in via Regina Margherita 34, assieme alla moglie e al figlio Fulvio di 19 anni, che frequenta il Politecnico a Torino. Ieri il ragazzo era con alcuni amici a Juan-les-Pins, solo nel pomeriggio ha saputo del suicidio del padre, che alla Michelin lavorava da molti anni. Qualche mese fa era stato promosso funzionario, ed era stimato ed apprezzato, nella sua azienda. Geometra, aveva il compito di sovrintendere alle eventuali ristrutturazione all'interno dei reparti dell'azienda in tutto il Norditalia. Nella notte tra sabato e domenica un ingegnere della ditta gU aveva telefonato, e gli aveva dato la notizia del rogo. Fossati è partito subito per Cuneo, nella notte. Voleva verificare di persona i danni. Al ritorno, ha raccontato la moglie, si è chiuso in un mutismo assoluto: «Era sconvolto, non aveva più grande voglia di parlare». I vicini confermano: «Si limitava al saluto, sembrava oppresso da qualcosa». Ieri pomeriggio Miranda Fossati è stata raggiunta negli uffici della squadra mobile dal fratello più anziano della vittima, Franco Fossa¬ ti, e dalla moglie Elsa Genera che, insieme con un altro fratello, vivono nella stessa palazzina della vittima. In serata la donna ha raggiunto in Francia il figlio. I funerali, che si svolgeranno ad Orbassano, non sono ancora stati fissati. L'avvocalo Attilio Martino, legale della Michelin, ha dichiarato che «l'azienda è addolorata per quanto accaduto ed è vicina alla famiglia di Aldo Fossati. Vogliamo precisare che le mansioni del geometra nulla avevano a che fare con i drammatici accadimenti di Cuneo. Aldo Fossati era un funzionario competente e apprezzatissimo e la sua scomparsa rappresenta una grave perdita che diffìcilmente potrà essere colmata». Si è impiccato nella casa delle vacanze. La moglie: «Tornato dal sopralluogo era diventato taciturno» li funzionario Aldo Fossati