Grave un soldato francese

Grave un soldato francese La Chiesa seiba benedice la riconciliazione tra Draskovic e Djindjic: il 19 marceremo insieme contro Milosevic Grave un soldato francese Aggredito dagli albanesi in Kosovo Ingrid Badurina ZAGABRIA Un soldato francese della Kfor è in fin dì vita in seguito ai nuovi scontri fra le forze di pace e i manifestanti albanesi a Kosovska Mitrovica. Ieri, per il terzo giorno di seguito, un gruppo di albanesi ha tentato di attraversare il ponte che divide in due la città per entrare nel quartiere abitato in maggioranza dai serbi. Ancora una volta i soldati francesi hanno bloccato il passaggio facendo esplodere la rabbia dei manifestanti che hanno comincito a tirare pietre sui militari. Il giovane francese è stato colpito alla testa da due sassi .e poi con un bastone di legno. I suoi commilitoni l'hanno immediatamente trasportato all'ospedale ma le sue condizioni sono gravi: frattura multipla del cranio e ecchimosi su tutto il corpo. Per fermare l'ondata di violenza delle ultime 24 ore i soldati della Kfor hanno lanciato due grandi operazioni militari, rastrellando centinaia di abitazioni in varie parti del Kosovo. Al termine dell'azione hanno arrestato 59 persone accusate di criminalità, persecuzione e minacce etniche. Si tratta per lo più di albanesi trovati in possesso di armi illegalmente detenute e responsabili di aver organizzato rappresaglie verso i serbi. «La tensione crescente e i sempre più numerosi scontri fra la Kfor e gli albanesi del Kosovo potrebbe significare che l'esercito di liberazione del Kosovo sta perdendo il controllo sugli elementi più radicali in seno alle sue file» ha detto il comandante in capo delle truppe della Kfor, generale britannico Michael Jackson. Ha aggiunto che i responsabili all'interno dell'Uck dovrebbero spiegare ai loro uomini che la situazione nel Kosovo non è più la stessa di tre mesi fa, quando c'era la guerra. Il leader dell'Uck Hashim Tachi ha detto in una conferenza stampa a Prostina che il comportamento dei francesi è «arrogante e antidemocratico» e che la «città non può retare divisa». Quel che è certo è che la situazione nel Kosovo sta peg¬ giorando di giorno in giorno. L'inviato speciale dell'Orni per il Kosovo Cari Bildt ha dichiarato che attualmente è in corso una deliberata campagna contro i serbi. «Una volta era evidente la repressione dei serbi contro gli albanesi, ma gli assassinii, gli attacchi e la pulizia etnica erano più rari. Hanno cominciato a succedere in seguito. Adesso vediamo tutto questo alla rovescia: quelli ad essere scacciati dalle loro case sono i non albanesi» ha affermato Bildt dicendosi preoccupato degli ultimi avvenimenti. In Serbia intanto continuano i preparativi dell'opposizione per il grande raduno di protesta convocato il 19 agosto a Belgrado per chiedere le dimissioni del presidente Milosevic. Ieri hanno confermato la loro parte¬ cipazione il capo del partito del rinnovamento serbo Vuk Draskovic e quello del partito democratico Zoran Djindjic. Al termine di un incontro con il patriarca Pavle, capo della Chiesa ortodossa serba, i due si sono detti pronti a manifestare insieme per abbattere il regime di Milosevic. E' la prima volta che i due leader dell'opposizione annunciano un'azione comune con la benedizione della Chiesa. Finora Draskovic e Djindjic hanno mantenuto le distanze, scambiandosi critiche reciproche sull'attività politica dei rispettivi partiti. Alleati in passato durante le grandi manifestazioni studentesche contro il regime di Milosevic, nell'inverno del '96, i due sono diventati in seguito nemici acerrimi. Con il risultato che Draskovic è entrato nel governo di Milosevic, mentre Djindjic è sempre rimasto all'opposizione. Grazie alla pressione della Chiesa ortodossa serba che ha lanciato un appello all'unità di tutti i partiti dell'opposizione in Serbia i due si ritrovano ancora una volta insieme. Al raduno di Belgrado prenderanno parte tutti i partiti del cartello di opposizione costituito da «Alleanza per i cambiamenti» che fa capo a Djindjic ed all'«Alleanza dei partiti democratici» che raggruppa alcuni partiti nuovi dell'opposizione serba e della Vojvodina. Il leader dell'Uck Taqi accusa la Kfor «Siete arroganti e antidemocratici» Il leader dell'ala militare dell'Uck Taql ha attaccato duramente le truppe Nato Una immagine dei durissimi scontri tra i militari francesi e la popolazione albanese a Kosovska Mitrovica