Gorbaciov: Boris è finito, deve capirlo

Gorbaciov: Boris è finito, deve capirlo Gorbaciov: Boris è finito, deve capirlo «Ridicola e antidemocratica l'idea di un successore» intervista MUNSTER Mikhail Gorbaciov è appena sceso dalla sua stanza e i giornalisti presenti - tra cui quelli delle due tv russe che stazionano nell'albergo in attesa di notizie sulla salute di Raissa - lo assalgono, senza troppo riguardo, per un commento sulla nuova crisi a Mosca. Lui, per quanto provato dalle vicende private, non si sottrae. Ha appena parlato con i suoi collaboratori a Mosca. «Questa ennesima crisi non mi stupisce. Mi chiedo solo perché l'hanno fatta di lunedì. Di solito sceglievano il venerdì, quando la gente se ne va in dacia. Comunque il tempo di questa gente è finito. Sarebbe utile che lo capissero prima che la Russia precipiti nel baratro». Ma ci saranno le elezioni? «Come sapete non stimo Eltsin, ma so che ha molto intuito. Penso che si renderà conto che non può evitarle. L'ideale sarebbe che si facesse da parte, ma alla fine penso che si faranno le elezioni e mostreranno quanto poco popolare fosse Eltsin. Sono convinto che saranno elezioni diverse da quelle precedenti». E di Putin, nuovo premier designato, che dice? «Dico solo che non è compito di Eltsin decidere il suo successore. Questo è ridicolo. In democrazia questa è prerogativa del popolo». Perché secondo lei Primakov è stato licenziato? «Era ed è molto stimato non tanto perché abbia fatto grandi riforme, ma perché si è preoccupato di salvaguardare la stabilità e di rispettare le norme democratiche. Per questo l'hanno allontanato». E perché Eltsin licenzia ora Stepashin? «Perché aveva cominciato a prendere le distanze da Eltsin e dal suo entourage e aveva provato a ragionare nell'interesse della Russia. So bene che è responsabile di gravi errori, come la conduzione della guerra in Cecenia, ma non era indegno. Il suo fato è stato quello di un soldato inesperto mandato al fronte». Come prevede reagirà la Duma? «Non credo che si farà spaventare. Prenderà una posizione calcolata per impedire che le elezioni vengano annullate. Comunque la Duma non può essere sciolta, a termini costituzionali, se essa voterà per la ratifica del candidato a premier Putin. E' chiaro che l'intesa fra Luzhkov e una parte dei governatori ha creato il panico nel Cremlino, ma credo che sia irrealizzabile in pratica l'idea di evitare le elezioni. Con tutta la Russia contro è un progetto soltanto molto pericoloso, il cui unico effetto sarebbe di sancire la fine più ingloriosa, fra tutte quelle possibili, della carriera politica di Boris Eltsin». Ma che accadrebbe se questo progetto, invece, venisse messo in atto? «Sarebbe un disastro per tutti. Ma ripeto che non lo credo. Comunque questo potere ha già abbondantemente dimo¬ strato di non saper proporre nulla di positivo al Paese e alla società. Quel poco che si riesce a fare è indipendente dal potere». E l'Occidente come reagirà? «Non so, è difficile prevedere tutti gli sviluppi al momento attuale. Credo però che l'Occidente non gradirà sviluppi e scenari che implichino la rot- tura o la violazione dell'ordinamento costituzionale e delle scadenze elettorali che esso prevede. Dopo tutto sono proprio gli occidentali che hanno confermato fiducia a Eltsin nel G-8 di Colonia, recentemente. Come potrebbero tacere questa volta? No, non credo che lo faranno, perché si addosserebbero una responsabilità molto grande». Ig.c.ì L'ex presidente commenta la crisi dall'ospedale di Muensterdoveè ricoverata Raissa «Se non si voterà nel Paese sarà il caos» L'ex presidente sovietico Mikhail Gorbaciov ha commentato la crisi russa dall'ospedale tedesco dove è ricoverata per leucemia la moglie Raissa Secondo Gorbaciov, Eltsin assicurerà il regolare svolgimento delle presidenziali del Duemila «altrimenti la Russia piomberà nel baratro».

Luoghi citati: Cecenia, Colonia, Mosca, Russia