Art index '99 in frenata

Art index '99 in frenata ANALISI B Vindice semestrale del mercato italiano delle aste, che dal % Tuttosoldipubblica in collaborazione con Antea ArtConsulting evidmziamgliultimiseUeanniunacrescitadifondo, con qualche pausa Art index '99 in frenata ■ L mercato dell'arte italiano brilI la, di questi tempi, della stessa H luce prodotta dalle maggiori piazze internazionali. Anche se in tono assai minore (non solo nelle cifre ma anche nel livello qualitativo delle opere offerte) il primo semestre dell'arte-mercato in Italia mostra chiaramente di vivere un periodo di trasformazione. Se osserviamo con attenzione l'andamento del nostro «Indice», ormai in grado di visualizzare le curve negli ultimi dieci anni, notiamo immediatamente un calo nel punteggio del primo semestre '99 (781 ) rispetto a quello di fine '98 (798). Ancor più vistoso appare lo scivolone di questi primi sei mesi se confrontati a quelli analoghi dell'anno scorso (823 punti). MASSIMO STORICO Eppure risulta difficile - dato l'attuale orizzonte del mercato - convincersi dell'esistenza di un momento di crisi. Perché? La grande caduta delle quotazioni, avvenuta tra il '90 e il '91 (più di 370punti in meno), parla da sola davanti ai 17 punti persi dalla fine del '98 a luglio '99. E' vero che il confronto semestrale diretto mostra un calo, tra il '98 e il '99, di 42 punti. Ma è altrettanto evidente che il risultato raggiunto ne! luglio '98 coincide con il massimo storico dopo il '90. Pari alla medaglia di bronzo, terzo posto esatto sul podio del nostro «Indice». Se qualcuno è pronto a scommettere sulla probabile ciclicità, allora il prossimo primo semestre del 2000 potrebbe riservare grandi soprese di rialzo. PREVEDIBILITÀ' Uopo la ripresa dal tonfo del luglio '93, il mercato italiano dell'arte ha iniziato, dal luglio '96, a presentare uno schema ripetitivo. Un anno in rialzo forte. Uno in discesa sul precedente, anche so superiore a quello di due anni prima. Salendo a gradini. Per questo era, forse, un po' prevedibile il calo sul semestre '98 di quello del '99. Che però rimane più alto del '97. E quest'ultimo e inferiore ul '96. PASSIONI L'altalenante crescita degli scambi ha, crediamo, origine da alcuni precisi fattori. Primo tra tutti quello che, insieme al costante aumento di neo-appassionati, porta con sé il vento inevitabile di nuove passioni e curiosità. E, dunque, di un lento stravolgimento dell'importanza nei diversi settori dell'arte-mercato, sino a oggi acquisita e scontata. 11 primo segnale, internazionale, di questa lenta ma decisa trasformazione consiste nel pericolante primato di aggiudicazioni dei maestri dell'Impressionismo. Da ormai alcuni mesi sempre più numerose battute d'asta a prezzi da record riguardano opero d'arte che nulla hanno a che fare con «Monct 8-Co». STABILITA' Dopo la forte risalita dei già celebri nomi del primo Novecento (da Picasso in su) proprio negli ultimi dodici mesi anche alcune opere «classiche» del XIX secolo (prò o post impressionisto) hanno fatto notizia por i prezzi raggiunti. Anche la «contemporary art» - l'arte contemporanea - continua a colle¬ zionare top-price (all'estero). E crescita di interesso - con prezzi in rialzo ma ancora accessibili (tra i 5 e i 40 milioni) - in Italia. Per non parlare dei cosiddetti Old Masters, 1 dipinti antichi, o dei mobili e arredi d'antiquariato, ormai ben lontani dallo stato di tradizionale stabilità che sino a ieri rappresentavano per antonomasia. Non è un caso che la filiale italiana della casa d'aste Christie's, che forse può essere valutata come la migliore interprete di questo semestre, presenta nei conti un +83% ('99 su '98) nelle vendite di mobili e un t 24% in quelle di quadri antichi. CONFRONTI Sono percentuali lontane anni luce dalla comparazione delle complessive medie stagionali, nel passato decennio di Christie's Italia, che mostrano per il '99 un apparentemente misero (2% rispetto al I "semestre '98. Kinarte, la prima casa d'aste italiana come giro d'affari, cresce invece del 2,5%, dichiarando 39 miliardi e 46 milioni di lire raccolti da gennaio a oggi, rispetto a 38 miliardi e 66 milioni del primo semestre '98. Tuttavia, l'ingannevole apparenza nella media della performance di Christie's è facilmente smascherabile, evidenziando che il suo risultato semestrale vale ben più di quello, pur superiore dello 0,5%, di Finarte. RADDOPPIO E' bene, infatti, ricordare che il totale raccolto da Christie's nei primi sei mesi del '98 corrisponde a un record assoluto nei bilanci della filiale italiana. Tanto per rendersi conto basti pensare che i primi sei mesi del '98 (27 miliardi e 545 milioni) avevano sfiorato l'incasso dell'intero '97 (29 miliardi e 509 milioni), preannunciando il quasi raddoppio del totale globale '98 su quello del '97. La media generale - per le più conosciute case d'asta e gli affari di fiere e gallerie - dell'anno scorso ha chiarito le grandi possibilità che la nostra piazza possiede, all'interno di un'onnai inevitabile e prevalènte cultura «globalizzante» dei mercati. Sfidando leggi obsolete e norme burocratiche che ben poco scoraggiano i furti o le illecite esportazioni di opere, accanendosi invece sugli scambi che avvengono alla luce del sole. NORMATIVA INTRICATA Nonostante questo notevolissimo ostacolo al libero mercato e alla (pur controllata) circolazione di beni artistici, il numero di acquirenti e collezionisti stranieri con gli occhi puntati su di noi è salito di molto e proprio dal '98. Qualcuno è infatti convinto sia solo questione di tempo. Prima o poi anche le severe e intricate leggi italiane magari all'interno di una legislazione europea - riusciranno ad adeguarsi all'internazionalizzazione del commercio. Producendo, nelle nostre attuali basse quotazioni, una rincorsa in rialzo verso le medie di Londra, Ginevra o New York. Solo così è spiegabile la maggiore percentuale di crescita del pur piccolo mercato italiano, rispetto alla media mondiale. A questo parametro (di incremento progressivo nell'interesse, e dun¬ que negli scambi, con alcune piazze «terzomondiste» in forte crescita - va però aggiunta la considerazione di un'altra variabile. CAMBI DI VALORI Quella relativa all'introduzione dei gusti dei neo-collezionisti, fautori di nuove mode e passioni: un elemento decisamente «destabilizzante» e potenziale causa di rapidi cambi di valore. L'atmosfera di instabilità e cambiamenti ha, crediamo, influito per esempio nel pessimo risultato semestrale di Sotheby's Italia. 21 miliardi e 55 milioni, contro i 28 e 431 del primo semestre '98. Pari a quasi un -26%. Senza alcun dubbio la mancanza di mandati a vendere grandi collezioni come è accaduto nel '98 (si veda nello specifico il commento settore per settore) ha inciso molto su alcuni risultati di questo primo semestre. ALL'ORIZZONTI Ma noi crediamo che le pure motivazioni economiche non siano sufficienti a spiegare questa tendenza di instabilità nei risultati dei diversi settori. Il panorama del mercato dell'arte comincia a risentire gli influssi delle probabili trasformazioni all'orizzonte. A cominciare dallo sviluppo di nuovi strumenti di scambio, per arrivare all'incidenza dei cambiamenti del gusto dei neo-collezionisti, sino al probabile e imminente sbarco, su questo mercato, di nuovi soggetti finanziari e di servizi consulenziali e gestionali. BANCHI ALL'ATTACCO Non è certo un caso che l'ex amministratore delegato di Sotheby's Italia abbia da poco lasciato il campo, dopo oltre 10 anni, per sbarcare nei nuovi uffici del reparto in costruzione d'Art Banking presso la filiale italiana della Banca Intemazionale Ubs. Un vero colosso con circa 100 miliardi di dollari amministrati. L'insième di tutti" questi elementi è la più probabile causa degli avvenimenti odierni. Chi, nei prossimi mesi, saprà agire tenendo conto di tali variabili si accorgerà che aumentano i pericoli, di perdere e guadagnare molto. Relativo ol primo semestre Questo «indice» traduco in «punti» l'andamento del mercato dell'arte italiano. Il punteggio (che ha come base il 1989, l'anno più recente di massima crescita, uguale a 1000 punti) viene eleboralo semestralmente dalla divisiono «Art Consulting» di Antea Edizioni, sulla base dei fatturati «dichiarati» dalle maggiori case d'asta italiane, insieme o uno serie di dati e opinioni raccolte direttamente da alcuni dei maggiori operatori e analisti di questo mercato. Copyright «TUTTOSOtDI-ANTEA»®'

Persone citate: Masters, Picasso

Luoghi citati: Christie's Italia, Ginevra, Italia, Londra, New York, Sotheby's Italia