Un anno per allevare il delfino Vladimir

Un anno per allevare il delfino Vladimir Missione difficile per Eltsin: trasformare il grigio burocrate Putin in un leader popolare Un anno per allevare il delfino Vladimir Viene dal Kgb ilpresidente designato dal capo del Cremlino MOSCA Ieri nessuno l'avrebbe riconosciuto per strada. Forse non lo riconoscerebbe nemmeno oggi: la faccia di Vlathmir Putin si distingue solo per la sua ariortimità. Eppure ora è l'erede designato al trono di tutte le Russie, una scelta che i russi dovranno fare tra un anno, ma che zar Boris vuole decidere per loro già oggi. Il problema del successore tormenta il padrone del Cremlino da anni. Lo sguardo benevolente del sovrano si è posato ora sul ragazzo prodigio Boris Nemtsov, ora sul fedele generale Stepashin. Ma, come ha scherzato qualcuno, Eltsin è come una fonte di radioattività: quelli che gli stanno vicino prima o poi vengono distrutti o irrimediabilmente contaminati. Un bel giorno ha scoperto di aver esaurito la sua riserva di uomini. E allora ha preso una decisione totalmente inedita: prendere un perfetto sconosciuto e costruire un presidente in provetta. Da zero. Guardando però il candidato prescelto per l'esperimento si capisce che il novello dottor Faust del Cremlino dovrà ricorrere a una magia sconosciuta. Vladimir Putin, scelto per diventare l'erede di Eltsin, pare il personaggio meno adatto al ruolo di leader popolare, n suo look attuale è quello dell'apparatchik: pallido, capelli biondi e radi, voce sottile, le labbra strette in una piega severa di scontento. Del passato nel Kgb ha conservato lo sguardo da inquisitore dei freddi occhi chiari. Nessuno l'ha mai visto sorridere. Nessuno ha sentito da lui una di quelle battute di cui era prodigo Stepashin. Nemmeno una gaffe. Sempre Sentile, ma mai cordiale, da uon pietroburghese, è insupera- bile nell'arte di parlare senza dire nulla. Sposato con due figlie, non ha mai ammesso nessuno nella sua vita privata. L'unico argomento che sembra accendere in lui un minimo di curiosità è la pesca, suo hobby preferito. Insomma, è l'incarnazione del burocrate supremo, un freddo contabile del potere. Il portavoce del Cremlino, spiegando la scelta del suo padrone, ha definito Putin un «politico della nuova leva», formatosi negli ultimi dieci anni. Ma a guardarne bene il curriculum sembra molto più vecchio dei suoi 46 anni. Subito dopo la laurea in legge all'università di Leningrado Putin ha scelto la carriera più promettente nell'Urss di Breznev: il Kgb. E' stato agente dello spionaggio sovietico nella Germania dell'Est., dove a quanto pare ha lavorato con successo: alla fùrie degli Anni '80 riappare in patria con il grado di colonello del Kgb, equivalente a un generale delle forze armate. La conversione avviene all'improvviso: Putin ritrova Anatohj Sobchak, suo professore all'università diventato nel frattempo sindaco e leader del movimento democratico, e si trasforma in anticomunista. Rimane però nella «riserva» del Kgb e qualcuno si è chiesto se il brusco passaggio da un campo all'altro fosse stato dettato non dal cuore, ma dai suoi superiori. Ma è un bravo organizzatore e ha conservato i contatti giusti, anche all'estero. E così nel giro di pochi mesi Putin diventa il primo vice di Sobchak. Quando la stella di quest'ultimo tramonta, viene chiamato a Mosca da un altro pietroburghese, Anatohj Ciubais, all'epoca all'apice della sua potenza. Putin non tarda a fare una carriera fulminea anche alla corte di zar Boris, , fino a tornare, nel luglio '98, alla «casa madre»: Eltsin lo nomina direttore'dell'Fsb, la sigla che nasconde il vecchio ma sempreverde Kgb. Un posto che prima di lui era stato occupato da Stepashin e che restituisce all'ex Kgb la sua fama di fucina di craadri: anche Primakov veniva da lì. Molti fanno già il paragone con il tramonto del comunismo: anche allora un regime agonizzante aveva scelto come leader Jurij Andropov. Ma il potere occulto di Putin forse è perfino più grande: dal '99 è anche segretario del Consiglio di sicurezza, organismo che coordina militari, polizia e servizi segreti. L'equazione di potere che ha portato Putin al vertice sembra abbastanza evidente. Ma ora dovrà avere anche il consenso degli elettori. Trasformare questo personaggio che sembra abbassare di colpo la temperatura attorno a sé nel beniamino dei russi sembra un'impresa impossibile. Non possiede né la granitica autorevolezza di Primakov, né la spigliatezza un po' volgare di Luzhkov. Nessun tratto carismatico, nemmeno negativo. L'unica qualità per la quale si distingue Putin è la fedeltà a Eltsin. Ricevendo dalle sue mani una medaglia, ha aggiunto alla tradizionale formula «servo la patria» le parole «e il Presidente». Un gesto che non poteva non lusingare zar Boris. E così Putin è diventato il suo nuovo «giocattolo preferito», meritandosi come premio la precaria nomina a «erede». Probabilmente è il primo uomo nella storia a candidarsi alla Presidenza per ordine del capo. (a. z.ì L'alleanza tra il sindaco di Mosca Luzhkov e 'ex premier Primakov errorizza le stanze del potere che temono 1 disastro nell'urna Ha solo 46 anni ma sembra molto più vecchio. Nessuno lo ha mai visto sorridere o sentito scherzare Di lui si ricorda un eccellente lavoro da 007 in Germania Est Nel'98 è tornato al vertice dei «servizi» Tra gli scenari anche la guerra in Cecenia g pSentile, ma mai cordiale, da uon pietroburghese, è insupera- Ha solo 46 anni ma sembra molto più vecchio. Nessuno lo ha mai visto sorridere o sentito scherzare ,bra molto più vecchio dei suoi 46 anni. Subito dopo la laurea in Di lui si ricorda un eccellente lavoro da 007 in Germania Est Nel'98 è tornato al vertice dei «servizi» gin patria condel Kgb, equile delle forzeLa conversprovviso: PuSobchak, suoversità divensindaco e leademocraticoanticomunisla «riserva» si è chiesto sda un campodettato nonsuoi superioMa è un be ha conservanche all'esdi pochi meprimo vice la stella di qta, viene chun altro piehj Ciubais, della sua ptarda a farenea anche a, fino a tornare«casa madredirettore'denasconde il verde Kgb. Un postostato occupTraancin C Vladimir Putin, una carriera al vertice dei servizi segreti. A destra, il sindaco di Mosca Jurij Luzhkov k \ * \ 31 11

Luoghi citati: Cecenia, Germania Dell'est, Germania Est, Leningrado, Mosca, Urss