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Washington Washington «Tranoie Mosca non cambia nulla» WASHINGTON Colta di sorpresa dal siluramento del premier russo Stepashin, la Casa Bianca ha fatto buon viso a un gioco non necessariamente cattivo. «È chiaro - ha detto il portavoce David Leavy - che è nelle prerogative del presidente Eltsin fare questo tipo di scelte». Poi ha assicurato che nei rapporti tra Mosca e Washington non cambierà nulla: «Conosciamo bene Vladimir Putin, è la controparte russa del nostro consigliere per la sicurezza nazionale Sandy Berger. Abbiamo lavorato con lui per il Kosovo e il suo approccio era costruttivo. Siamo sicuri che avremo buoni rapporti con lui come li abbiamo avuti con Stepashin. Noi lavoriamo con il governo russo sulle base della linea politica, non delle persone». Il presidente Clinton non era stato informato in anticipo. Ha saputo del colpo di mano di Boris Eltsin ieri all'alba. Scartata la possibilità di telefonare subito a Eltsin, è partito per Atlanta, dove ha consegnato una decorazione all'ex presiden te Jimmy Carter. Per gli Stati Uniti, ha spiega to un consigliere di Clinton, i problemi in sospeso con Mosca sono diversi: dalla ratifica del trattato per lo smantellamento dei missili strategici Start II, approvato dal senato russo ma non ancora dalla Duma, all'ini^ zio delle trattative per lo Start III, al coordinamento delle for ze nel Kosovo. Ovviamente la sostituzione di Stepashin provo cherà qualche ritardo. D'altra parte la Casa Bianca è fiduciosa nella continuità. Il''27 luglio Stepashin era stato'a Washington per prende re contatto con Clinton e con il vicepresidente Al Gore e aveva fatto tutta una serie di promes se, in particolare sul disarmo nucleare, che ora dovranno essere confermate. I primi ministri cambiano, si dice alla Casa Bianca, ma per il momento Boris Eltsin resta. È lui il garan te della continuità. E il suo rapporto con Bill Clinton è solido e cordiale, alimentato da frequenti telefonate. Quello che è successo, dal punto di vista americano, è soltanto un preambolo dell'inevitabile lotta politica a Mosca, in vista delle prossime elezioni. La Casa Bianca ha ormai fatto l'abitudine a questo tipo di sorprese e non ha intenzione di interferire nella politica interna russa. Continua a puntare su Eltsin, in attesa che si chiarisca chi sarà il suo successore. [Ansai