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La uccide e la veglia per ore Roma: lui, impiegato alla Farnesina, ha tentato di tagliarsi le vene La uccide e la veglia per ore L'ultima lite tra fidanzati finisce nel sangue ROMA «Un uomo serio e molto riservato», a detta di chi lo conosce. Eppure Maurizio Spaventa, 40 anni, autista presso il Ministero degli Esteri, sabato scorso ha ucciso la donna con cui aveva un-tormentato rapporto d'amore, ha vegliato il suo cadavere per tutta la notte e alle prime ore del mattino hn tentato il suicidio. Ma non ce l'ha fatta a portare a termine il suo proposito e ha chiamato la polizia, per costituirsi. La vittima si chiamava Vilma Cicconetti, 38 anni, vedova e madre di una ragazzina di quattordici. Era collega di lavoro dello Spaventa, con il quale da alcuni mesi aveva avviato una relazione punteggiata di molte liti. Secondo alcune testimonianze raccolte dagli inquirenti, lei non si sentiva ancora pronta per una convivenza mentre Maurizio Spaventa, cho abita con i genitori in via Cherubini 15, aveva fretta di incominciare una nuova vita. Sabato pomeriggio Vilma Cicconett.i era andata a far visita al suo compagno, nella casa dei genitori che si trovavano fuori Roma per il week-end. La furia omicida di un uomo tranquillo è scattata, probabilmente, all'ennesimo rifiuto della donna di andare a vivere con lui. Spaventa ha strangolato la fidanzata, poi si accucciato accanto al letto, vegliando il cadavere fino alla mattina. Allora ha preso una lametta da barba, si è inciso i Eolsi e ha ingoiato alcune pastiglie di arb ito ri ci. Poi però ha telefonato ai genitori raccontando quanto aveva fatto e ha chiamato la polizia confessando, con la voce incerta e la mente annebbiata, il delitto. Gli agenti hanno faticato non. poco a trovare la casa dalla quale era partita la telefonata, perché il numero indicato non corrispondeva all'indirizzo. L'uomo, che al termine dell'interrogatorio è stato rinchiuso nel carcere di Regina Coeli, è accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. [r.r.]