Superprezzi di stagione

Superprezzi di stagione Pur in un periodo di generale assestamento non sono mancate quotazioni ben oltre le stime: dai dipinti antichi alVarte moderna, dai libri ai gioielli Superprezzi di stagione SEMBRA strano vedere tanti segni meno. Si potrebbe essere quasi indotti a pensare a un'improvvisa débàcle del mercato dell'arte, a dispetto di tutte le più rosee previsioni. Ma non si tratta di questo. Il '98 si era concluso con aumenti per tutte le case d'asta, diventando l'anno dei record. Da tempo non si assisteva a una crescita così sbalorditiva dei fatturati. Anche perché si sono verificati tutti in una volta una serie di casi unici: undici diamanti blu in una spilla di Bulgari, l'arrivo in Italia di una prestigiosa collezione americana d'arte moderna, interi arredi di palazzi nobiliari messi in vendita nelle residenze stesse. C'era da aspettarselo un assestamento per questo inizio '99.1 comparti trainanti sono stati quelli tradizionali: arte moderna e dipinti antichi. Tra i nomi, uno spicca tra tutti, Casorati, protagonista della stagione. ARTE MODERNA Il primato in questo settore spetta a Finarte che, passando da 11 a 15,6 miliardi (+ 41%) nel primo semestre, si avvicina quasi al iota- • le raggiunto nel '98. Se l'anno scorso era stata Sotheby's ad aggiudicarsi una prestigiosa collezione privata (quella dell'americano Seeger che aveva fatto incassare l'eccezionale cifra di 9,124 miliardi), quest'anno è stata Finarte a poter contare su importanti collezioni. Top lot è stato l'acquerello su carta di Kandinsky «Studio per Composizione Vili» venduto a 664 milioni (Milano, 22 giugno), inferiore di poco l'aggiudicazione della «Natura morta» di Giorgio Morandi, 640 milioni, durante la stessa asta. E' emersa una certa attenzione per le opere di autori minori del Futurismo e del movimento artistico Novecento. Da segnalare la vendita per 112 milioni di «Studio per la figlia di Jefte» di Ubaldo Oppi (Christie's), Achille Funi 186 milioni per «La sorella» del '23 (Finarte, 15 aprile) e i paesaggi di Arturo Tosi ( al quale Palazzo Martinengo, a Brescia, dedica una mostra). RECORD Discorso a parte merita Christie's. Durante l'asta di Arte del XX secolo (totale 5,8 miliardi, + 1% rispetto al '98) è stato battuto un lotto d'eccezione che ha trasformato i destini della casa d'aste, irrimediabilmente legati ormai a quelli di Felice Casorati. La splendida tela «Una donna, prima idea», aggiudicata a 1.357 milioni è diventata non solo record mondiale per l'artista, ma anche il più caro dipinto mai venduto nella storia di Christie's Italia, superando di gran lunga l'aggiudicazione record di Sotheby's che il 26 maggio '98 vendeva «Lo studio» di Casorati per 680 milioni. Altri risultati di rilievo: i «Fiori» di Giorgio Morandi venduti a 645 milioni, Lucio Fontana «Concetto spaziale, attese» da 160/200 di stima a 349,5 milioni di aggiudicazione. CENTENARIO La concomitanza del centenario della nascita di Lucio Fontana con le numerose mostre a lui dedicate ha fatto sì che le opere proposte sul mercato venissero accolte con grande favore da Christie's. Per Massimo CampigLi la richiesta rimane forte. Sotheby's il 25 maggio ha battuto «Due figure con collana» (stima 100/150 milioni) a 249 milioni, mentre la tela «Donne al Caffè» è stata venduta il 15 aprile a Milano per 588 milioni da Finarte. 15,4 miliardi raggiunti dal comparto di Sotheby's sono stati raggiunti alla fine di una gara molto combattuta che ha registrato il 90% di venduto. All'aggiudicazione di «Interno metafisico» di De Chirico per 668 milioni (la seconda più cara opera d'arte moderna di questo semestre) si è accostata la vendita dell'olio di Fillia «Il saldatore della velocità» (stima 90/120 milioni) battuto per 193 milioni. Da tenere d'occhio anche autori quali Mattia Moroni, Enrico Castellani e Alighiero Boetti che nell'asta Sotheby's hanno decuplicato la stima (66,7 milioni, 59,6 e 66,7 milioni). BIENNALI Per la Contemporanea italiana (in crescita sull'onda delle sempre maggiori attenzioni internazionali e della vasta eco suscitata dalla Biennale di Venezia tuttora in corso) potrebbe essere interessante puntare sui giovani artisti italiani, 5-25 milioni. Si può scegliere tra le giovani biennaliste Luisa Lambii, Grazia 'foderi, Bruna Esposito e Monica Bonvicini (premiate con il «Leone d'Oro») o tra artisti di talento come Mario Airò, Giovanni Frangi o Luca Pancrazzi. O pescare addirittura tra nomi semi-sconosciuti persino ai circuiti: come il bergamasco Alessandro Verdi (sco perto e sostenuto per anni dal celebre critico Giovanni Tc-stori). Si tratta, comunque, di avere un buon occhio critico e anche un po' di fortuna. Va segnalata infine l'attenzione crescente verso la scultura di grande livello (Melotti, Messina, Martini, Greco). DIPINTI ANTICHI Poggia su un clamoroso errore di attribuzione il risultato più importante della stagiono per i dipinti antichi. Non sarebbe del fiammingo Jean Ducamps l'olio rivelazione dell'asta Christie's del 1° giugno che, da 30/40 milioni di stima, è arrivato senza problemi a 905 milioni, bensì del pittore lombardo Daniele Crespi, attivo nella prima metà del Seicento. Un collezionismo attento e preparato ha dunque riscattato il capolavoro «incompreso» portandolo agli onori del record d'asta. Quei 905 milioni sono, per Christie's, la più alta cifra in Italia dalla vendita di un dipinto antico. E il settore è passato dai 3,2 miliardi del 1 "semestre '98 ai 4 dell'analogo periodo '99. L'aggiudicazione dei «Bari» è il più eclatante dei segnali che rendono il Seicento e le sue varie scuole regionali un secolo sempre più ricco di fascino e interesso. Ormai non solo per chi, come l'avvocalo Fabrizio Lemme, ha puntato la sua collezione d'arte sulla pittura romana del Sei e Settecento, cui La Pinacoteca di Brera sta tributando omaggio, con una mostra dal titolo «Il Seicento Bomano: da Caravaggio a Salvator Bosa» (fino al 29 agosto). GUSTO DECORATIVO I cataloghi d'asta e le preferenze del pubblico hanno privilegiato, come è tradizione, la pittura vene¬ ta del Settecento. Finarte (19 maggio) ha venduto la scena di genere di Pietro Longhi «La Furlana», per 512 milioni, mentre ha raggiunto i 122 milioni «Veduta di Venezia» di Luca Carlevarijs (Christie's). Un vero trionfo per le tele di gusto decorativo: durante l'asta di Antiquariato di Finarte (13 aprile) una coppia di nature morte di scuola napoletana del Seicento sono state aggiudicate per 273,7 milioni: erano stimate 25/30 milioni. «Natura morta con fichi, mele, ciliegie, pero, pesche, fiori di pesco e cesti di frotta» di Giuseppe Buoppolo (stima 120/160 milioni) è stato venduto da Sotheby's per 153 milioni e l'olio di Francesco della Ouesta una Natura morta (stima 100/140 milioni) è andato a 165 milioni. ICONE Grande attenzione per le opere di scuola francese del Settecento. Ancora sottovalutate, potrebbero riservare in futuro molte sorprese. Una coppia di nature morte con fiori di J.B. Monnoycr, partile da una stima di 60/80 milioni, sono state vendute a 137 milioni da Finarte, che ha venduto una scena di putti di Jean Taraval per 84,5 milioni, il doppio della stima iniziale. Inaspettata, e vero colpo di scena della stagione, la comparsa di tredici icone dell'artista cretese Teodoro Pulakis che, messe all'asta da Semenzato il 27 giugno, hanno richiamato a Venezia un vasto pub blico di mercanti e collezionisti greci (tra i quali sembra ci fosse anche Niarcos). Le preziose opere hanno tutte triplicato la stima iniziale totalizzando da sole oltre 3 miliardi di lire. DIPINTI XIX SECOLO «Canal grande a Venezia» proposto da Finarte il 16 giugno con una stima di 40/50 milioni veniva aggiudicato per 75,7 milioni, mentre a Londra, il 17 giugno, Christie's offriva un «Mercato orientale» di Pasini slimato 400/500 milioni aggiudicandolo por 750 milioni. A parte il tema orientalista, assai in voga, il successo delle opere di autori italiani si celebra sempre più spesso all'estero. Gli esperti fanno notare che la parte più consistente del mercato italiano e costituita da opere di fascia media, tra i 20 e i 70 milioni, e che oltre tale livello il mercato è limitato a pochi collezionisti, certo più intraprendenti sulle piazze di Londra e Nt;w York. Delusione per Finarte che ha totalizzato con l'Ottocento 4,6 miliardi contro i 6 della scorsa primavera. Top lot il bellissimo ritratto di fanciulla «Reverie» di Federico Zandomeneghi, già appartenuto a Durand-Kuel e aggiudicato a 547 milioni. Si conferma la buona temi la di macchiabili e divisionisti. Mentre la presenza di un pubblico di giovani collezionisti fa emergere autori meno noti, con valori ancora inferiori ai 10 milioni. BUONA FATTURA Nell'asta di Sotheby's del 1 " giugno, Delleani, Fomara e l'accurata selezione di minori non sono bastati a coprire il vuoto lasciato da Hayez. Così si è passati da 3,3 miliardi del i "semestre '98 ai 2,1 miliardi del l'semcstrc '99. Christie's (2,1 miliardi) ha confermato le posizioni senza però raggiungere risultati particolarmente significativi. Se ha venduto l'«Odalisca» di Hayez per 103 milioni e «Pescatore alla lenza» di Boldini per 133 milioni, forse il risultato più significativo è stato raggiunto con l'aggiudicazione per 66,7 milioni della «Passaggiata in calesse» di Julius von Blaas, partito da una stima di soli 5/7 milioni. Stanno riscuotendo notevole successo le aste di Pittura di genere del XIX secolo organizzate ormai regolarmente a Londra e a New York. Sono da tenere sotto controllo, quindi, le opere che compaiono sul mercato italiano con stime ancora accessibili, comprese tra i 10 e i 30 milioni, di artista minore, magari di scuola tedesca, olandese o scandinava. MOBILI E ARREDI Con + 83% e un totale di 4,3 miliardi, Christie's consolida il suo insediamento a Milano per il comparto di mobili e arredi. Finarte non ha programmato alcuna House salee, priva di collezioni importanti, ha visto diminuire da 9,3 a 7,1 i miliardi totalizzati dal comparto (-23%). Per Sotheby's (3 miliardi contro i 3,3 del '98) molto ha significato anche il venir meno del settore degli argenti. Dei 29 miliardi dichiarati da Semenzato, 21 sono derivati dalle vendite di mobili, dipinti e oggetti d'arte che, iniziatesi durante il carnevale veneziano (l'asta di febbraio ha totalizzato 8 miliardi), sono proseguite a marzo con la dispersione del patrimonio delle Contesse Volpi di Misurata e Cicogna Mozzoni (7,5 miliardi), per finire con l'asta di giugno, che ha ottenutoti miliardi. DECORAZIONE Il primo dato che emerge dalle vendite di questi primi sei mesi è una sempre più viva preferenza per l'alta decorazione che può diventare, per gli oggetti di rilevanza storico-artistica, decorazione colta. Ecco la scagliola decorata a motivi di intarsi policromi ( 1629) di Pietro Baseghini che da Finarte parte da una stima di 60/65 milioni e giunge a 186,4 milioni; da Christie's un bel piano in scagliola del Seicento di Carlo Gibertoni ha raddoppiato la stima passando di mano per 84 milioni. Un cassettone veneziano in radica di noce della metà del Settecento, dalla forma bombata, è stato venduto a 153 milioni (Finarte); da Christie's una coppia di angoliere a doppio corpo napoletane è stata battuta a 132 milioni (slima 60/80 milioni) e Sotheby's ha aggiudicato per 148.2 milioni sei poltrone genovesi in noce intagliato del XVIII secolo. ORIGINALITÀ' Il secondo dato e la ricerca di pozzi d'arredo inusuali, con caratteristiche di originalità o di forte design, Un dato che è emerso con chiarezza durante l'asta più mondana della stagione: quella degli arredi provenienti dalla residenza dell'ai' chiletto Mongiardino, tenuta dalla casa d'aste il Ponte di Milano, 98% di venduto su 260 lotti presenti in catalogo. Tra gli arredi «alla maniera di» un tabouret a spade incrocia te ha ottenuto 27 milioni, 85 milioni sono stati raggiunti da una coppia di fauni ebbri in pietra. Finarte ha battuto un curioso cassettone a doppio corpo porta fucili, chiuso da una serranda a finti libri per 59,5 milioni, Sotheby's ha visto lievitare il prezzo di due sgabelli inizio '800 riccamente intagliati fino a 73,6 milioni (stima 1215 milioni). Da sottolineare gli ottimi risultati per porcellane, maioliche e oggetti d'arte: un successo più silenzioso, ma senz'altro rivelatore di un gusto per il bello che sta coinvolgendo un numero sempre crescente di appassionati. Sono stati i brillanti, montali o singoli, i veri protagonisti delle aste primaverili. Nell'asta di Christie's l'anello con diamanti taglio cuscino (5,36 carati), partito da 80/100 milioni è stato venduto a 210 milioni; il brillante taglio vecchio ò volato fino a 116 milioni (stima 25/35 milioni). Da Finarte. un brillante di 8 carati è stato battuto a 86 milioni (stima 58/66) e due anelli con brillanti (5 carati) partiti da 8 milioni sono ani vati a 25,6 e 28,5. A bilanciare questa tendenza va segnalala l'attenzione per i gioielli rumati, soprattutto se d'epoca, come il bracciale art-deco con zaffiro che nell'asta Christie's è stato venduto per 210 milioni, una spilla «en tremblant» di Bulgari degli anni '50 è stata battuta a 170 milioni. Inaspettata da Finarte l'aggiudicazione di una spilla Tiffany a fonila di rosa che da 5 6 milioni di stima è stata assegnala a 29. Men tre Sotheby's ha trovato un compra toro disposto a spendere 182 milioni per una collana in platino, zaffiri e diamanti di Bulgari ( 1950) stimata 100/150 milioni. LIBRI E MANOSCRITTI Sotheby's ha totalizzalo per questo comparto (con 3,2 miliardi] piti di quanto è stato raggiunto dalle sue vendile di dipinti antichi, Christie's si conferma leader del settore con 3,4 miliardi (il -11 % rispetto al'98 è dovuto all'alto risultato ottenuto dall'Asta Feltrinelli la scorsa primavera), mentre Finarte ha ottenuto 1,2 miliardi ( + 6,5% rispetto al '98). Durante la prima asta di Finarte (8 marzo) sono stati accolti con favore i rari incunaboli, gli at lant i geografi ci, i tosti sul Regno di Napoli e la Repubblica di Genova e le aldine, sempre chieste a cifre elevate. Proprio una preziosa collezione di aldi ne raccolta dal musicologo Remo dranzotto è stata al centro dell'attenzione nell'asta romana di Christie's il 16 giugno, ottenendo oltre 1,8 miliardi e una percentuale di venduto del 93%. I prezzi raggiunti da molli esemplari sono in linea, se non superiori, a quelli ottenuti nelle sedi di Londra e New York. Un raro volume di opere di Ovidio, impresso su pergamena, ha raggiunto 199 milioni; è arrivato a quota i30 una prima edizione aldina degli Adagia di Erasmo. Il 15 giugno l'ufficio Reni librari del ministero dei Beni Culturali non si ò lasciato sfuggire l'archivio mano scritto e il fondo libraio del filosofo Benedetto Croce e neppure l'archivio del giornalista Ferdinando Russovenduti a 74,7 e 57,5 milioni. Pagine a cura dell'Ufficio Studi ANTEA ART CONSULTING SETTORE PER SETTORE L'ANDAMENTO DEGLI AFFARI DELLE MAGGIORI CASE MOBILI E ARREDI \c5D\ CHRISTIFS 2375 ft FIN ARTE 9311 1 sem.1998 \ sem 1999 VAR'.'I ■ ■23% SOTHEBYS 3365 MEETING ART 1350 913+ 301 (tappeti) ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA 1 sem.1998 1 sem 1999 VAR.r„ CHRISTIE'S 5777 FINARTE 11.079 SOTHEBY'S 9124 MEETING ART 3843 ARTE DEL XIX SECOLO 1 sem.1998 1 sem 1999 VAR.% CHRISTIE'S 2129-2076 2117 +1% FINARTE SOTHEBYS MEETING ART 6001 4631 3363 2125 1677 -22% DIPINTI ANTICHI V sem.1998 1" sem 1999 VAR.% CHRISTIE'S 3278 FINARTE 7190 SOTHEBYS 3399 MEETING ART 4079 +24% 6967 -3,1% 3018 2027 LIBRI E AUTOGRAFI V sem.1998 1 sem 1999 VAR.% CHRISTIE'S 3879 FINARTE 1184 SOTHEBYS 3341 MEETING ART 3429 -11% 1262 4-6,5% 3221 5 GIOIELLI E ARGENTI V sem.1998 1 sem 1999 VAR. -UDICTIOC 7736 6125 "m CHRISTIE S 1953 Argenti 1909 Argenti -2% Argenti FINARTE 3301 SOTHEBYS 5840 MEETING ART 2963 +3.1% OROLOGI ZA 1 sem.1998 1 sem 1999 VAR.'r, CHRISTIE'S FINARTE SOTHEBYS MEETING ART 416 403 3% Gli orologi sono compresi nelle vendite di gioielli 1352 • TOTALE CASE D'ASTA CHRISTIE'S 1° sem.1998 27.545 1" som 1999 28.234 +2% FINARTE 38.066 39.046 +2,5% SOTHEBY'S 28.431 21.055 -25,9% MEETING ART 9.833 10.342 • SEMENZATO Mobili dipinti antichi e oggetti d'arte 1° som. 1999 21.500 Arte moderna 2.000 House Saie Villa Antonelli Castracani Augusti Dipinti deltaOttoc< 3.000 1.000 DATI IN MILIONI DI LIRE